Vit C Salf 1.000 mg/5 ml soluzione iniettabile 5 fiale da 5 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Stati carenziali di vitamina C.
2. Posologia
Posologia Fiala di soluzione iniettabile da 500 mg: la posologia è in rapporto alle indicazioni ed alla gravità dell’affezione. Si somministra 1 fiala di Vitamina C SALF da 500 mg al giorno. Fiala di soluzione iniettabile da 1 g: salvo diversa prescrizione del medico, 1 fiala a giorni alterni; nei casi gravi 1 fiala al giorno. Nei soggetti con artrite reumatica, nonché nei casi di ustioni gravi, Vitamina C SALF 1 g fiale può essere impiegata anche in combinazione con preparati a base di ormone surrenalico.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto o verso qualcuno degli eccipienti. Urolitiasi ossalica o iperossaluria. Grave compromissione della funzionalità renale o insufficienza renale. Nei pazienti che assumono alte dosi di vitamina C, l’inadeguatezza dei normali meccanismi di clearance renale può dare luogo a livelli plasmatici molto elevati con conseguente possibile sviluppo di cristalli o calcoli o di insufficienza renale.
4. Avvertenze
L’acido ascorbico non deve essere assunto a dosi superiori o per periodi più lunghi di quanto raccomandato, poiché un sovradosaggio può provocare depositi di ossalato di calcio e necrosi tubulare acuta e/o insufficienza renale. I pazienti con insufficienza renale devono consultare un medico prima di assumere alte dosi di acido ascorbico. La vitamina C deve essere usata con cautela da soggetti con predisposizione alla nefrolitiasi calcio-ossalica(calcolosi renale) o con nefrolitiasi ricorrente, riducendo l’assunzione di acido ascorbico a 100-200 mg/die, e da quelli affetti da deficit di G6PD (glucosio-6-fosfato-deidrogenasi), emocromatosi, talassemia o anemia sideroblastica I pazienti che assumono altri preparati mono o multivitaminici o qualsiasi altro medicinale o che sono in terapia devono consultare un medico prima di usare il prodotto. Il medicinale contiene sodio metabisolfito: Raramente può causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo. Questo medicinale contiene più di 1 mmol di sodio per dose; da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio. Tenere fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico. Interferenza con test diagnostici La vitamina C può alterare i valori della glicosuria. E’ perciò consigliabile sospendere l’assunzione di vitamina C alcuni giorni prima di procedere al dosaggio del glucosio nelle urine.
5. Interazioni
La vitamina C favorisce l’assorbimento intestinale del ferro. Deferoxamina: in pazienti con accumulo di ferro una contemporanea terapia orale con vitamina C e deferoxamina può aumentare l’escrezione del complesso del ferro. L’associazione con vitamina C va effettuata solo dopo 1-2 settimane di trattamento con deferoxamina. Nei casi gravi e cronici di accumulo di ferro, quando la deferoxamina si associa ad un trattamento ad alte dosi di vitamina C (più di 500 mg/die) si osserva un’alterazione della funzione cardiaca reversibile dopo sospensione della vitamina C. Nel caso di tale associazione è opportuno sorvegliare la funzione cardiaca. Ciclosporina: alcuni dati suggeriscono che l’acido ascorbico possa ridurre i livelli plasmatici di ciclosporina.
6. Effetti indesiderati
Patologie gastrointestinali (frequenza non nota) Diarrea, nausea, vomito, dolore addominale, dispepsia. Disturbi del sistema immunitario(frequenza non nota) Reazione allergica, reazione anafilattica, shock anafilattico. Sono state segnalate rare reazioni di ipersensibilità da lievi a moderate, tra cui la sindrome asmatica allergica, reazioni con interessamento cutaneo, respiratorio, gastrointestinale e cardiovascolare, con sintomi come eruzione cutanea, orticaria, edema allergico e angioedema, prurito, sofferenza cardio-respiratoria e, molto raramente, reazioni gravi fino allo shock anafilattico. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni in sede di iniezione.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza La vitamina C è generalmente considerata sicura durante la gravidanza, purché venga assunta alle dosi consigliate. Poiché non sono stati eseguiti studi clinici controllati, adeguati per valutare il rischio del trattamento con acido ascorbico durante la gravidanza, l’uso di Vitamina C SALF deve essere considerato solo nei casi di riconosciuta ed effettiva necessità, sotto controllo medico. Allattamento Durante l’allattamento la Vitamina C Salf deve essere assunto sotto il controllo del medico
8. Conservazione
Conservare il medicinale a temperatura inferiore ai 25° C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
9. Principio attivo
VITAMINA C SALF 500 mg/ 5 ml soluzione iniettabile 1 fiala da 5 ml di soluzione iniettabile contiene: Principio attivo: acido ascorbico 500 mg Eccipienti: contiene sodio metabisolfito Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 VITAMINA C SALF 1000 mg/ 5 ml soluzione iniettabile 1 fiala da 5 ml di soluzione iniettabile contiene: Principio attivo: acido ascorbico 1000 mg Eccipienti: contiene sodio metabisolfito Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
10. Eccipienti
Eccipienti: sodio idrossido, sodio metabisolfito, acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Non ci sono prove che il prodotto possa dare luogo a sovradosaggio, se usato secondo le istruzioni. Il sovradosaggio di acido ascorbico può provocare emolisi ossidativa nei pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, coagulazione intravascolare disseminata e livelli sierici e urinari di ossalati significativamente elevati. E’ stato dimostrato che livelli aumentati di ossalati danno luogo alla formazione di depositi di ossalato di calcio nei pazienti dializzati. Alte dosi di vitamina C possono causare depositi di ossalato di calcio, cristalluria di ossalato di calcio nei pazienti con predisposizione alla formazione di cristalli, nefropatia tubulo interstiziale e insufficienza renale acuta conseguente ai cristalli di ossalato di calcio.
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