Zinplava 25 mg/ml - concentrato per soluzione per infusione - uso endovenoso - faconcino (vetro) - 40 ml - 1 flaconcino

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
ZINPLAVA è indicato per la prevenzione della recidiva dell’infezione da Clostridium difficile (CDI) negli adulti ad alto rischio di recidiva di CDI (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).
2. Posologia
Posologia. ZINPLAVA deve essere somministrato durante il ciclo di terapia antibatterica per CDI (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). ZINPLAVA deve essere somministrato in una singola infusione endovenosa di 10 mg/kg (vedere di seguito e paragrafo 6.6). L’esperienza sulla somministrazione di ZINPLAVA nei pazienti è limitata ad un singolo episodio da CDI e ad una singola somministrazione (vedere paragrafo 4.4). Popolazioni speciali. Anziani: Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti di età ≥ 65 anni (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2). Compromissione epatica: Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia di ZINPLAVA nei pazienti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: • Somministrare la soluzione diluita per infusione per via endovenosa nell’arco di 60 minuti utilizzando un filtro in linea o aggiuntivo sterile, apirogeno, con bassa capacità di legame proteico, di dimensioni comprese tra 0,2 e 5 micron. ZINPLAVA non deve essere somministrato mediante infusione endovenosa rapida o bolo. • La soluzione diluita può essere infusa mediante catetere centrale o periferico. • ZINPLAVA non deve essere co-somministrato simultaneamente con altri medicinali attraverso la stessa linea di infusione. Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Tracciabilità: Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati. ZINPLAVA non è un trattamento per CDI e non ha effetto sull’episodio da CDI in corso. ZINPLAVA deve essere somministrato durante il ciclo di terapia antibatterica per CDI. Non ci sono dati sull’efficacia di ZINPLAVA se somministrato dopo i primi 10-14 giorni dall’inizio della terapia antibatterica per CDI. ZINPLAVA non deve essere somministrato mediante infusione endovenosa rapida o bolo. Non vi è esperienza sulla somministrazione ripetuta di ZINPLAVA in pazienti con CDI. Negli studi clinici, ai pazienti con CDI è stata somministrata solo una dose singola di ZINPLAVA (vedere paragrafo 5.1). Sodio: Questo medicinale contiene 182,8 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 9,1% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
5. Interazioni
Non sono stati condotti studi formali d’interazione con altri medicinali. In genere gli anticorpi monoclonali terapeutici non hanno una potenziale interazione farmaco-farmaco significativa, poiché non hanno un impatto diretto sugli enzimi del citocromo P450 e non sono substrati di trasportatori epatici o renali. Le interazioni farmaco-farmaco mediate da bezlotoxumab sono improbabili poiché il bersaglio di bezlotoxumab è una tossina esogena. Una concomitante terapia orale standard per il trattamento antibatterico di CDI è stata somministrata insieme a ZINPLAVA.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza: Il profilo di sicurezza di ZINPLAVA è stato valutato in due studi clinici di fase III. Le reazioni avverse più comuni a seguito del trattamento con ZINPLAVA (riportate in ≥ 4% dei pazienti entro le prime 4 settimane successive all’infusione) sono state nausea, diarrea, piressia e cefalea. Queste reazioni avverse sono state riportate con una frequenza simile nei pazienti trattati con placebo rispetto ai pazienti trattati con ZINPLAVA. Tabella delle reazioni avverse: Nella Tabella 1 sono riportate le reazioni avverse segnalate entro le 4 settimane successive all’infusione nei pazienti trattati con ZINPLAVA, elencate sulla base della Classificazione per sistemi e organi. La frequenza delle reazioni avverse è definita come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), rara (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto rara (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di frequenza decrescente. Tabella 1: Reazioni avverse con ZINPLAVA
Classificazione per sistemi e organisecondo MedDRA Frequenza Reazione(i) avversa(e)
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea
Patologie gastrointestinali Comune Nausea, diarrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Piressia
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Comune Reazioni correlate all’infusione
Vedere sotto Descrizione di reazioni avverse selezionate. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Reazioni avverse gravi: Nel contesto degli studi clinici, nelle 12 settimane successive all’infusione sono state riportate reazioni avverse gravi nel 29% dei pazienti trattati con ZINPLAVA e nel 33% dei pazienti trattati con placebo. Reazioni correlate all’infusione: Complessivamente, il 10% dei soggetti nel gruppo di trattamento con ZINPLAVA ha sperimentato una o più reazioni avverse specificatamente riconducibili all’infusione il giorno dell’infusione o il giorno successivo, contro l’8% dei soggetti nel gruppo trattato con placebo. Le reazioni avverse specificatamente riconducibili all’infusione riportate nello ≥ 0,5% dei soggetti trattati con ZINPLAVA e verificatesi con una frequenza maggiore rispetto al gruppo placebo sono state nausea (3%), affaticamento (1%), piressia (1%), capogiro (1%), cefalea (2%), dispnea (1%) e ipertensione (1%). La maggior parte dei pazienti che hanno sperimentato una reazione avversa specificatamente riconducibile all’infusione ha riportato una reazione con un’intensità massima classificabile come lieve (78%) o moderata (20%) e la maggioranza delle reazioni si è risolta entro 24 ore dall’insorgenza. Reazioni avverse immuno-correlate: In uno studio clinico di fase I, soggetti sani sono stati trattati con due dosi consecutive di 10 mg/kg di bezlotoxumab a distanza di 12 settimane. Le reazioni avverse manifestatesi dopo la seconda dose non sono state marcatamente differenti da quelle osservate dopo la somministrazione della prima dose e risultano coerenti con le reazioni avverse osservate nei due studi di fase III (MODIFY I e MODIFY II; vedere paragrafo 5.1), durante i quali tutti i pazienti hanno ricevuto una dose singola. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: I dati relativi all’uso di bezlotoxumab in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non mostrano una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). ZINPLAVA non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con bezlotoxumab. Allattamento: Non è noto se bezlotoxumab sia secreto nel latte umano. Data la possibilità che gli anticorpi monoclonali vengano escreti nel latte umano, si deve decidere se interrompere l’allattamento o evitare la somministrazione di ZINPLAVA, tenendo in considerazione l’importanza del trattamento con ZINPLAVA per la madre. Fertilità: Non sono disponibili dati clinici sui possibili effetti di bezlotoxumab sulla fertilità. Non sono stati condotti studi sulla fertilità negli animali. Studi di reattività crociata tissutale non hanno evidenziato alcun legame di bezlotoxumab ai tessuti riproduttivi e studi di tossicità a dosi ripetute condotti sul topo non hanno evidenziato alcun effetto degno di nota sugli organi riproduttivi maschili e femminili (vedere paragrafo 5.3).
8. Conservazione
Conservare in frigorifero a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C. Non congelare. Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni mL di concentrato contiene 25 mg di bezlotoxumab. Un flaconcino da 40 mL contiene 1.000 mg di bezlotoxumab. Bezlotoxumab è un anticorpo monoclonale umano, prodotto in cellule ovariche di criceto cinese mediante tecnologia di DNA ricombinante. Si lega alla tossina B di C. difficile. Eccipiente(i) con effetti noti Ogni mL di concentrato contiene 0,2 mmol di sodio, pari a 4,57 mg di sodio. Questo corrisponde a 182,8 mg di sodio per flaconcino. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Acido citrico monoidrato (E330), Acido dietilentriamminopentacetico, Polisorbato 80 (E433), Sodio cloruro, Sodio citrato diidrato (E331), Acqua per preparazioni iniettabili, Sodio idrossido (E524) (per l’aggiustamento del pH).
11. Sovradosaggio
Non esiste esperienza clinica di sovradosaggio con ZINPLAVA. Negli studi clinici sono stati somministrati a soggetti sani fino a 20 mg/kg, generalmente ben tollerati. In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere tenuti sotto stretto monitoraggio per la comparsa di eventuali segni o sintomi di reazioni avverse e deve essere avviato un trattamento sintomatico appropriato.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
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