Il disegno di legge sulle semplificazioni, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il prossimo 18 dicembre, introducendo due misure di rilievo per i medici di medicina generale e per i pazienti.
Entrambe mirano a semplificare le procedure burocratiche che gravano sugli studi medici e a migliorare la continuità delle cure sul territorio, pur non essendo immediatamente operative.
Telecertificazione dei certificati di malattia
La prima novità riguarda il rilascio dei certificati di malattia: il medico di famiglia potrà emetterli anche a distanza tramite televisita.
Con questa misura, la telemedicina entra ufficialmente nel sistema di certificazione delle assenze lavorative, equiparando il certificato ottenuto da remoto a quello tradizionale rilasciato in presenza.
Tuttavia, la telecertificazione non sarà subito disponibile: la legge prevede, infatti, che la sua attuazione sia subordinata a un accordo da stipulare in sede di Conferenza Stato-Regioni, che definirà i casi specifici e le modalità operative.
Fino a quel momento resteranno valide le regole attuali: il medico deve accertare personalmente le condizioni del paziente, sia in ambulatorio sia a domicilio.
Resta ferma la tutela contro i certificati falsi: pene severe sono previste sia per i lavoratori che per i medici che rilasciano attestazioni non veritiere.
Potrebbe interessarti anche:
- Acquisto di farmaci online: le importanti precauzioni da seguire
- Danni da malasanità: come affrontare il percorso legale
- Benefici dell’invalidità al 100%: diritti, agevolazioni e aiuti disponibili
La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), forte dell’esperienza maturata durante la pandemia con le certificazioni dei positivi al Covid, parteciperà attivamente alla definizione delle modalità operative.
Secondo i dati dell’Osservatorio Inps sul “Polo unico di tutela della malattia”, nei primi sei mesi del 2025 sono stati trasmessi oltre 16,5 milioni di certificati, con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2024.
La maggior parte (circa il 76%) proviene dal settore privato. Le visite fiscali, che verificano lo stato di malattia dei lavoratori, hanno registrato una lieve flessione nel primo trimestre 2025: circa 223mila controlli, con un calo del 3% rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente al settore privato (-11,4%), mentre nel pubblico si è registrato un aumento del 7,9%.
Ricette ripetibili fino a 12 mesi per pazienti cronici
La seconda novità riguarda i pazienti con patologie croniche: i medici di base potranno prescrivere farmaci con ricette valide fino a 12 mesi, evitando ai pazienti di ripetere continuamente la procedura di rinnovo.
L’obiettivo è semplificare la gestione delle terapie e garantire una continuità assistenziale più efficace.
Per rendere operativa la misura sarà necessario un decreto attuativo del ministero della Salute, di concerto con il ministero dell’Economia, da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge. Il decreto definirà le modalità pratiche della prescrizione, assicurando che non comporti nuovi oneri per la finanza pubblica.
Una volta completato l’iter normativo, la ricetta indicherà la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell’arco di 12 mesi. Il farmacista consegnerà medicinali sufficienti per 30 giorni di terapia e comunicherà la dispensazione al medico di famiglia, favorendo la collaborazione interprofessionale.
Il medico manterrà la possibilità di sospendere o modificare la ripetibilità della prescrizione in caso di problemi di aderenza o necessità di aggiustamenti terapeutici.
Un’altra semplificazione riguarda l’accesso ai farmaci dopo dimissioni ospedaliere o referti del pronto soccorso: non sarà più necessario attendere una seconda prescrizione dal medico di famiglia, facilitando la continuità terapeutica anche nei periodi festivi o prefestivi.
Fonti:
- Gazzetta Ufficiale – LEGGE 2 dicembre 2025, n. 182
- Inps – Osservatorio tutela della malattia: i dati sul primo semestre 2025