Ibustrin 200 mg compresse 30 compresse

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:

Ibustrin (Indobufene) è un medicinale disponibile in compresse da 200 mg e appartenente ad una classe di medicinali detti antiaggreganti piastrinici.


A cosa serve

Ibustrin viene utilizzato per prevenire le occlusioni dei vasi sanguigni, dopo alcuni interventi chirurgici al cuore (come il bypass coronarico) e la claudicazione intermittente causata dal ridotto flusso di sangue nei vasi sanguigni delle gambe.


Effetti collaterali

Ibustrin può causare numerosi effetti indesiderati; per conoscerli nel dettaglio, consultare il foglietto illustrativo completo.


E fibrillazione atriale

In Italia, l'Indobufene (Ibustrin) ha ricevuto l'indicazione alla somministrazione in soggetti con fibrillazione atriale non valvolare, in scheda tecnica. In tutti gli altri casi, attualmente, l'unico altro farmaco indicato resterebbe l'anticoagulante orale.


Dosaggio

La dose raccomandata di Ibustrin è di 2 compresse al giorno, 1 da assumere dopo colazione e 1 da prendere dopo cena.


Prezzo

Il costo di una confezione di Ibustrin da 30 compresse è di circa 28,00 euro.


Per ogni altra informazione si fa riferimento al bugiardino di Ibustrin.

1. Indicazioni terapeutiche
Indobufene è indicato: – nella prevenzione dell’occlusione degli innesti di by pass dell’arteria coronaria – nel trattamento della claudicazione intermittente dovuta a malattia occlusiva arteriosa periferica.
2. Posologia
La posologia giornaliera è generalmente 400 mg, assunta suddivisa in due somministrazioni ad intervalli di 12 ore. Si raccomanda di assumere una compressa (200 mg) al mattino e alla sera rispettivamente dopo la colazione o dopo la cena. Poiché indobufene è eliminato essenzialmente attraverso i reni è necessario ridurre il dosaggio dipendentemente dal grado di funzionalità renale. In particolare, nei pazienti anziani (oltre i 65 anni), il medico deve decidere attentamente il dosaggio tenendo in considerazione che la funzionalità renale si riduce progressivamente con l’età. Si suggerisce il seguente schema: Clearance della creatinina (ml/min): > 80: 200 mg due volte al giorno; 30–80: 100 mg due volte al giorno; < 30: 100 mg al giorno.
3. Controindicazioni
L’indobufene non deve essere somministrato a soggetti che hanno mostrato ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; non deve essere usato né in presenza di ulcera gastrica duodenale, gastrite emorragica, grave insufficienza epatica e/o renale né in soggetti con diatesi emorragica. Esiste la possibilità di sensibilità crociata con acido acetil salicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei; per questo motivo l’indobufene non deve essere somministrato ai pazienti nei quali questi farmaci hanno indotto sintomi asmatici, rinite o orticaria.
4. Avvertenze
Lesioni pregresse dell’apparato gastroenterico così come la contemporanea somministrazione di altri farmaci antiaggreganti o analgesici–antiinfiammatori non steroidei richiedono cautela nell’uso del prodotto. Nell’eventuale comparsa di dispepsia (ad esempio pirosi, dolore epigastrico) si consiglia la riduzione della dose o l’interruzione temporanea del trattamento. In pazienti con insufficienza renale la dose deve essere ridotta secondo il grado di funzionalità renale. Se si verificano reazioni allergiche, come orticaria, il trattamento deve essere sospeso. Nei soggetti con insufficienza renale è opportuna una riduzione delle dosi in rapporto al grado di funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2). La somministrazione dei farmaci nel paziente anziano richiede cautela anche in considerazione della progressiva riduzione della funzionalità renale con l’età. La posologia consigliata per pazienti anziani (oltre i 65 anni) tiene conto di questo fattore (vedere paragrafo 4.2). IBUSTRIN contiene lattosio quindi i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
5. Interazioni
A causa dell’elevato legame di indobufene alle proteine plasmatiche esiste la possibilità di un piazzamento di altri farmaci legati alle proteine. Per questo motivo in pazienti diabetici in trattamento con ipoglicemizzanti orali a base di sulfaniluree devono essere effettuati controlli periodici dei livelli di glucosio nel sangue. Per lo stesso motivo, gli effetti degli anticoagulanti orali (derivati cumarinici) e /o dell’eparina possono essere potenziati. Se si assumono contemporaneamente questi farmaci è necessario effettuare regolarmente la misurazione del tempo di protrombina e di altri test di coagulazione. Nel corso della sperimentazione clinica non sono stati segnalati segni o sintomi che possano fare sospettare interazioni con altri farmaci e altre interazioni, anche nel corso di trattamenti prolungati a 6 e 12 mesi.
6. Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico: porpora trombocitopenica Patologie del sistema nervoso: cefalea, emorragia cerebrale Patologie dell’occhio: emorragia congiuntivale Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: emottisi, epistassi Patologie gastrointestinali: gastrite emorragica, ematemesi, melena, emorragia rettale, gastrite erosiva, ulcera peptica, dispepsia, dolore addominale, dolore epigastrico, stipsi, diarrea, distensione addominale, nausea, vomito, sanguinamento delle gengive, emorragia delle labbra Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatiti allergiche, prurito (frequenza non nota) Patologie renali e urinarie: emorragia vescicale Esami diagnostici: incremento delle transaminasi, riduzione della clearance della creatinina, incremento del livello di azoto ureico. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Anche se la sperimentazione nell’animale non ha evidenziato danni per il feto si sconsiglia l’uso del farmaco in caso di gravidanza accertata o presunta e durante l’allattamento.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione
9. Principio attivo
Ogni compressa contiene: principio attivo: indobufene 200 mg. Eccipiente con effetto noto: lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
COMPRESSE: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilamido , magnesio laurilsolfato, magnesio stearato.
11. Sovradosaggio
Nessun caso di sovradosaggio è stato segnalato, né intenzionale né accidentale. Il trattamento dei casi di sovradosaggio dovrà essere rivolto a contrastare i sintomi che si possono presentare ed appropriato. La diuresi forzata è efficace nel potenziare la velocità di eliminazione. L’emodialisi non è efficace nell’eliminazione dell’indobufene dal circolo generale. Le possibili alterazioni gastrointestinali si possono trattare con antiacidi, H2–antagonisti e inibitori della pompa protonica.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
icon/chat