icon/back Indietro

Intesticort 3 mg capsule rigide a rilascio modificato 50 capsule in blister al/pvc/pvdc

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:

Intesticort (Budesonide) è un medicinale disponibile in capsule gastroresistenti da 3 mg o in schiuma rettale da 3 mg.


A cosa serve

Intesticort è utile nel trattamento della malattia di Crohn, con attacchi acuti lievi o moderati e che coinvolgono l'ultimo tratto dell'intestino tenue (ileo) e/o la parte superiore dell'intestino crasso (colon ascendente); infatti il medicinale non è indicato nei pazienti con malattia di Crohn a carico del tratto gastrointestinale superiore. Inoltre, Intesticort è indicato anche nelle forme acute di colite collagena.


Quando fa effetto

Intesticort comincia a fare effetto entro 7-14 giorni.


Fa ingrassare

Tra gli effetti indesiderati molto rari è segnalata, sul foglietto illustrativo completo, anche la sindrome di Cushing, la quale porta, tra i suoi sintomi, anche l'aumento del peso corporeo.


Prescrivibile

Intesticort è un farmaco a base del principio attivo Budesonide, appartenente alla categoria dei corticosteroidi, in particolare corticosteroidi ad azione locale.


Prezzo

Il costo di una confezione di Intesticort da 50 capsule da 3 mg è di circa 68,00 euro.


Per ogni altra informazione si fa riferimento al bugiardino di Intesticort.

1. Indicazioni terapeutiche
• Induzione della remissione in pazienti affetti da malattia di Crohn di grado lieve e moderato a carico dell’ileo e/o del colon ascendente. • Sollievo sintomatico della diarrea cronica da colite collagenosa. Nota: Il trattamento con Intesticort 3 mg non risulta utile per il trattamento di pazienti affetti da malattia di Crohn a carico del tratto gastrointestinale superiore. È improbabile che i sintomi extraintestinali che coinvolgono per esempio la cute, gli occhi o le articolazioni rispondano a Intesticort a causa della sua azione di tipo locale.
2. Posologia
Posologia Adulti di età superiore a 18 anni: La dose quotidiana raccomandata è di una capsula (contenente 3 mg di budesonide) tre volte al giorno (mattina, mezzogiorno e sera) circa mezz’ora prima dei pasti. Bambini: Intesticort 3 mg non va somministrato ai bambini a causa dell’insufficiente esperienza disponibile per questo gruppo d’età. Modo di somministrazione Le capsule rigide gastroresistenti, vanno assunte prima dei pasti e vanno ingerite intere con un’abbondante quantità di liquido (per es. un bicchiere d’acqua). La durata del trattamento in caso di malattia di Crohn attiva e nella colite collagenosa deve essere limitata a 8 settimane. Il trattamento con Intesticort 3 mg non va sospeso repentinamente, ma va ridotto gradualmente (con dosi decrescenti). Nel corso della prima settimana il dosaggio va ridotto a due capsule al giorno, una la mattina ed una la sera. Nella seconda settimana va assunta una sola capsula al mattino. Dopodiché il trattamento può essere interrotto.
3. Controindicazioni
Non è consentito l’uso di Intesticort 3 mg in caso di – ipersensibilità a budesonide o ad uno degli eccipienti – cirrosi epatica con segni di ipertensione portale, come ad esempio, l’ultimo stadio della cirrosi biliare primaria.
4. Avvertenze
Il trattamento con Intesticort 3 mg determina livelli di steroidi sistemici inferiori rispetto alla terapia convenzionale con steroidi somministrati per via orale. Il passaggio da altre terapie con steroidi può causare sintomi correlati al cambiamento dei livelli di steroidi sistemici. È richiesta cautela nei pazienti affetti da tubercolosi, ipertensione, diabete mellito, osteoporosi, ulcera peptica, glaucoma, cataratta, storia familiare di diabete o di glaucoma. Infezioni: la soppressione della risposta infiammatoria e della funzione immunitaria aumenta la suscettibilità alle infezioni e la loro gravità. Il rischio di infezioni batteriche, micotiche, amebiche e virali durante il trattamento con glucocorticoidi deve essere accuratamente considerato. Le manifestazioni cliniche sono spesso atipiche, e gravi infezioni quali setticemia e tubercolosi possono risultare mascherate e quindi raggiungere uno stadio avanzato prima di essere riconosciute. Varicella: la varicella risulta particolarmente preoccupante, in quanto questa malattia, che normalmente si annovera tra quelle minori, può risultare fatale per i pazienti immunosoppressi. I pazienti privi di una storia definita di varicella vanno avvertiti di evitare lo stretto contatto personale con la varicella e l’herpes zoster. In caso di esposizione devono consultare urgentemente il medico. Se il paziente è un bambino, i genitori devono essere avvertiti di questa precauzione. In caso di pazienti non immuni esposti cui vengono somministrati corticosteroidi sistemici o che li hanno assunti nei tre mesi precedenti, è necessaria un’immunizzazione passiva con immunoglobulina per varicella zoster (VZIG) entro 10 giorni dall’esposizione alla varicella. Se viene confermata una diagnosi di varicella, la malattia richiede la cura di specialisti e un trattamento urgente. La somministrazione di corticosteroidi non va interrotta ed eventualmente è necessario un incremento della dose. Morbillo: i pazienti con immunità compromessa che sono venuti in contatto con il morbillo, devono ricevere normali immunoglobuline il più presto possibile dopo l’esposizione. Vaccini vivi: i vaccini vivi non vanno somministrati a pazienti con risposta immunologica compromessa. La risposta anticorpale ad altri vaccini può risultare ridotta. Nei pazienti con gravi disordini funzionali epatici, l’eliminazione dei glucocorticoidi, incluso Intesticort, sarà ridotta e la loro biodisponibilità sistemica sarà dunque aumentata. I corticosteroidi possono causare la soppressione dell’asse ipotalamo–ipofisi–surrene e ridurre la risposta allo stress. Nel caso in cui i pazienti siano soggetti ad interventi chirurgici o ad altri tipi di stress, si raccomanda un trattamento supplementare con glucocorticosteroidi sistemici. Va evitato il trattamento concomitante con ketoconazolo o altri inibitori di CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Intesticort 3 mg capsule contiene lattosio e saccarosio. Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio o al fruttosio, mal assorbimento di glucosio/galattosio, insufficienza degli enzimi saccarasi e isomaltasi, deficienza di Lapp lattasi o di lattasi congenita non devono assumere questo medicinale.
5. Interazioni
Interazioni farmacodinamiche Glicosidi cardiaci: L’azione dei glicosidi può essere potenziata dalla carenza di potassio. • Diuretici: Può aumentare l’escrezione di potassio. Interazioni farmacocinetiche Citocromo P450: – Inibitori di CYP3A4: La somministrazione contemporanea per via orale di 200 mg di ketoconazolo una volta al giorno ha fatto registrare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di budesonide (dose singola da 3 mg) all’incirca di sei volte. Un aumento delle concentrazioni di circa tre volte è stato rilevato in caso di somministrazione di ketoconazolo 12 ore dopo budesonide. Poiché non si dispone di dati sufficienti per fornire raccomandazioni sulla dose, questa combinazione va evitata. E’ probabile che anche altri potenti inibitori di CYP3A4 come il ritonavir, l’itraconazolo e la claritromicina determinino un marcato aumento delle concentrazioni plasmatiche di budesonide. Inoltre va evitata la contemporanea assunzione di succo di pompelmo. – Induttori di CYP3A4: I composti o i medicinali, quali carbamazepina, che inducono CYP3A4, possono ridurre l’esposizione sistemica ma anche quella locale di budesonide nella mucosa dell’intestino. È possibile che sia necessario un aggiustamento della dose di budesonide. – Substrati di CYP3A4: I composti o i medicinali che vengono metabolizzati da CYP3A4 possono risultare in competizione con budesonide. Ciò può causare un incremento della concentrazione di budesonide nel plasma se la sostanza in competizione ha una maggiore affinità con CYP3A4, oppure – se budesonide si lega più strettamente a CYP3A4 – la sostanza in competizione può aumentare nel plasma ed è possibile che sia necessario un aggiustamento/una riduzione della dose di questo medicinale. Elevate concentrazioni plasmatiche ed accresciuti effetti dei corticosteroidi sono stati rilevati in pazienti di sesso femminile che assumevano estrogeni o contraccettivi orali, ma ciò non è stato osservato con contraccettivi orali di combinazione a dosi ridotte. In combinazione con budesonide, la cimetidina in dosi raccomandate ha un lieve ma insignificante effetto sulla farmacocinetica di budesonide. L’omeprazolo non ha alcun effetto sulla farmacocinetica di budesonide. – Composti leganti gli steroidi: Teoricamente non è possibile escludere potenziali interazioni con agenti sequestranti quali colestiramina ed antiacidi. Se somministrati contemporaneamente a Intesticort 3 mg, tali interazioni potrebbero causare una riduzione dell’effetto di budesonide. Per tale ragione questi composti non vanno assunti contemporaneamente, bensì a distanza di almeno due ore.
6. Effetti indesiderati
I seguenti effetti indesiderati di Intesticort 3 mg e le relative frequenze sono stati riportati spontaneamente: Molto rari (<1/10.000), comprese segnalazioni isolate: • Alterazioni del metabolismo e della nutrizione: edema alle gambe, sindrome di Cushing • Alterazioni del sistema nervoso: pseudotumor cerebri (incluso il papilloedema) negli adolescenti • Alterazioni dell’apparato gastrointestinale: costipazione • Alterazioni dell’apparato muscoloscheletrico, tessuto connettivo e tessuto osseo: dolore muscolare diffuso e debolezza muscolare, osteoporosi • Disordini generali: stanchezza, malessere Alcuni di questi effetti indesiderati sono stati rilevati dopo l’uso prolungato. Occasionalmente si possono presentare effetti collaterali tipici per i glucocorticosteroidi sistemici. Questi effetti collaterali sono connessi al dosaggio, al periodo di trattamento, a trattamenti concomitanti o precedenti con altri glucocorticosteroidi ed alla sensibilità individuale. Studi clinici hanno dimostrato che la frequenza di effetti collaterali associati ai glucocorticosteroidi è più bassa con Intesticort 3 mg (all’incirca la metà) rispetto al trattamento orale con dosaggi equivalenti di prednisolone. Sistema immunitario: Interferenza con la risposta immunitaria (per es. aumento del rischio di infezioni). Un’esacerbazione o la ricomparsa di manifestazioni extraintestinali (che colpiscono in particolare cute ed articolazioni) può manifestarsi nei pazienti in occasione del passaggio dai glucocorticosteroidi ad azione sistemica a budesonide ad azione locale. Metabolismo e nutrizione: Sindrome di Cushing: facies lunare, obesità del tronco, ridotta tolleranza al glucosio, diabete mellito, ritenzione di sodio con formazione di edema, aumento dell’escrezione di potassio, inattività o atrofia della corteccia surrenale, ritardo della crescita nei bambini, disturbi della secrezione di ormoni sessuali (per es. amenorrea, irsutismo, impotenza). Sistema nervoso: Depressione, irritabilità, euforia. Disturbi oculari: Glaucoma, cataratta. Sistema vascolare: Ipertensione, aumento del rischio di trombosi, vasculite (sindrome da astinenza dopo una terapia di lungo periodo). Apparato gastrointestinale: Dolori di stomaco, ulcera duodenale, pancreatine. Cute ed annessi: Esantema allergico da farmaco, strie distensae, petecchie, ecchimosi, acne da steroidi, ritardo nella guarigione di ferite, dermatite da contatto. Apparato muscolo–scheletrico, tessuto connettivo e tessuto osseo: Necrosi asettica delle ossa (femore e testa dell’omero).
7. Gravidanza e allattamento
Va evitata la somministrazione nel corso della gravidanza, a meno che non vi siano ragioni che esigono la terapia con Intesticort 3 mg. Negli animali in stato di gravidanza il budesonide, al pari di altri glucocorticosteroidi, ha dimostrato di causare alterazioni dello sviluppo fetale. Non è stata stabilita la rilevanza di tale dato per gli esseri umani. Poiché non si sa se budesonide passa nel latte materno, il neonato non va allattato al seno nel corso del trattamento con Intesticort 3 mg.
8. Conservazione
Conservare a temperatura non superiore ai 25°C.
9. Principio attivo
Principio attivo: budesonide 3 mg. Per gli eccipienti, vedere 6.1.
10. Eccipienti
Povidone K25; lattosio monoidrato; saccarosio; talco; amido di mais; acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:1) (Eudragit L 100); acido metacrilico, metilmetacrilato copolimero (1:2) (Eudragit S 100); acido poli(etilacrilico, metilmetacrilato, trimetilammonio etilmetacrilato cloruro) (1:2:0,1) (Eudragit RS 12,5); poli(etilacrilato, metilmetacrilato, trimetilammonio etilmetacrilato cloruro) (1:2:0,2) (Eudragit RL 12,5); trietilcitrato; titanio diossido (E 171); acqua; gelatina; eritrosina (E 127); ferro ossido rosso (E 172); ferro ossido nero (E 172); sodio laurilsolfato.
11. Sovradosaggio
Attualmente non sono noti casi di sovradosaggio con budesonide. Considerate le proprietà di budesonide contenuto in Intesticort 3 mg è estremamente improbabile un sovradosaggio connesso ad effetti tossici.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
icon/chat