Aerosol in gravidanza: si può fare oppure no?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 23 Settembre, 2024

Una donna in gravidanza che fa l'aerosol

È vero che l'aerosol in gravidanza si può sempre fare oppure è meglio chiedere prima al proprio medico? Quali farmaci si possono usare per la nebulizzazione e quali, invece, è meglio evitare?

Approfondiamo questo argomento.

Si può fare l'aerosol in gravidanza o è meglio evitare?

L'aerosol, o aerosol terapia, è una pratica ampiamente diffusa in Italia, e serve per contrastare numerosi sintomi, in particolare quelli che affliggono le vie respiratorie.

Molto praticato ai bambini, l'aerosol in gravidanza si può usare senza problemi oppure andrebbe evitato? E cosa bisogna sapere prima di cominciare una cura a base di questo strumento?

Solitamente l'aerosol trova impiego nel contrasto alla tosse, all'asma e per combattere l'eccessiva produzione di muco e di catarro. I suoi benefici, infatti, comprendono:

  • il miglioramento dell'asma;
  • lo scioglimento del muco situato nelle prime vie respiratorie;
  • il contrasto alle infiammazioni che riguardano la gola;
  • il supporto in caso di naso chiuso o rinite allergica, visto che aiuta a eliminare muco e catarro.

In genere i farmaci che vengono usati più di frequente con l'aerosol sono i mucolitici, i cortisonici, i broncodilatatori, gli antinfiammatori, gli antiallergici, gli antibiotici e quelli specifici per l'asma.

In linea generale, il ricorso all'aerosol in gravidanza non è sconsigliato, tuttavia molto dipende dalla tipologia di farmaco che viene nebulizzata.


Potrebbe interessarti anche:


Per questo motivo, prima di intraprendere una terapia a base di aerosol, è essenziale chiedere consiglio al proprio medico, il quale sarà l'unico a poter prescrivere il medicinale da vaporizzare.

Se alcuni farmaci possono essere prescritti senza problemi anche a una donna incinta, altri, come ad esempio alcune tipologie di mucolitico, sono sconsigliati nel primo trimestre di gravidanza.

Durante i primi tre mesi della gestazione andrebbero evitati medicinali come i vasocostrittori e gli antistaminici (se non strettamente necessario e comunque sempre sotto rigoroso controllo medico), mentre per quanto riguarda i cortisonici per inalazione vige il principio di utilizzarli scegliendo il dosaggio più basso possibile.

I cortisonici, come ad esempio i broncodilatatori e gli inibitori dei leucotrieni, vengono solitamente impiegati nelle terapie per l'asma e, se necessari alla donna, il medico continuerà a prescriverli con le dovute valutazioni in base allo stato di salute della gestante.

Aerosol e gravidanza: quando può essere utile

La terapia a base di aerosol in gravidanza può rivelarsi utile in numerosi casi, fra cui le malattie influenzali e quelle che determinano la comparsa di sintomi alle vie respiratorie o l'eccessiva produzione di muco.

Ci sono, in particolare, due situazioni in cui l'aerosol si rivela un aiuto fondamentale, anche durante la gestazione, e sono l'asma e la rinite gravidica.

Se una donna incinta soffre di asma, il medico potrà prescrivere l'aerosolterapia a base di farmaci broncodilatatori che siano ritenuti sicuri per la salute del feto, oppure cortisonici.

Tra i farmaci che vengono utilizzati, i più comuni sono i broncodilatatori ad azione breve (come quelli per via inalatoria), oppure gli agenti anti-leucotrieni (ad esempio il montelukast), e cortisonici sempre per via inalatoria come la budesonide.

Un'altra complicazione tipica della gestazione che può richiedere l'uso dell'aerosol terapia, è la cosiddetta rinite gravidica. Quest'ultima è causata dalle fluttuazioni ormonali che sono tipiche della gravidanza e determina una sovrapproduzione di muco (localizzato soprattutto nel naso).

Sono gli ormoni i responsabili di quest'eccessiva produzione di muco, e in particolare il progesterone e gli estrogeni, che vanno a determinare un edema alle mucose, con la conseguenza che la donna si ritrova con il naso congestionato, chiuso e con perdita frequente di muco.Una donna in gravidanza che fa l'aerosol

La rinite gravidica si può manifestare in qualunque momento della gravidanza, per poi scomparire da sola dopo il parto, ovvero quando il livello degli ormoni torna nella norma.

In questo caso la donna può trovare utile eseguire l'aerosol al fine di liberare il naso dall'eccesso di muco e per renderlo più fluido, tuttavia, a differenza di altre situazioni che richiedono l'impiego di farmaci, in presenza di rinite gravidica sarà sufficiente usare della semplice soluzione fisiologica ed effettuare frequenti lavaggi nasali.

Aerosol con fisiologica in gravidanza

In caso di tosse e raffreddore, l'aerosol in gravidanza con soluzione fisiologica può essere un utile rimedio per offrire sollievo alle vie respiratorie.

La fisiologica può essere tranquillamente utilizzata anche durante la gestazione, dal momento che è sicura al 100% sia per il feto che per la mamma.

Essa non contiene infatti nessun principio attivo farmacologico, ma aiuta comunque a rendere più umide le vie respiratorie e mantenere fluido il muco, così da poterlo eliminare più facilmente.

Oltre che l'aerosol con soluzione fisiologica in gravidanza, è poi possibile eseguire delle docce nasali con un apposito strumento: anche in tal caso, questo semplice rimedio naturale aiuterà la donna a respirare meglio e a combattere il naso chiuso e congestionato.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Anna Nascimben | Editor
Anna Nascimben | Editor
in Gravidanza

1131 articoli pubblicati

a cura di Dr. Marcello Sergio
Contenuti correlati
Amica carezza il pancione a un'amica
Quando si vede il sacco vitellino? A cosa serve?

Il sacco vitellino è una struttura essenziale per la nutrizione dell'embrione e lo sviluppo delle cellule germinali primordiali. Scopri qui a cosa serve.

Donna incinta davanti alla sua ginecologa
Proteine nelle urine in gravidanza: bisogna preoccuparsi?

Cosa significa la presenza di proteine nelle urine in gravidanza? Scopriamo quali sono le conseguenze legate alla proteinuria durante la gestazione.