Ne soffrono sei milioni di italiani, eppure molti di loro non conoscono i rischi che si corrono, quando si è affetti dalla Sindrome dell’Apnea Ostruttiva del Sonno (OSAS).
È questo il motivo per cui l’Associazione Apnoici Italiani Onlus (AAI) ha lanciato una nuova campagna, con la produzione di uno spot patrocinato da Pubblicità Progresso in onda sulle principali tv nazionali per il 2018-2019.
L’obiettivo? Sensibilizzare la popolazione su una malattia troppo spesso sottovalutata, spesso lasciata senza una vera diagnosi, con tutte le conseguenze che ciò comporta.
Cerchiamo di capirne di più.
Sindrome dell’Apnea Ostruttiva del Sonno: la conosciamo davvero?
Iniziamo da qualche numero, per riuscire a inquadrare al meglio questa patologia. La Sindrome dell’Apnee Ostruttiva del Sonno – determinata da molteplici cause – interessa in primis la popolazione adulta, con età compresa tra i 30 e i 49 anni, così come quella tra i 50 e i 70 anni.
Sono gli uomini a essere i più colpiti. Attenzione, però. I bambini non ne sono per nulla indenni: nella fascia pediatrica, infatti, l’incidenza oscilla tra l’1% e il 6%.
Ma qual è il vero pericolo?
La mancata diagnosi, dunque, l’assenza di un trattamento adeguato. Ciò, infatti, produce inevitabilmente un aumento della mortalità della popolazione affetta da tale patologia, così come una crescita dei costi sanitari dovuti sia al trattamento delle comorbilità cardiovascolari sia metaboliche.
Non solo. In assenza di terapie adeguate, il rischio di incidenti stradali e infortuni sul lavoro è dietro l’angolo, per non parlare della perdita di produttività imputabile a un aumento delle giornate di assenza dal lavoro.
Obiettivo numero 1: sensibilizzare la popolazione
Partendo da questi dati, e dall’impellente necessità di sensibilizzare i cittadini a riguardo, l’Associazione Apnoici Italiani Onlus ha prodotto uno spot, proseguendo l’attività che da anni la caratterizza: diffondere informazioni su questa patologia silenziosa per sollecitare le persone affette da disturbi del sonno a rivolgersi in modo repentino a un medico.
“L’OSAS è una malattia silenziosa che colpisce molte più persone di quelle che vengono poi diagnosticate – ha dichiarato Luca Roberti, presidente AAI – Ciò ha un impatto sui costi sociali pari a oltre 3 miliardi di euro. Per questo, è importante che le istituzioni si attivino per sostenere i cittadini che ne sono affetti”.
Presente alla presentazione della pubblicità progresso, ieri a Roma, l’Onorevole dott.ssa Fabiola Bologna, della XII Commissione Affari Sociali, che ha affermato “l’importanza del riconoscimento della sindrome nei nuovi LEA“. Ancora, il presidente della Onlus, Luca Roberti, ha sottolineato l’obiettivo di sensibilizzazione sia della popolazione sia degli operatori sanitari. “È necessario – afferma – promuovere delle Linee Guida e realizzare una rete multidisciplinare assistenziale, puntando a un network europeo di associazioni, a sostegno dei pazienti“.
Insomma, la strada, sebbene sia lunga, porta a una meta raggiungibile: far sì che le apnee del sonno non siano più così poco considerate, ma divengano un disturbo noto ai più e trattato adeguatamente, così da migliorare la vita dei pazienti colpiti e, perché no, anche delle loro famiglie.
Fonti
Sindrome da apnee ostruttive del sonno: http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=106&area=Malattie_dell_apparato_respiratorio
Associazione Apnoici Italiani ONLUS.