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Bonus per padri separati: tutto quello che c’è da sapere

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 04 Agosto, 2022

Un focus sul bonus padri separati

Dopo quasi un intero anno di contrattazioni, la ministra per la Famiglia ha finalmente firmato il “Bonus padri separati”, un decreto che consente, ai genitori soli e in difficoltà economiche, di poter adempiere al pagamento degli alimenti all’ex partner e ai figli.

Vediamo, più nel dettaglio, di cosa si tratta.

A chi è destinato?

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La ministra per la Famiglia Elena Bonetti ha portato finalmente a termine l’iter della misura che prevede un contributo di aiuto per i padri, e i genitori, in difficoltà economiche, che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento.

L’obiettivo di questo bonus è quello di venire incontro ai padri e alle madri che, per via dell’emergenza Covid, hanno avuto un calo delle entrate – o, nella peggiore delle situazioni, una cessazione della propria attività lavorativa. 

Il bonus, definito “per padri separati”, andrà in realtà anche alle madri: il decreto spetta, quindi, ad ogni genitore separato in stato di bisogno che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli conviventi. 

Il soggetto ricevente è colui che non ha incassato l’assegno di mantenimento a cui ha diritto, in virtù dell’inadempienza dell’altro genitore (o coniuge, o convivente) a causa della crisi economica

Il decreto sarà valido anche per i genitori separati con figli maggiorenni portatori di handicap grave.

I requisiti e quanto vale

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Per accedere al bonus, è necessario avere un reddito inferiore, o uguale, a 8.174 euro nell’anno in cui si chiede il sostegno.

Il decreto sarà accessibile a tre categorie di soggetti:

  1. il genitore che dimostra di aver subìto una riduzione – o una sospensione – dell’attività lavorativa per novanta giorni a partire dall’8 marzo del 2020
  2. il genitore che documenta un calo del reddito almeno del 30% tra il 2019 e il 2020; 
  3. il genitore che, tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, non ha ricevuto l’assegno di mantenimento – o lo ha ricevuto solo parzialmente.

La cifra che spetta al padre o alla madre, ovvero ad ogni richiedente eleggibile, può arrivare fino a 800 euro al mese (per un totale di 9600 euro all'anno). 

Il contributo, infatti, è valido per un anno e verrà erogato anche ai genitori separati con figli maggiorenni portatori di handicap grave. 

La cifra totale stanziata del governo per questa misura ammonta a circa 10 milioni di euro: il bonus per padri separati verrà, quindi, erogato fino all’esaurimento delle risorse e in base alla disponibilità del fondo (e al numero dei richiedenti).

Come effettuare la domanda

Per usufruire del bonus per genitori separati, sarà necessario presentare una domanda al Dipartimento per le politiche della famiglia, contenente l’importo dell’assegno di mantenimento e l’ammontare delle somme non versate dall’ex coniuge.

Il decreto attuativo con le indicazioni precise sull'iter di erogazione non è stato ancora pubblicato, ma i dettagli per presentare la domanda saranno forniti sul sito del dipartimento non appena verranno resi disponibili.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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