Colite ulcerosa: è anche una questione di testa

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello
A cura di Arianna Bordi
Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello

Data articolo – 10 Dicembre, 2025

Il medico spiega i risultati della colonscopia al paziente utilizzando le immagini del monitor

I sintomi della colite ulcerosa non impattano solo sulla salute fisica, ma hanno un effetto significativo anche su quella mentale, causando profondo disagio.

Si tratta di una condizione infiammatoria intestinale cronica che provoca infiammazione e ulcerazione del rivestimento dell'intestino crasso.

La comunità scientifica continua a indagare intensamente la connessione bidirezionale tra questa patologia e disturbi come depressione e ansia.

Scopriamo di più in questo approfondimento.

L'asse mente-intestino e le implicazioni psicologiche

L'asse intestino-cervello rappresenta il complesso collegamento tra l'apparato digerente e il sistema nervoso centrale: infatti, i segnali nervosi controllano i muscoli e la mucosa gastrointestinale, e, viceversa, l'intestino invia comunicazioni al sistema nervoso centrale.

Una ricerca del 2021 ha evidenziato come il microbiota intestinale possa influenzare i segnali cerebrali, attivando aree del cervello che regolano le emozioni.


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Di conseguenza, le persone affette da colite ulcerosa mostrano una maggiore probabilità di sviluppare ansia o depressione rispetto alla popolazione generale.

Si stima, infatti, che un terzo degli individui con malattie infiammatorie intestinali sperimenti sintomi d'ansia, e un quarto manifesti sintomi depressivi.

Quando l’ansia dà il via alla patologia

L'incertezza sulla gravità e sulla comparsa dei sintomi della colite ulcerosa può essa stessa essere fonte di stress e ansia.

Diverse ricerche, poi, indicano che, a sua volta, l'ansia e lo stress possono innescare una riacutizzazione di malattie infiammatorie intestinali come la colite ulcerosa; per tale motivo risulta cruciale trattare sia gli effetti fisiologici che quelli psicologici della condizione.

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In uno studio del 2017 i ricercatori hanno rilevato che circa il 30% delle persone con una diagnosi recente di malattia infiammatoria intestinale soffriva anche di ansia o depressione.

In virtù di questo dato, gli autori raccomandano ai medici di eseguire screening e monitoraggi regolari per individuare i segnali di queste condizioni.

Approfondire la connessione bidirezionale tra cervello e intestino aiuta gli esperti sanitari a comprendere che affrontare le problematiche di salute mentale può contribuire ad alleviare i sintomi digestivi della colite ulcerosa.

Fonti:

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