La Legge 104/92, nota come "legge-quadro per i diritti delle persone con disabilità", garantisce tutele, agevolazioni fiscali e permessi retribuiti sul lavoro per le persone con patologie invalidanti, handicap e condizioni di disabilità, e per i loro familiari.
Per accedere a questo beneficio, e agli interventi di inclusione annessi, è necessario seguire un preciso iter burocratico e l'assegnazione della 104 avviene solo dopo una valutazione medica effettuata da una commissione ASL per determinare il grado di invalidità e la sussistenza dei requisiti necessari.
Vediamo, dunque, come richiedere la 104, quale procedura seguire per usufruire di questa agevolazione.
Come richiedere la 104 all'INPS
Per richiedere la Legge 104 è necessario anzitutto rivolgersi al proprio medico di fiducia per il certificato, attraverso il quale confermare la presenza e la natura dello stato di invalidità.
Il paziente riceve un codice univoco, con una validità di 90 giorni, attraverso il quale identificare la pratica e controllarne l'evoluzione. Il passo successivo sarà inoltrare la domanda di accertamento all'INPS:
- sul portale dell'INPS, nell'Area Riservata accessibile con SPID, CIE e CNS;
- tramite il Contact Center dell'INPS, chiamando numero gratuito 803164 da rete fissa oppure lo 06 164164 da cellulare.
Entro i successivi 30 giorni, la persona viene convocata presso la Commissione medica della ASL, che verificherà e certificherà l'effettivo stato di disabilità. Una volta validato dal Responsabile del Centro Medico Legale dell'INPS integrato nella commissione, riceverà il verbale della visita.
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Per poter accedere alle agevolazioni della 104, infatti, è necessario che l'handicap o l'invalidità siano riconosciute da un'apposita commissione medica, che dovrà confermare la disabilità entro 90 giorni dalla ricezione della domanda.
Se il giudizio della Commissione riconosce il diritto alle agevolazioni economiche, la pratica dovrà essere completata con i dati necessari, sempre accedendo dall'Area Riservata del portale INPS tramite SPID, CIE e CNS.
Quali documenti ci vogliono per richiedere la 104?
I documenti da presentare per ottenere la 104 sono i seguenti:
- documento identità richiedente e familiare disabile;
- permesso di soggiorno e/o carta di soggiorno;
- codice fiscale del richiedente e del disabile;
- verbale ai sensi della L.104 (art.3 comma 3);
- busta paga dell'ultimo datore di lavoro;
- date di eventuali periodi di ricovero.
A chi spetta e come ottenere la 104
La 104 spetta alla persona con disabilità "che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”, e che richiede "un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione".
Possono beneficiare delle misure previste dalla Legge 104 anche le persone che si prendono cura della persona con disabilità riconosciuta, che possono usufruire di permessi speciali in qualità di caregiver.
Quali sono i requisiti per la 104?
I requisiti per usufruire della legge 104 permettono di accedere alle agevolazioni per disabilità:
- disabilità fisica, psichica o sensoriale, stabile o progressiva, che comporti oggettive difficoltà nello svolgimento delle normali attività quotidiane, lavorative o sociali, così come definito dall’art. 3 della Legge 104; in tal caso, il requisito di base è essere in possesso di una certificazione di handicap (comma 1) o di handicap grave (comma 3);
- effettuare l'iter di accertamento sanitario presso la Commissione Medica Integrata (ASL/INPS), che parte con il rilascio del certificato medico introduttivo da parte del proprio medico di base o specialista, documento che attesta la patologia e la disabilità;
- inviare per via telematica la domanda di riconoscimento dell'handicap all'INPS (personalmente, tramite Contact Center o con l'assistenza di un patronato), allegando il certificato medico introduttivo e la relativa documentazione sanitaria.
In particolare, se nel verbale rilasciato dalla Commissione viene riconosciuta la situazione di gravità, si accede alle priorità negli interventi assistenziali e ai permessi retribuiti più estesi per sé o per chi presta assistenza al disabile grave.
Per fruire delle agevolazioni lavorative (ad esempio, i permessi retribuiti mensili), oltre alla certificazione di handicap in situazione di gravità, è necessario avere un contratto di lavoro dipendente.
Infine, chi è in possesso dei requisiti sanitari e della relativa certificazione può usufruire di ulteriori benefici (come detrazioni fiscali, IVA agevolata e esenzioni).
Perché richiedere la 104: quali sono i benefici per chi ne ha diritto
La Legge 104/92 (detta anche "legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità") apre l'accesso a una serie di agevolazioni e tutele:
- permessi e congedi lavorativi: il lavoratore disabile o il familiare che assiste un disabile in situazione di gravità (art. 3, comma 3) può usufruire di permessi retribuiti (tre giorni al mese o due ore al giorno) e, in certe circostanze, di congedi straordinari;
- agevolazioni fiscali: chi ha diritto alla legge 104 può accedere a detrazioni IRPEF al 19% e di IVA al 4% per l'acquisto di ausili (ad esempio, dispositivi informatici o auto adattate), oltre alle esenzioni su bollo auto, spese sanitarie e altri benefici;
- tutela dell'integrazione sociale: la normativa prevede interventi per favorire l'accessibilità (come l'abbattimento delle barriere architettoniche) e garantire un più ampio supporto all'inserimento scolastico e lavorativo;
- assistenza continuativa: se l'autonomia della persona disabile è ridotta, la legge assicura priorità negli interventi sociosanitari e nei programmi di sostegno per la famiglia.
Cosa sono i permessi retribuiti in base alla Legge 104/1992 e a chi spettano
Si tratta di giorni di assenza dal lavoro, pagati dal datore di lavoro e poi rimborsati dall'INPS, riservati:
- a chi ha una disabilità grave riconosciuta (art. 3, comma 3, Legge 104/92);
- ai familiari che assistono la persona disabile, purché siano parenti o affini entro il 3° grado e che il disabile non sia ricoverato a tempo pieno.
I permessi spettano ai seguenti profili:
- lavoratori disabili in situazione di gravità: hanno diritto a 3 giorni di permesso retribuito al mese, frazionabili in ore, oppure a riposi giornalieri di 1 o 2 ore (se l'orario lavorativo supera le 6 ore);
- genitori di figli disabili: possono usufruire di 3 giorni di permesso retribuito al mese;
- coniugi, conviventi, parenti o affini fino al 2° grado (o al 3° grado, in casi particolari) hanno diritto a 3 giorni di permesso mensile per assistere il familiare disabile.
Come funzionano i permessi
Il datore di lavoro anticipa la retribuzione dei permessi in busta paga e successivamente recupera l'importo dall'INPS.
Inoltre, chi usufruisce dei permessi può richiedere priorità nella scelta di una sede di lavoro più vicina alla residenza della persona disabile.
Ulteriore congedo straordinario
Oltre ai permessi mensili, la Legge 104 consente di richiedere un congedo straordinario retribuito della durata massima di due anni, fruibile una sola volta nell'intera vita lavorativa, per l'assistenza a un familiare disabile.
La legge garantisce così ai lavoratori con disabilità grave o ai loro familiari la possibilità di assentarsi dal lavoro per gestire cure, visite o altre esigenze di assistenza, sempre nel rispetto dei limiti e delle regole stabilite.
Non esiste più il referente unico
Dal 13 agosto 2022, è stato abolito il principio del "referente unico", permettendo a più familiari di alternarsi nell'assistenza alla persona disabile, rispettando comunque il limite complessivo di tre giorni al mese.
Come fare richiesta dei permessi assistenziali
Come sopra, ma ripetiamo il processo, si deve inoltrare la domanda all'INPS esclusivamente in modalità telematica tramite utilizzando uno dei seguenti canali:
- portale online dell'INPS (accesso con SPID, CIE o CNS);
- contact center INPS;
- patronati o intermediari autorizzati.
Per presentare la domanda occorrono:
- il verbale della Commissione Medica che attesta la disabilità grave;
- il certificato medico introduttivo rilasciato dal medico curante (se richiesto);
- i dati personali e lavorativi del richiedente.
Comunicazione al datore di lavoro
Dopo l'approvazione dell'INPS, è necessario inviare al datore di lavoro:
- una copia della domanda con il numero di protocollo;
- la certificazione rilasciata dall'ASL.
Il datore di lavoro non può opporsi alla concessione dei permessi, ma può richiedere una programmazione delle assenze per una migliore organizzazione; i giorni di permesso devono essere concordati e comunicati con un preavviso ragionevole.