Farmaci e caldo: a cosa stare attenti

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Marco Cicirello

Data articolo – 21 Luglio, 2015

Quando le temperature salgono e il caldo diventa un problema, non bisogna pensare soltanto a bere tanto e a evitare l’eccessiva esposizione al sole: se assumete farmaci dovete stare attenti. Alcuni medicinali, infatti, possono interferire con la termoregolazione del corpo e anche con l’idratazione quando il nostro organismo è esposto ad alte temperature e alle radiazioni del sole.

Se seguite delle cure particolari o avete la necessità di assumere farmaci, ecco quindi le indicazioni dell’Aifa per evitare dannose interferenze tra farmaci e calore.

I farmaci che possono provocare danni a causa del caldo

  • Anticolinergici: possono interferire con la termoregolazione, ridurre lo stato di vigilanza, ostacolare la sudorazione.
  • Antipsicotici: potrebbero inibire la sudorazione, diminuire la pressione e la termoregolazione, riducendo la vigilanza e quindi la capacità di adottare atteggiamenti difensivi.
  • Antistaminici: possono inibire la sudorazione e abbassare la pressione arteriosa.
  • Antiparkinsoniani: possono inibire la sudorazione, abbassare la pressione e causare vertigini e confusione.
  • Antidepressivi: possono ridurre la sudorazione, interferire con la termoregolazione e diminuire la vigilanza.
  • Ansiolitici e rilassanti muscolari: possono ridurre la sudorazione e causare vertigini, diminuire la gittata cardiaca e influenzare il raffreddamento attraverso la vasodilatazione, causando problemi respiratori.
  • Antiadrenergici e beta-bloccanti: possono influenzare la dilatazione dei vasi sanguigni, riducendo la capacità di dissipare calore.
  • Simpatomimetici: possono peggiorare l’ipotensione nei soggetti sensibili.
  • Antipertensivi e diuretici: possono condurre a disidratazione e ridurre la pressione.
  • Antiepilettici: possono diminuire lo stato di vigilanza e aumentare lo stato di confusione.
  • Farmaci utilizzati in caso di nausea, vomito, disturbi gastrointestinali, incontinenza urinaria: possono determinare squilibrio idro-elettrolitico.

Conservare i medicinali e difenderli dal caldo

Il foglietto illustrativo contiene sempre delle indicazioni utili per la conservazione dei farmaci. Qualora non fossero indicate, è consigliabile tenerli ad una temperatura inferiore ai 25 gradi in un ambiente asciutto e al riparo dalla luce diretta.

Quando i farmaci vengono tenuti a una temperatura superiore ai 25° per un massimo di due giorni la loro qualità non è a rischio; quando invece il periodo di esposizione aumenta, si riduce notevolmente la data di scadenza.

Se state per partire e andare in vacanza, quindi, vi consigliamo di riporre i farmaci in contenitori termici, evitando ovviamente l’esposizione diretta al sole. Questi consigli sono particolarmente utili per:

  • antibiotici;
  • farmaci adrenergici;
  • insulina;
  • analgesici;
  • sedativi.

Quando occorre prestare particolare attenzione

Chi soffre di diabete o di problemi cardiaci deve stare attento: l’alterazione di una dose di insulina o nitroglicerina può essere rischiosa. Ecco perché è meglio tenere in frigo questi farmaci. Anche gli antiepilettici e anticoagulanti possono essere pericolosi se alterati, per non parlare degli antibiotici che potrebbero causare danni ai reni e allo stomaco.

I farmaci a base di ormoni, come quelli per la tiroide o gli anticontraccettivi sono sensibili al calore perché contengono proteine, che con le alte temperature tendono a cambiare le loro proprietà.

Altri consigli

Attenzione all’armadietto del bagno: l’elevata umidità di questo luogo della casa potrebbe essere nociva per i vostri medicinali.

Un altro consiglio e di mantenere i farmaci nelle loro confezioni originali: quelli in vetro oscurato, per esempio, sono già predisposti per bloccare l’effetto nocivo della luce o impedire il contatto con la plastica, che potrebbe modificare la natura del farmaco.

 

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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