Giornata internazionale delle persone disabili: insieme per abbattere le barriere

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Alessandra Lucivero

Data articolo – 03 Dicembre, 2015

A volte, i muri non sono solo fatti di mattoni e di cemento. I muri possono essere fatti di idee, paure, pregiudizi, incapacità, ed è contro queste barriere che, ogni giorno, le persone disabili di tutto il mondo si trovano a scontrarsi, per superare l’ostacolo principale, quello di una vita considerata diversa dal normale per una società frenetica e spesso incapace di valorizzare le differenze.

Oggi, 3 dicembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle persone con disabilità, un’occasione importante per affermare il valore dell’impegno di ciascuno per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali.

“Questione di inclusione: accesso e empowerment per le persone con tutte le abilità”

Quest’anno, il tema è l’empowerment delle persone disabili nella società. Come sostenuto da Piera Cipresso, vice presidente dell’Associazione italiana assistenza spastici (Aias), “bisogna ricordare che è fondamentale sostenere la loro piena inclusione nella società e abbattere le barriere architettoniche e mentali, proprio come recita lo slogan della Giornata della disabilità 2015“.

Dalla Fish, Federazione italiana per il superamento dell’handicap, sostengono che “a condizioni idonee le persone con disabilità studiano, lavorano, praticano sport, vanno in vacanza. A condizioni idonee le persone con disabilità frequentano cinema, teatri, musei, ristoranti. A condizioni idonee hanno amici e creano famiglie. Ma sono proprio quelle condizioni idonee che troppo spesso mancano o sono compresse dalla carenza o assenza di investimenti e risorse pubbliche“.

Qual è la posizione dello Stato italiano?

Secondo i dati raccolti dall’Istat, in Italia ci sono oltre 3 milioni di persone con gravi disabilità. Solo un milione, però, fruisce dell’indennità di accompagnamento. “Meno di 7 disabili su 100 contano su forme di sostegno presso la propria abitazione“, afferma Vincenzo Falabella, presidente della Fish.

Cosa fare per superare questa condizione?

Parlare, condividere, ricordare che il diritto a una vita dignitosa è assoluto per tutti. Bisogna mostrare attenzione alla persona e alle difficoltà di ciascuno, essere pronti a dar loro un lavoro e degli spazi di vita comuni adatti a tutte le esigenze. Questo deve essere un impegno non solo politico, ma sociale che deve toccare ciascuno di noi. Vi chiediamo di condividere con noi le vostre storie, per farci insieme portavoce di un messaggio di solidarietà, speranza e impegno. La vita è bella proprio perché è ricca di diversità, i muri non ci sono mai piaciuti!

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Una ragazza davanti ai social.
Detox dai social: funziona davvero o è solo un vantaggio temporaneo?

Staccare dai social sembra far bene. Ma quanto dura davvero? E cosa succede quando si ricomincia? Cosa dice davvero lo studio di cui tutti parlano.

Vista dall'alto di un project manager al lavoro mentre il team di marketing supporta le sue prestazioni. Un'imprenditrice caucasica che lavora insieme a un gruppo di persone intelligenti sceglie un'idea durante una riunione.
I modelli AI prendono piede, ma l'intelligenza umana è ancora 10 passi avanti: ecco perché

L'AI continua a essere migliorata e implementata, ma il cervello vince in flessibilità. Uno studio di Princeton svela il segreto: "mattonicni" riutilizzabili per un apprendimento immediato.