“Cosa potrebbe aiutarti nella vita quotidiana?”. È questa la domanda che iAMGENIUS rivolge ai pazienti oncologici, con l’obiettivo di lanciare soluzioni innovative capaci di migliorare la qualità di vita, durante il difficile percorso di cura, servendosi del talento di giovani creativi.
Un’iniziativa lodevole, ambiziosa e necessaria, promossa da Amgen, in collaborazione con AIL ed Europa Donna Italia, e il patrocinio di Fondazione AIOM.
Come funziona
Non si tratta solo di uno slogan, anzi. I veri protagonisti del contest saranno coloro che si trovano a convivere con un tumore solido o del sangue.
Saranno chiesti suggerimenti per trovare soluzioni alle difficoltà e agli ostacoli che si incontrano durante il percorso di cura, alle paure, alla solitudine, ai bisogni costanti. Tutto questo tramite la piattaforma www.iamgenius.it, un modello innovativo di advocacy partecipativa basata sull’ascolto diretto dei pazienti.
C’è tempo fino al 30 settembre. Dopodiché entrerà in gioco una giuria di esperti che selezionerà le proposte più adatte a essere tradotte in soluzioni digitali. Una gara tra giovani creativi decreterà le due innovazioni – una per i pazienti con tumori solidi e una per i pazienti con tumori del sangue – che più di altre potranno fare la vera differenza.
Parola d’ordine: umanizzazione
L’obiettivo ultimo è sicuramente quello di rendere i percorsi di cura sempre più a misura di persona, se pensiamo anche al fatto che, grazie ai progressi della ricerca scientifica, la prospettiva di una lunga convivenza con la malattia si fa reale.
Proprio così. Le malattie oncologiche stanno diventando sempre più croniche, grazie ad armi efficaci come le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoncologia, che si aggiungono a chirurgia, chemioterapia, ormonoterapia e radioterapia.
Insomma, le persone colpite da tumore, fortunatamente, vivono più a lungo rispetto a vent’anni fa. Ma ciò implica anche la necessità di “umanizzare” maggiormente ciò che ruota intorno al paziente: dai rapporti con gli operatori sanitari agli ambienti in cui i malati oncologici sono costretti a passare gran parte del loro tempo. Non solo. L’aumento della sopravvivenza ha sollevato nuovi bisogni, come il reinserimento nel mondo del lavoro e la conservazione della fertilità per i più giovani. Per non parlare della necessità di rafforzare il supporto psicologico, sia per i pazienti sia per i loro familiari.
Ad oggi gli ostacoli sono ancora tanti. Attraverso il progetto iAMGENIUS, Amgen consolida l’impegno per integrare il punto di vista dei pazienti nelle proprie strategie, dando voce alle loro esigenze e trasformandole in progetti, soluzioni e innovazioni, in grado di umanizzare sempre di più il percorso di cura.