Il trapianto cellulare per cura della vitiligine

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Redazione

Data articolo – 13 Marzo, 2017

vitiligine: le cure

Dr.ssa Marina Fantato, specialista in dermatologia. 


Il trapianto di cellule epidermiche per la cura della vitiligine è una soluzione terapeutica valida per combattere la depigmentazione della pelle. Abbiamo chiesto alla dr.ssa Marina Fantato, specialista in dermatologia, di cosa si tratta e quali sono le ultime novità.

In cosa consiste il trapianto Autologo di sospensione di cellule epidermiche nelle lesioni depigmentate della vitiligine?

Il trapianto autologo di sospensione di cellule epidermiche in una zona depigmentata di “Vitiligine stabilizzata” consiste in un trasferimento di cellule della pelle, prelevate in una zona normalmente pigmentata verso un’altra zona del corpo che presenta un difetto di pigmentazione. Queste cellule si impianteranno e si moltiplicheranno nella zona innestata e contribuiranno alla sua ripigmentazione.

Cosa si intende per vitiligine stabilizzata?

Per “Vitiligine stabilizzata” si intende una forma di vitiligine in cui non compaiono più nuove aree senza pigmento per almeno due anni.

Si tratta di una tecnica dolorosa?

Certo che no, in quanto l’intervento si svolge in anestesia locale.

Come avviene il prelievo cutaneo della “pelle sana” e come viene trattata l’area “ricevente”?

In anestesia locale, un campione superficiale della “pelle sana” verrà prelevata utilizzando un semplice dermoroller, mentre l’area “ricevente” da trattare sarà preliminarmente dermo-abrasata di norma usando un laser per facilitare l’innesto delle cellule prelevate dal campione di “pelle sana”.

Quanto dura l’intervento e dove si svolge il trattamento?

L’intervento dura mediamente circa un’ora e si svolge presso un semplice ambulatorio, non è necessario quindi il ricorso alla sala operatoria.

Quali garanzie di risultati offre?

Secondo le statistiche fornite dagli studi scientifici effettuati in merito, a seconda del tipo di vitiligine, si parla di efficacia che può raggiungere l’80% dei casi con ripigmentazione eccellente ovvero sul 95% delle aree trattate.
I risultati cominciano a vedersi mediamente dopo le prime quattro settimane che seguono l’intervento.

Ci sono parti del corpo per cui il trattamento è controindicato?

No, non ci sono controindicazioni per nessuna zona cutanea comprese le palpebre e le aree dei genitali. Ovviamente, deve trattarsi di aree “sane”, ossia esenti da altre eventuali patologie associate come ad esempio, infezioni ecc….

Che cos’è la tripsina e quale ruolo ha nel trattamento?

La tripsina è un enzima, ossia una sostanza che nel caso specifico permette alle cellule epidermiche di separarsi dal tessuto in cui sono inserite, contribuendo a creare la sospensione di cellule singole per favorire l’attecchimento del trapianto nella zona ricevente.

La fototerapia è consigliata in associazione al trattamento?

Certo, la fototerapia è consigliata in associazione al trapianto proprio per velocizzare ulteriormente i tempi del risultato.

Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sulla vitiligine.

Ultimo aggiornamento – 27 Maggio, 2021

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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