icon/back Indietro Esplora per argomento

Ipoglicemia: arriva lo spray “salvavita”

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 18 Novembre, 2021

Ipoglicemia: Cure

L’ipoglicemia è ciò che più temono i soggetti affetti da diabete, in particolare coloro che soffrono di diabete di tipo 1 in terapia con l’insulina.

Per ipoglicemia si intende l’abbassamento del livello di zuccheri nel sangue al di sotto dei valori normali, ovvero inferiore a 70 mg/dl. In casi di ipoglicemia grave, le conseguenze possono essere invalidanti per il soggetto, con il manifestarsi di eventi quali ischemia, tachicardia, fibrillazione ventricolare e, nel peggiore dei casi, morte improvvisa.


Generalmente, il calo repentino dei livelli di glicemia (iperglicemia lieve) può essere compensato con la somministrazione di carboidrati ad assorbimento rapido, nella misura di 15 grammi. 15 grammi di carboidrati corrispondono mediamente a 2 bustine di zucchero, a mezza lattina di coca cola o a 200 ml di succo di frutta, che dovrebbero aiutare a ripristinare il valore glicemico entro 15 minuti. 

È bene puntualizzare che non tutti i carboidrati sono ad assorbimento rapido, ad esempio in casi di crisi glicemiche è bene evitare il consumo di caramelle o biscotti, non sortirebbero effetti nell’immediato. 

Ipoglicemia grave: come intervenire? 

Per i casi di ipoglicemia grave, invece, è necessario intervenire immediatamente con il glucagone, un ormone antagonista dell’insulina che, in poco tempo, riesce ad attingere le riserve di glucosio dal corpo, in particolare dal fegato, e ripristina i valori di glicemia nel paziente in poco tempo.

Fino a qualche mese fa, il glucagone poteva essere somministrato esclusivamente per iniezione intramuscolare, necessitando quindi di un soggetto in grado di farlo nonché un luogo, condizioni e strumenti adatti per la somministrazione.

Uno spray al glucagone

Buone notizie per i soggetti affetti da diabete: da qualche mese, in Italia il glucagone è disponibile sotto forma di spray. Ciò significa che può essere tenuto in borsa e autosomministrato (se non c’è perdita di coscienza) o somministrato da altri anche senza esperienza. Si tratta, infatti, di un puff da apporre in una narice, una polvere che non necessita di essere inalata, quindi utilizzabile anche su pazienti semi coscienti o che hanno perso completamente coscienza.

Ma le buone notizie non finiscono qui per i soggetti diabetici, da poco tempo questa polvere è diventata facilmente accessibile a tutti, in quanto completamente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale.

La rimborsabilità è un grande passo nel trattamento di eventi da ipoglicemia, consentendo a tutti, indistintamente dalla loro condizione sociale ed economica, di disporne, riducendo notevolmente i rischi di mortalità o altre conseguenze gravi.

I sintomi dell'ipoglicemia

Chi soffre di diabete sa bene quali sono i sintomi che allertano sulla presenza di un calo di glucosio al di sotto delle condizioni normali.

É bene ribadire quelli che sono i tipici sintomi da ipoglicemia per consentire anche a terzi di riconoscerli e di intervenire immediatamente; ecco i più comuni:

  • Indebolimento della vista
  • Malessere generale
  • Sudorazione eccessiva
  • Tremori
  • Mal di testa
  • Palpitazioni
  • Pallore
  • Convulsioni
  • Alterazioni dell’umore

Monitorare i livelli di glucosio nel sangue e intervenire nell’immediato è estremamente importante per i soggetti affetti da diabete; da oggi, le possibilità di sopravvivere a una crisi di ipoglicemia sono ancora più alte, sarà sufficiente portare con se sempre lo spray di glucagone e informare le persone più vicine della presenza di questo strumento e della possibilità di somministrarlo in caso di necessità.

Condividi
Antonia de Gioia | Blogger
Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Antonia de Gioia | Blogger
Antonia de Gioia | Blogger
in Salute

138 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Insufficienza renale: Cosa mangiare
La dieta per l'insufficienza renale: cosa mangiare e cosa no

Disturbi ai reni, insufficienza renale? Mai trascurarli: è bene adottare delle nuove regole comportamentali, anche quando si parla di alimentazione. Ecco cosa mangiare, se si soffre di malattia ai reni.

icon/chat