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Il curioso caso di un uomo che non si riconosceva allo specchio

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 12 Novembre, 2015

Quando ci guardiamo allo specchio, sappiamo che quello che vediamo è la nostra immagine riflessa.

Questo tipo di associazione non è comune a tutti gli esseri viventi, infatti solo pochi animali, come delfini ed elefanti, si riconoscono nell’immagine riflessa. Ci sono casi in cui questa auto-consapevolezza viene meno, come per un uomo francese che pensava che la figura che vedeva nello specchio fosse quella di qualcuno che si trovava alle sue spalle.

Un qualcosa di simile avviene in un disturbo che è noto come prosopagnosia: si tratta dell’incapacità di riconoscere i visi, ma anche gli oggetti o gli animali.

“Chi è quell’uomo?”

Il caso di questo signore è comparso sulla rivista Neurocase. Il soggetto in questione, che viene chiamato Mr. B., è un uomo di 78 anni ricoverato in ospedale a Tours, affetto da problemi comportamentali e psicologici.

Per 10 giorni, il paziente ha affermato di vedere un uomo sconosciuto riflesso nello specchio del suo bagno, iniziando a interagire con lui. Ma non solo. Mr. B., vedendo che lo sconosciuto agiva come lui, è addirittura arrivato a convincersi che si trattasse di un nuovo ospite della sua casa, iniziando a portargli cibo e posate.

Solo quando il paziente ha lamentato i comportamenti aggressivi dello sconosciuto, la figlia ha deciso che fosse giunto il momento di portarlo in ospedale. Qui il soggetto è stato sottoposto ad analisi. Mentre i controlli relativi al sangue ed l’EEG davano risultati normali, una risonanza magnetica ha rilevato marcatori del morbo di Alzheimer. Curato con farmaci anti-ansia, 3 mesi dopo il paziente è guarito, non essendo più soggetto a questo tipo di allucinazioni.

Ma quindi cosa era successo?

La storia della medicina riporta dei casi simili in 2 donne. Queste avevano sperimentato la degenerazione di alcune aree del cervello ed erano state soggette a identificare la loro immagine riflessa come quella di un estraneo. Questi disturbi erano stati diagnosticati come sindrome di Capgras, cioè una patologia delirante che porta a credere che un parente stretto o un amico sia stato sostituito da una persona identica.

Il riconoscimento facciale coinvolge due distinti percorsi neurali: il riconoscimento “palese”, o consapevole, e quello “segreto”, che è senza consapevolezza. Chi è affetto da prosopagnosia perde il primo aspetto (palese), ma riesce a riconoscere le facce a lui note grazie a quello segreto.

Nel caso di Mr. B. è probabile che siano stati colpiti tutti e due gli aspetti e si sia quindi creata una sindrome di Capgras atipica.

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Simona Fenzi | Blogger
Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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