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Vaccino anti-Covid nei bambini: cosa aspettarsi? Lo chiediamo all’esperto

Dr. Rocco Russo

Ultimo aggiornamento – 06 Dicembre, 2021

Vaccino anti-Covid nei Bambini

Intervista al dr. Rocco Russo, pediatra e coordinatore del tavolo tecnico sulle vaccinazioni della SIP .


La lotta alla pandemia allarga i suoi fronti e, dal prossimo 16 dicembre, la vaccinazione anti-Covid sarà destinata anche i più piccoli, i bambini di età dai 5 agli 11 anni.

Dal Governo sono state approvate e saranno distribuite ancora ben 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino mRNA-Pfizer, in modo che tutte le strutture vaccinali possano procedere alla vaccinazione dei bambini

A non mancare, considerata l’importanza della notizia, gli interrogativi dei genitori, alcuni dei quali preoccupati per gli eventuali effetti collaterali del vaccino nei bambini. 

Abbiamo così rivolto alcune domande al dr. Rocco Russo, coordinatore del tavolo tecnico sulle vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria, per fare chiarezza e sottolineare il valore del vaccino contro il Covid-19

Come è, attualmente, la situazione Covid-19 nei soggetti in fascia pediatrica?

La situazione nella fascia pediatrica dimostra un rilevante aumento dei casi nell’ultimo periodo; siamo partiti con un’analisi dal 25 agosto, passando da 163.000 casi riscontrati a più di 241.000 casi al 24 novembre. Nel solo periodo che va dal 9 novembre al 17 novembre, sono stati diagnosticati più di 53.000 nuovi infetti tra i più piccoli. 

Si ha, dunque, un trend in aumento nella fascia dai 6 ai 10 anni. Avere uno strumento di prevenzione vaccinale è un elemento fondamentale. 

Vaccinazione nei bambini: perché sono sufficienti dosi ridotte?

Si parla di dosi ridotte, perché si è visto nei trial che sono stati fatti che a parità di dosaggio ridotto di 1/3 di 10 mg, il sistema immunitario dei bambini è stato adeguatamente in grado di rispondere con sufficienti livelli anticorpali. 

Quindi, i bambini rispondono meglio anche con dosaggi più piccoli

Quali effetti indesiderati potrebbero insorgere?

Per quanto riguarda la fascia pediatrica, al momento i bambini hanno avuto reazioni post-vacciniche in linea con le solite legate a qualsiasi trattamento vaccinate. 

Quindi, un piccolo dolore nella sede dell’inoculo, un po’ di febbre, reazioni di breve durata e facilmente gestibili con normali trattamenti farmacologici. 

A cosa prestare attenzione, dopo il vaccino?

In primis, i genitori devono essere ben edotti sulle manifestazioni che si possono verificare dopo la vaccinazione, con serenità. 

Se la sintomatologia dovesse essere di entità rilevante, così da creare un disagio, ad esempio, il dolore al braccio si dovesse trasformare in una ridotta funzionalità dell’arto, o la febbre molto alta o dovessero insorgere difficoltà respiratorie, allora è bene informare il pediatra.

Perché raccomanda il vaccino a tutti i genitori?

Ci aspettiamo la massima consapevolezza nella decisione di vaccinare i bambini. 

Al momento, le evidenze scientifiche e le esperienze degli altri Paesi dimostrano che i benefici risultano maggiori e a vantaggio della vaccinazione. Il vaccino non crea ospedalizzazioni, non porta in terapia intensiva, non causa decessi. 

Il vaccino contribuisce a una vita serena e una socialità corretta nei bambini.

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Scritto da Dr. Rocco Russo

Pediatra, Coordinatore del tavolo tecnico vaccinazioni SIP.

a cura di Redazione Pazienti
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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