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La bulimia è un disturbo del comportamento alimentare (DCA) caratterizzato dall’ingestione di grandi quantità di cibo in un breve periodo, seguita da metodi di compensazione al fine di eliminare quanto consumato. Si tratta di una condizione complessa, spesso legata a fattori psicologici, sociali e culturali, per la quale non è sempre facile indicare una causa specifica. Chi ne soffre potrebbe, ad esempio, essere influenzato da pressioni sociali legate a ideali di perfezione irrealistici e irraggiungibili. È quanto successo a Federica Pellegrini, ex nuotatrice italiana, come più volte da lei stessa raccontato: «Dovevo essere la prima della classe, a scuola e a nuoto. Questa ricerca continua della perfezione prima o poi ti porta a esplodere». L’atleta ha descritto come anche i cambiamenti fisiologici del suo corpo, durante l’adolescenza, siano stati difficili da accettare: «Non mi riconoscevo più allo specchio e ciò mi ha portato a soffrire di bulimia e ad avere grandissimi sensi di colpa. Mi ingozzavo di cibo dalla mattina alla sera e poi vomitavo tutto quello che avevo mangiato». Ad oggi, Federica Pellegrini precisa di avere un rapporto sano con il cibo e di essere riuscita a fare pace con il proprio corpo: «Mi hanno salvata il nuoto e l'amore della mia famiglia. Però bisogna anche affidarsi a una persona professionale perché è l'unica che può aiutare veramente». Le sue parole, così come quelle di altri atleti professionisti, sono un’importante testimonianza che può contribuire a rompere il silenzio e promuovere una maggiore consapevolezza su questioni così delicate come i DCA e la salute mentale. Foto: @kikkafede88. #FedericaPellegrini #Bulimia #DCA
Sono ormai tantissimi i video sui social che celebrano il legame unico che si crea tra i più piccoli e i loro amici a quattro zampe. Accogliere un cane in famiglia e farlo crescere accanto ai bambini dà infatti vita a un rapporto che, secondo gli esperti, non solo regala gioia quotidiana, ma aiuta i piccoli a sviluppare empatia, responsabilità e sicurezza emotiva. Un legame che dura una vita, trasformandosi in una base solida per le competenze sociali ed emotive dei futuri adulti. #Cani #Bambini #Amicizia
E se andare al museo potesse fare più per il tuo benessere mentale di quanto pensi? Per molte persone, l’arte non è solo “bella da vedere”: può diventare uno spazio di pausa, presenza e respiro. Un modo per rallentare, uscire dal rumore mentale e rimettere a fuoco quello che senti, senza doverlo spiegare subito. Guarda fino alla fine e dicci: qual è il posto che ti fa stare meglio quando hai bisogno di staccare? #BenessereMentale #SaluteMentale #ArteETerapia #Mindfulness #CuraDiSé
Secondo le abitudini dei diversi Paesi europei, in Spagna si cena verso le 22, nel Regno Unito intorno alle 18, mentre in Italia si preferisce una via di mezzo, tra le 20:30 e le 21:00. D’inverno, però, gli esperti invitano ad anticipare il pasto serale. La motivazione? La stagione fredda porta con sé giornate più corte e una fisiologica tendenza dell’organismo a rallentare. Di conseguenza, anticipare la cena può aiutare a rispettare questo ritmo, favorendo la salute intestinale e il benessere generale. Anche sul piano metabolico l’orario dei pasti conta. Mangiare troppo tardi, per esempio alle 22, può infatti essere associato a una risposta glicemica post-pasto più elevata e a una minore capacità di bruciare i grassi. Ma non è tutto: anche l’apparato digerente può risentirne. Una cena pesante o consumata tardi aumenta il carico dell’intestino proprio quando il corpo si prepara al riposo. Il cibo, così, rischia di restare più a lungo nello stomaco, causando reflusso, gonfiore e cattiva digestione. Per questo molti specialisti consigliano di terminare la cena almeno 2 o 3 ore prima di andare a dormire, indicando come fascia più ottimale quella tra le 18:00 e le 19:30, con un limite massimo suggerito intorno alle 20:00. E tu, a che ora ceni solitamente? 🔗 Se vuoi approfondire l’argomento, leggi il nostro articolo: trovi il link in BIO. #Alimentazione #Salute #Benessere
La dimensione familiare gioca un ruolo cruciale nel benessere emotivo di ciascuno di noi, ma avere una sorella potrebbe rendere gli uomini partner romantici migliori?⁠ ⁠ La risposta arriva da uno studio pubblicato sul “Journal of Family Psychology”, che ha evidenziato come la presenza di una sorella possa influenzare positivamente la salute mentale e lo sviluppo sociale dei fratelli, con effetti che si estendono anche all'età adulta.⁠ ⁠ Secondo la ricerca, avere una sorella contribuirebbe infatti a ridurre i livelli di stress e ansia, offrendo un senso di appartenenza e supporto emotivo.⁠⁠ Inoltre, crescerle accanto favorirebbe lo sviluppo di competenze sociali essenziali, come l’empatia, la vulnerabilità, l'ascolto e la comunicazione efficace.⁠ ⁠ Tutti elementi che potrebbero tradursi in una maggiore predisposizione alla collaborazione, al dialogo aperto e onesto, e in una migliore capacità di affrontare situazioni emotivamente complesse all'interno di una relazione.⁠ ⁠ E tu, sei d'accordo con i risultati di questo studio? Se ti va, parliamone nei commenti.⁠ ⁠ 🔗 Ma i benefici del crescere con una sorella non finiscono qui: ne parliamo meglio nel nostro ultimo articolo, trovi il link in BIO.⁠ ⁠ #Famiglia #Relazioni #Sorella