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Come si può ripristinare la mobilità di un dito che è stato amputato e poi reimpiantato?

Buonasera, ho subito un intervento in primavera dello scorso anno, per un trauma complesso alla mano sinistra, causato da una sega con amputazione del pollice, successivamente reimpiantato con successo. Dopo una lunga riabilitazione, ho ancora dolore al 3° dito e flessione ridotta specialmente su questo dito. Cosa posso ancora fare? Cosa mi consiglia? Sono un musicista di chitarra classica e non riesco più a fare il gran barrè perché il 3° dito si piega a malapena di solo 90°. Invio un sunto dell'intervento e della risonanza magnetica. Ringrazio sentitamente. Sono stato sottoposto ad intervento chirurgico in regime d’urgenza, in anestesia generale e plessica, consistente: "1° dito: riduzione e sintesi fratture mediante fili di Kirschner e reimpianto a livello della f2 mediante ausilio di mezzi di ingrandimento ottico; 2° dito: sintesi della frattura a scoppio mediante fili di Kirschner; 3° dito: artrodesi della ipp e ricostruzione tendine estensore mediante ribaltamento della bandelletta centrale; 4° dito: artrodesi della ipp e tenorrafia del tendine estensore. Il decorso post-operatorio è risultato regolare. Vengo dimesso con valva di protezione dorsale. Dopo un anno: esame eseguito: risonanza magnetica alla mano sinistra senza mezzo di contrasto: referto: studio condotto con apparecchiatura a magnete aperto total-body. Si osserva alterazione morfo-strutturale della testa della falange prossimale del 3° raggio ove si osserva abbondante quota di edema spongioso associata, in esiti del pregresso intervento chirurgico, con persistenza di fenomeni flogistici. Ipertrofica la capsula articolare a livello della ifp del 3° e 4° raggio, anch’essa in esiti chirurgici. Allo stesso raggio si osserva evidente tenosinovite del tendine estensore a livello della falange intermedia e prossimale (effettuata valutazione ecografica mirata). Non significativi versamenti articolari. Regolari i restanti tendini flesso-estensori".

Risposta

Gentile Utente,
vista la complessità del trauma alla tua mano sinistra e visto l'intervento chirurgico a cui sei stato sottoposto, mi affiderei al chirurgo della mano che ti ha operato in urgenza per il trattamento degli esiti.
I deficit di articolarità sono legati alla distruzione traumatica di strutture deputate al movimento. È necessario un inquadramento clinico oltre che all'imaging a cui sei stato sottoposto.

Cordiali saluti
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Risposta a cura di
Dr. Federico Tamborini Medico Chirurgo
Dr. Federico Tamborini
chirurgo della manochirurgo plastico
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