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Che cosa può fare una ragazza di 20 che ha dolore al ginocchio?

Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni e 2 mesi fa, con una leggera torsione del busto, il ginocchio sinistro mi ha ceduto buttandomi a terra. Fin da subito il dolore è stato lancinante e dunque mi sono recata al pronto soccorso dove mi hanno fatto i raggi, i quali negano fratture, un bendaggio all'ossido di zinco, e prescritto una visita ortopedica per l'indomani. Il giorno seguente l'ortopedico mi ha visitata, mi ha iniettato un anestetico e sconsigliato una risonanza magnetica poichè si trattava di una botta che con un po' di riposo sarebbe passata. Utilizzando le stampelle, la situazione era migliorata e non accusavo più dolore, ma un semplice fastidio il quale pensavo sarebbe andato attenuandosi col tempo ed invece non è stato così. Nel giro di pochi giorni la situazione è peggiorata e così ho deciso di fare una risonanza magnetica (più di un mese dopo dal trauma). La risonanza recita: indicazione all'indagine: distrazione ginocchio. Esame eseguito mediante sequenze turbo spin echo, anche a soppressione del grasso, ffe, pesate in t1, t2 e dp, nei 3 piani dello spazio. Regolari per morfologia ed intensità di segnale il menisco mediale ed il menisco laterale. Regolari per calibro, decorso ed intensità di segnale il legamento crociato anteriore, il legamento crociato posteriore, il tendine rotuleo ed il tendine del muscolo quadricipite ed i legamenti collaterali. Conservata l'intensità di segnale del tessuto adiposo di hoffa. Conservato lo spessore della cartilagine rotulea. Ridotta di spessore la cartilagine del condilo femorale mediale, in prossimità del corno anteriore del menisco, per circa 8x6 millimetri; si apprezza edema del midollo osseo subcondrale a tale livello. Non versamenti intrarticolari. Nell’attesa dell’esito ho provato di nuovo dolore acuto (peggio di quello che avevo provato dopo il trauma) tanto da non poter nemmeno appoggiare il piede, nonostante l’ausilio delle stampelle, anche da distesa nel letto, con arto in scarico, il dolore non diminuiva. In alcuni momenti il ginocchio mi cede, mi sento pungere nella zona interna, formicolare, un discreto gonfiore ad intermittenza e mi “batte” in zona del condilo femorale laterale. Una mattina mi sono svegliata sconvolta perché avevo male anche alle anche e alla schiena. Ieri sono andata da un ortopedico specializzato in traumi al ginocchio il quale, visitandomi e osservando la risonanza, mi ha detto che ho un edema al condilo femorale laterale a cui la risonanza non ha dato troppa importanza. Per drenare l’edema mi ha prescritto per 45 gg la terapia magnetica da effettuare a casa, Reumacur e Supreuma in compresse; però rimango perplessa poiché gli integratori sono a base di alimenti che io assumo già quotidianamente da tempo (zenzero, avocado, curcuma e soia) e consigli alimentari che sono già abituata a seguire (poco sale e poche proteine animali). A più di 2 mesi dall’accaduto mi sento peggiorare, oltretutto sono sempre stata dinamica e non riuscire più a camminare e nemmeno a stare in acqua mi svilisce. Cosa dovrei fare? Perché il ginocchio mi ha ceduto? Si può fare qualcosa per la cartilagine? È il caso di prendere un tutore? Ringrazio anticipatamente per le risposte.

Risposta

Buonasera, concordo con l'ortopedico sulla magnetoterapia, sarebbe utile anche un ciclo di tecarterapia che in queste situazioni da' buoni risultati, abbinata ad esercizi di rinforzo muscolare ad intensità graduale; molto utile la fisioterapia in acqua. Per quanto riguarda gli integratori alimentari, solitamente sono più concentrati rispetto agli alimenti che assumiamo normalmente. Cordiali saluti.

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Risposta a cura di
Jacopo Pisati Fisioterapista
Jacopo Pisati
fisioterapistaosteopata
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