Quando fare un fondo pensione? Ecco cosa bisogna sapere

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 16 Aprile, 2025

Una coppia che si confronta con una consulente per attivare un fondo pensione

Valutare l’apertura di un fondo pensione può essere utile quando si vuole costruire una sicurezza economica futura.

Un fondo pensione è una forma di previdenza complementare che permette di accumulare capitale nel tempo, sfruttando vantaggi fiscali e l’interesse composto.

Scoprire i benefici di iniziare in giovane età e le opportunità per i propri familiari può fare la differenza nel raggiungere una maggiore tranquillità finanziaria.

Cos’è un fondo pensione e a cosa serve

I fondi pensione sono strumenti di previdenza complementare, che possono essere privati e negoziali.

Possono essere istituiti da:

  • banche;
  • società di intermediazione mobiliare;
  • società di gestione del risparmio;
  • imprese di assicurazione.
  • fondi negoziali e di categoria.

Per ogni iscritto al fondo, si apre un conto pensionistico individuale verso il quale vengono versati dei contributi: questi, poi, andranno investiti nei mercati finanziari per ottenere un accrescimento del capitale per conseguire prestazioni pensionistiche integrative rispetto alla previdenza obbligatoria.

L’adesione a questo tipo di previdenza permette di:

  • i fondi pensione servono per la rendita integrativa, la quale in alcuni casi può diventare un fondo dal quale chiedere delle anticipazioni per salute, ristrutturazione, acquisto prima casa o spese impreviste;
  • integrare la pensione di base e averne una complementare (anche reversibile verso coniugi o beneficiare scelti da chi apre il fondo);
  • facilitare l’uscita dal mondo del lavoro verso il pensionamento.

Le prestazioni dipenderanno dall'importo complessivo, dalla durata del periodo di contribuzione, dai costi sostenuti e dai rendimenti ottenuti con l'investimento sui mercati finanziari.

Quando conviene fare un fondo pensione?

Valutare l’apertura di un fondo pensionistico è una cosa che va fatta per tempo, anche perché è grazie al lungo periodo di permanenza del fondo che si possono esprimere i migliori vantaggi economici.

Ecco perché il periodo migliore per farlo è in giovane età: i ragazzi appena affacciati nel mondo lavorativo hanno molto tempo davanti a loro, ma vedono il pensionamento come un qualcosa di troppo lontano o, addirittura, inarrivabile; in questo modo, però, rischiano di perdere i benefici di una scelta fatta con lungimiranza.

Chi sceglie di aderire a un fondo pensione da giovane, infatti, può trarre il massimo vantaggio da questa scelta, poiché quanto più ampio è l’intervallo temporale che intercorre tra l’adesione e il raggiungimento dei requisiti per la pensione pubblica, maggiori saranno i benefici che si potranno ottenere.

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Il fatto di avere un orizzonte temporale così ampio, infatti, permette di:

  • sfruttare il meccanismo dell’interesse composto (ovvero una strategia attraverso la quale è possibile incrementare il rendimento generato da un investimento);
  • consolidare il proprio capitale accumulato negli anni, composto dai contributi versati e dai rendimenti, al netto di imposte e costi;
  • ottimizzare i rendimenti.

Quindi, prima si inizia il versamento a un fondo pensione, maggiori saranno le opportunità di conseguire rendimenti consistenti.

È possibile anche iscrivere al proprio fondo anche i familiari fiscalmente a carico, dunque anche i figli minori, consentendo di:

  • beneficiare della deduzione fiscale annua, che riguarda anche i contributi versati per conto dei familiari a carico, sempre entro il limite complessivo dei 5.164,57 euro annui;
  • sfruttare l’ampio orizzonte temporale permettendo di iniziare a costruire il proprio guadagno prima ancora di entrare nel mondo del lavoro;
  • iniziare preventivamente e attivamente ad avere un atteggiamento consapevole circa il proprio futuro e quello dei propri cari;
  • accumulare un “tesoretto” che i figli potranno utilizzare per proseguire a loro volta con il risparmio previdenziale, o da cui potranno attingere ad esempio in caso di acquisto di una casa o di problemi di salute (attraverso le anticipazioni);
  • valutare linee di investimento con un maggior margine di rischio (ma più redditizio).

Quanto costa fare un fondo pensione? Cosa offre?

I costi variano in base al tipo di fondo pensione che si preferisce aprire e dalle politiche della società di gestione scelta.

Dopo almeno cinque anni di partecipazione al fondo, è possibile richiedere:

  • tutto il capitale, ma solo se il 70% del montante accumulato prevede una rendita annua inferiore al 50% dell'assegno sociale;
  • tutto il capitale accumulato in rendita, che costituirà la una pensione complementare;
  • fino a un massimo del 50% del montante accumulato in un capitale e il restante in rendita.

La pensione complementare può essere reversibile sia al coniuge, sia a un’altra persona indicata da chi ha aperto il fondo.


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In caso di morte di un soggetto durante la fase di accumulo, il capitale può essere riscattato dagli eredi o dalle persone che designate.

I vantaggi del fondo pensione

Dal gennaio 2007, chi aderisce ad un fondo pensione ottiene una serie di vantaggi fiscali diversi rispetto ad altre forme di investimento:

  1. i contributi versati possono essere dedotti in dichiarazione dei redditi, con un tetto massimo annuo pari a 5.164,57 euro;
  2. la rendita o il capitale ricevuti al termine della vita lavorativa sono tassati con un’aliquota del 15%, che si riduce dello 0,30% all’anno, per ogni anno di permanenza nel Fondo pensione oltre il quindicesimo, fino ad un’aliquota minima del 9%; 
  3. i rendimenti maturati nel corso della gestione del conto individuale subiscono un prelievo fiscale di favore con aliquota al 12,5% sui rendimenti da Titoli di Stato, e al 20% sui rendimenti da altri impieghi (azioni, obbligazioni ecc.). L'imposizione minima applicata a tutte le altre tipologie di rendimenti finanziari è al 26%.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Andrea Simbula
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