Brachicefalia

Quali sono le cause di brachicefalia?

La prima causa di brachicefalia è da rintracciare nel prolungato posizionamento supino del neonato (brachicefalia posturale). L'appoggio continuo sulla parte posteriore del cranio durante i momenti di sonno, infatti, provoca una pressione anormale alla zona interessata che, a causa dell’alta malleabilità delle ossa infantili, può provocare la deformità.

Altre possibili cause sono:

• scaristà del liquido amniotico durante la gravidanza
• nascita prematura
• anomalie craniche congenite

Quali sono i sintomi?

La brachicefalia si manifesta con sintomi abbastanza evidenti:

• appiattimento della parte posteriore del cranio
• testa più ampia del normale
• mancanza della curva posteriore della testa
• mancata proporzionalità tra faccia e testa
• orecchie sporgenti

Come si diagnostica?

Per diagnosticare una condizione di brachicefalia in genere è sufficiente un esame obiettivo.

Test strumentali più specifici (TAC, raggi X) possono essere eseguiti qualora ci sia ritardo dello sviluppo psicomotorio.

Come si cura la brachicefalia?

Il trattamento per la brachicefalia varia in base alla gravità della condizione.

La deformità in genere guarisce spontaneamente, senza particolari cure.

Spesso, infatti, è sufficiente che i genitori adottino alcuni accorgimenti per ridurre la pressione sulla zona cranica interessata. Come ad esempio:

• cambiare spesso la posizione in cui il neonato dorme
• far dormire il neonato su un ripiano leggermente inclinato
• evitare che il neonato appoggi spesso la zona posteriore del cranio

I casi più gravi di brachicefalia, invece, possono anche richiedere un trattamento più specifico, fino al ricorso ad un’operazione chirurgica.

Quali sono le possibili complicazioni?

Se non trattata adeguatamente la brachicefalia può comportare:

• ritardi nello sviluppo della motricità
• disturbi neurologici
• problemi nell'eloquio
• disturbi visivi
• disturbi uditivi