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Pediculosi a scuola: la normativa da seguire

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 09 Novembre, 2023

Bambina viene controllata dal medico tra i capelli

Cosa fare quando si verifica un caso di pediculosi a scuola? Esiste una normativa da seguire e se sì, quale? Quand'è che si può rientrare in classe?

Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Pediculosi a scuola: cosa sapere

L'eventualità che i bambini in età scolare e prescolare, ovvero dai tre agli undici anni, siano soggetti alla pediculosi è estremamente comune, infatti è proprio questa fascia di soggetti a rappresentare la categoria ideale per la trasmissione dei pidocchi da testa a testa.

Ma cosa fare qualora si notasse la presenza di questo fastidioso parassita? Esiste una normativa per la pediculosi a scuola che indichi gli step da seguire?

Innanzitutto è opportuno ricordare che i pidocchi sono sì un inconveniente da risolvere il prima possibile, ma che non causano malattie, pertanto non sono pericolosi per la salute umana.

Essi, inoltre, si possono diffondere da persona a persona semplicemente attraverso il contatto con materiale infetto (solitamente vestiti, sciarpe, cappelli) e non sono indice di una scarsa igiene personale.

È altresì importante che i genitori dei bambini che frequentano il gruppo scolastico sappiano cosa fare in caso di pediculosi e che possano applicare con prontezza le norme igieniche necessarie per debellare l'infestazione.

Bambina viene controllata da un medico tra i capelli

In primo luogo è necessario avvisare la scuola qualora si notasse la presenza di pidocchi sulla testa del proprio figlio, così che anche gli altri bambini possano essere controllati a stretto giro.

L'unico modo per debellare questo parassita è, infatti, quello di eliminarlo dalle teste di tutti i soggetti che frequentano lo stesso ambiente o, al contrario, esso continuerà a sopravvivere determinando numerose recidive.

Qualora si verificassero infestazioni ripetute e numerose, il Dirigente scolastico ha la facoltà di coinvolgere il Servizio di Igiene Pubblica con l'obiettivo di sensibilizzare le famiglie circa la necessità di supervisionare attentamente i bambini: solo attraverso un'ispezione attenta e regolare del cuoio capelluto, infatti, si potrà sconfiggere la pediculosi definitivamente.

È importante ricordare, inoltre, che i pidocchi possono colpire qualunque persona, indipendentemente dalla sua classe sociale e dal suo gruppo etnico, sebbene sia stato dimostrato che le bambine con i capelli lunghi e lisci abbiano più probabilità di essere soggette alla sua presenza.

Pediculosi a scuola: la normativa da seguire

Qualora sia stata segnalata la presenza di pediculosi a scuola, è necessario attenersi alle seguenti indicazioni:

  • controllare regolarmente i capelli dei bambini in modo da escludere la presenza dei parassiti. Questa fase prevede l'utilizzo di un pettine a denti stretti che va passato lungo tutto la chioma. Si consiglia l'applicazione di un balsamo dalle radici fino alle punte, il quale aiuta l'eliminazione di eventuali uova;
  • nel caso si trovino pidocchi o uova vitali (ovvero lendini che si trovano a meno di un centimetro di distanza dalla radice del capello), il genitore deve procedere all'applicazione di un trattamento nel più breve tempo possibile. In farmacia è possibile reperire diversi prodotti (sotto forma di creme, lozioni, shampoo), tuttavia nella maggior parte dei casi è necessario ripetere più volte il procedimento a distanza di sette giorni l'uno dall'altro, così da avere la sicurezza di aver eliminato ogni lendine. Inoltre, tra un ciclo di trattamento e l'altro è necessario procedere all'asportazione manuale delle lendini con un pettine a denti stretti, così da essere sicuri di aver eliminato completamente ogni traccia di uova;
  • procedere a disinfestare l'ambiente domestico: lavare vestiti e lenzuola ad almeno 60° e porre gli oggetti che potrebbero essere stati contaminati (come ad esempio i pettini o le spazzole) a bollire con del sapone per almeno 15 minuti;
  • estendere il controllo del cuoio capelluto a tutti i componenti della famiglia;

Per quanto riguarda la riammissione a scuola dopo la pediculosi, il bambino può tornare in classe il giorno dopo all'esecuzione del primo trattamento, con un'autocertificazione che attesti l'esecuzione della disinfestazione o con un certificato redatto dal pediatra.

Qualora si verificassero più casi di pidocchi, è necessario che il personale esponga un avviso di pediculosi a scuola, o che contatti tutti i genitori interessati, in modo che essi possano controllare il cuoio capelluto dei bambini a giorni alterni per almeno dieci giorni.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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Anna Nascimben | Editor
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