Nomi vietati in Italia: ecco quali sono

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
A cura di Mattia Zamboni
Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Data articolo – 24 Novembre, 2023

piedini bebe

Quando si deve scegliere il futuro nome del neonato, occorre prestare attenzione alla lista dei nomi vietati in Italia: questi, infatti, sono regolamentati da leggi specifiche che mirano a garantire che tali nomi siano adeguati, rispettino l'ordine pubblico e non arrechino imbarazzo al bambino.

Andiamo, dunque, ad esplorare le restrizioni sui nomi nel nostro paese, le loro motivazioni e il ruolo dell'ufficiale dell'anagrafe nel processo decisionale.

Nomi proibiti in Italia: cosa dice la legge

In Italia, la scelta dei nomi per i bambini è influenzata non solo dal buon senso dei genitori, ma anche dalla legge, che stabilisce chiaramente quali nomi sono vietati.

Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica 396/2000, gli articoli 33 e 34 sottolineano che ogni bambino dovrebbe avere un nome maschile e ogni bambina un nome femminile.

Ciò significa che non è permesso dare a un bambino un nome tradizionalmente femminile come "Adalgisa" o a una bambina un nome tradizionalmente maschile come "Carlo".

Tuttavia, nel corso degli anni, la situazione si è evoluta a causa della crescente interazione tra diverse culture. In base a queste influenze, alcuni nomi sono diventati neutri e il confine tra nomi maschili e femminili non è più così netto.

Di conseguenza, la legislazione potrebbe essere interpretata in modo più flessibile rispetto all'assegnazione dei nomi, permettendo una maggiore varietà e diversità nella scelta dei nomi per i bambini.

È importante sottolineare che la legge mira a garantire che i nomi non arrechino danno all'identità del bambino e non promuovano contenuti inappropriati. La legge rappresenta quindi una guida per i genitori nella scelta di un nome appropriato per i loro figli.

Cosa sapere sui nomi illegali in Italia

Secondo la legge italiana, i nomi che sono considerati illegali o non ammissibili includono:

  • nomi ridicoli o umilianti: non sono ammessi nomi che potrebbero causare imbarazzo, derisione o umiliazione al bambino, come nomi offensivi o che potrebbero ledere la dignità della persona;
  • nomi ambigui sul genere: i nomi che possono causare ambiguità o confusione sulla distinzione tra maschio e femmina non sono consentiti. Tuttavia, ci sono eccezioni per nomi come Andrea e Gianmaria;
  • nomi che possono causare confusione amministrativa: nomi che potrebbero creare difficoltà o confusione nelle procedure amministrative, come l'attribuzione del codice fiscale o la registrazione di documenti, possono essere rifiutati;
  • nomi di oggetti o marchi: non è permesso attribuire nomi che siano chiaramente associati a oggetti, marchi commerciali, nomi di società o organizzazioni;
  • nomi di personaggi famosi o titoli nobiliari: i nomi che sono esclusivamente associati a personaggi famosi o titoli nobiliari non possono essere utilizzati;
  • nomi contrari al sentimento del nome o all'ordine pubblico: i nomi che sono contrari al sentimento del nome o all'ordine pubblico, come quelli che promuovono l'odio, la violenza o l'illegalità, possono essere rifiutati;
  • nomi stranieri: i nomi stranieri sono ammessi a condizione che vengano scritti in lettere dell'alfabeto italiano, con l'estensione alle lettere J, K, X, Y, W, e se possibile anche con i segni diacritici dell'alfabeto della lingua di origine del nome;
  • nome del padre: non è permesso chiamare un bambino con lo stesso nome del padre, anche se seguito da "Junior," come accade negli Stati Uniti.
  • nomi ridicoli o offensivi: non esiste un elenco specifico di nomi vietati, ma vengono citati esempi per illustrare cosa potrebbe essere considerato ridicolo o offensivo;
  • nomi di personaggi storici disonorevoli: non è permesso dare nomi di personaggi storici noti per la loro cattiva fama, come Adolf Hitler, o nomi di personaggi dei fumetti o dei cartoni animati;
  • termini offensivi o aggettivi che denotano caratteristiche fisiche negative o menomazioni.

L'ufficiale dell'anagrafe non può rifiutarsi di trascrivere il nome dichiarato, ma può informare il Procuratore, che avrà il potere di chiedere una rettifica del nome in base alla legge; le restrizioni sui nomi sono state stabilite per garantire che i nomi non arrechino danno o imbarazzo ai bambini e rispettino l'ordine pubblico.

  • Venerdì;
  • Ikea;
  • Biancaneve;
  • Nutella;
  • Maradona;
  • Pelè;
  • Osama Bin Laden;
  • Napoleone;
  • Laura Palmer;
  • Iosif Vissarionovich Stalin;
  • Stanis Larochelle;
  • Moby Dick;
  • Grande Gatsby;
  • Conte Dracula;
  • Ikea;
  • Joey Tribbiani.

Da segnalare che il nome Benito non è espressamente vietato per legge, ma lo è il nome e cognome Benito Mussolini.

Ultimo aggiornamento – 29 Ottobre, 2025

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