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La genitorialità dalla A alla Z, dal concepimento all’essere genitori

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Ogni mercoledì, alle cinque del mattino, Peggy Winckowski si alza dal letto e inizia a preparare i suoi celebri pancake, a friggere pancetta e uova e a tagliare frutta fresca. Alle sette del mattino, trenta adolescenti si presenteranno sulla porta di casa, pronti per gustare la sua colazione. Questa tradizione, conosciuta come il “Wednesday Breakfast Club”, ha avuto inizio nell’ottobre 2021, quando Sam, il nipote di Peggy, ha proposto l’idea ai suoi amici di scuola, ritenendo la colazione preparata dalla nonna superiore a quella dei ristoranti locali. Da allora, la donna, chiamata affettuosamente “nonna Penny”, continua a ospitare gli amici di suo nipote: «Il mercoledì è il mio giorno preferito. Gli darò da mangiare finché vivranno» ha affermato. Questo appuntamento speciale ha assunto tuttavia un significato molto più importante nel luglio 2022, quando Sam è venuto a mancare in un incidente stradale, all’età di 15 anni. Nonostante il triste evento, Peggy ha voluto portare avanti la tradizione, così da sentirsi ancora vicina al suo defunto nipote. D’altra parte, per gli amici di Sam questo appuntamento settimanale è diventato un modo per elaborare il dolore e mantenere vivo il suo ricordo. «È come se fosse lì con noi. È una cosa che gli piaceva fare e noi la facciamo per lui, per continuare a ricordarlo» ha spiegato un compagno. «Devo continuare a darmi da fare perché ho molti altri nipoti di cui occuparmi» ha detto Peggy, riferendosi agli amici di suo nipote. «Non supereremo mai del tutto la morte di Sam, ma insieme possiamo farci forza» ha concluso. Foto: profilo Facebook di Peggy Winckowski. #Lutto #Amicizia #Alimentazione #Benessere
A volte restiamo per abitudine, per paura di perdere qualcosa, o perché ci convinciamo che adattarti sia sinonimo di maturità. Ma se per essere accolta o accolto devi trattenerti, smussarti, sminuirti... il prezzo lo paghi tu, ogni giorno. Non è egoismo scegliere i contesti che ti rispettano: è cura. Ti è mai capitato? Qual è il segnale che ti fa capire che in quel luogo non puoi essere te stesso o te stessa? #Personalità #VolersiBene #CrescitaPersonale #FraseDelGiorno #PensieriEParole
Capelli più forti non dipendono solo da shampoo e maschere: anche l’alimentazione fa la sua parte. Alcuni cibi aiutano a coprire nutrienti che sostengono la normale crescita e la resistenza del capello, e possono dare una mano anche al cuoio capelluto. Qual è quello che ti viene più facile inserire nella settimana? #CapelliSani #Alimentazione #CuraDeiCapelli #Salute #Benessere
Non è facile stare accanto a qualcuno che sta vivendo un momento difficile o che è in ansia per qualcosa. In questi casi, la tentazione di rassicurarlo con un “andrà tutto bene” è fortissima. Il problema è che, per chi è davvero in ansia, quella frase spesso non aiuta: può sembrare una minimizzazione di ciò che sente. A volte è molto più di supporto sapere che, qualunque sia l’esito di ciò che ci preoccupa, avremo comunque qualcuno al nostro fianco. Ecco alcune frasi che possono aiutare davvero, senza ricorrere al falso ottimismo. #Ottimismo #Consigli #PositivitàTossica #SaluteMentale #Ansia
A Lili Reinhart è stata diagnosticata l’endometriosi, dopo un lungo periodo in cui il suo dolore è stato sottovalutato dai medici. A rivelarlo è stata lei stessa con un post pubblicato giovedì sera su Instagram. Mostrandosi in alcune foto dal letto d’ospedale, l’attrice di Riverdale ha raccontato il percorso, tutt’altro che semplice, che l’ha portata alla diagnosi, ricevuta la settimana scorsa dopo un intervento chirurgico in laparoscopia. I primi dolori sono comparsi circa un anno fa. Lili Reinhart si è subito rivolta a diversi professionisti per comprenderne l’origine: «Tre visite in ospedale. Molteplici urologi e ginecologi. E nessuno di loro ha seriamente preso in considerazione l’endometriosi come causa alla base del mio dolore». La svolta è arrivata solo quando ha iniziato a lavorare con due diverse fisioterapiste del pavimento pelvico, che le hanno menzionato per la prima volta l'endometriosi come possibile fonte del dolore. Da lì, l’attrice ha insistito per fare una risonanza magnetica e successivamente, in accordo con un ginecologo esperto in endometriosi, si è sottoposta alla chirurgia laparoscopica. Arrivare a una diagnosi ufficiale è molto difficile, come ci dimostra anche l’esperienza di Reinhart. L’endometriosi è infatti una malattia infiammatoria, cronica e invisibile, in cui tessuto simil-endometriale cresce al di fuori dell’utero, provocando sintomi come mestruazioni molto dolorose, dolore ai rapporti, stanchezza cronica e gonfiore addominale. In Italia si stima che interessi circa 3 milioni di donne, ma l’incidenza reale potrebbe essere più alta poiché rimane ancora oggi una condizione sotto-diagnosticata. Ed è per questo motivo che Lili Reinhart ha scelto di condividere la sua esperienza. E, con l’occasione, ha lanciato un invito ai suoi follower: «Sono contenta di aver ascoltato il mio corpo e seguito il mio istinto. E continuerò a sostenere che anche gli altri facciano lo stesso». Foto: @lilireinhart. #Endometriosi #Salute #SaluteFemminile