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Acne: una dieta povera di zuccheri può migliorare la situazione

Claudia Lepori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 15 Aprile, 2016

L’acne è un cruccio per molte persone, soprattutto i ragazzi e le ragazze in età adolescenziale che sono i più colpiti da questo problema. Ma delle nuove scoperte stanno evidenziando nuovi strumenti per combattere il disturbo.

Durante il corso SkinecoAcne bye bye”, la dottoressa Gabriella Fabbrocini, associato di dermatologia dell’Università di Napoli Federico II, ha spiegato che esiste una correlazione tra acne e resistenza insulinica. “In uno studio, pubblicato su Clinical and Experimental Dermatology e condotto con la supervisione del direttore della Scuola di specializzazione di dermatologia, il dottor Giuseppe Monfrecola, è stato evidenziato come il 35% dei maschi che presentano problemi di acne e con assenza di diabete in realtà abbiano un problema di resistenza all’insulina”.

I soggetti partecipanti allo studio sono stati quindi sottoposti a un nuovo regime alimentare, basato soprattutto su cibi a basso contenuto di zuccheri. Il risultato è stato un miglioramento significativo dell’acne nel periodo durante il quale hanno seguito la nuova dieta e che è durato circa 6 mesi.

Ma quali sono le cause dell’acne?

L’acne è causata principalmente da quattro diversi fattori:

  1. l’eccessiva produzione di grasso da parte della pelle
  2. la presenza di troppe cellule della pelle morte
  3. i pori ostruiti
  4. i batteri

Solitamente, si diffonde sul viso, il collo, la schiena e le spalle perché vi è una maggiore concentrazione di ghiandole sebacee.

Il compito delle ghiandole sebacee è quello di produrre il grasso (chiamato anche sebo) per lubrificare la pelle; il sebo si diffonde sulla pelle attraverso i follicoli dei peli presenti sul corpo. Quando però la produzione del sebo è eccessiva, i pori della pelle sono ostruiti o sono presenti troppe cellule morte, ecco che allora si verifica la condizione ideale per la proliferazione dell’acne. A questo punto, i batteri iniziano a proliferare e a creare i brufoli che tutti noi conosciamo.

Ci sono poi alcuni fattori che possono scatenare o aggravare l’acne già presente come gli ormoni, specialmente nella fase adolescenziale, o alcuni farmaci. Anche la dieta e lo stress possono fare nascere o aggravare l’acne già presente.

Qual è quindi la nuova strategia per combatter l’acne?

La riduzione dei cibi ad alto contenuto di zucchero sembra quindi essere la nuova strategia di fronte ai problemi di natura acneica.

La dottoressa Fabbroncini ha anche fornito delle linee guida alimentari da seguire nel caso di voglia seguire questa strada per combattere l’acne. “Partendo dal presupposto che una sana alimentazione è alla base di tutto, bisognerebbe ridurre la quantità di carboidrati raffinati (pane e pasta) a favore di grassi, proteine e zuccheri complessi (come i cereali integrali). Inoltre, andrebbero riscoperti i legumi e il pesce fresco, diminuita la quantità di alcolici e di sale e andrebbero aumentate le fibre attraverso l’assunzione di più frutta e verdura (le porzioni consigliate sono da 4 a 5 al giorno)”.

Per interrompere il circolo vizioso dell’infiammazione e per avere una remissione della condizione la dottoressa consiglia inoltre di assumere a colazione le centrifughe e i succhi freschi a base di frutta, prediligendo soprattutto alimenti di colore arancione e rossi, che sono ricchi di beta-carotene, e i frutti di bosco che contengono dei nutrienti importanti per la pelle.

Via libera inoltre per tutti quegli alimenti che hanno un potente potere antinfiammatorio, ad esempio gli alimenti probiotici, come lo yogurt, i cereali integrali  e i legumi che contengono grandi quantità di zinco. Anche il pesce e gli alimenti ricchi di acidi grassi omega 3 sono utili in questo caso perché questo tipo di grassi hanno un ruolo importante per combattere le infiammazioni. Le noci e le mandorle, invece, sono ricche di selenio, un elemento fondamentale per la salute della pelle, e la dose consigliata è quella di una manciata.

Diventano vietati, o da assumere in quantità molto ridotte, tutti gli alimenti che contengono zucchero e carboidrati raffinati e che quindi creano nel sangue il picco glicemico.

Una particolare attenzione va fatta anche al latte vaccino e i derivati: alcuni recenti studi hanno evidenziato un legame tra l’assunzione di latte e acne, oltre che essere anche questo un alimento che crea il picco glicemico nel sangue.

Se, quindi, vostro figlio adolescente è afflitto da questo problema è tempo di iniziare a pensare a un serio cambiamento delle abitudini alimentari, magari chiedendo anche l’aiuto di un dermatologo.

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Scritto da Claudia Lepori | Blogger

Amo la lettura e la fotografia, mi piace sognare ad occhi aperti e viaggiare con la fantasia. Da sempre appassionata di benessere e salute, finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi interessano ed entusiasmano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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