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Moderare l’uso di caffè potrebbe ridurre il rischio di morte

Alessia Di Nardo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 18 Novembre, 2015

Lo scrittore Erri De Luca ha detto: “A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco“.

Il caffè: la nostra passione

In effetti, una delle cose che accomuna la maggior parte delle persone, in Italia soprattutto ma anche nel resto del mondo, è il caffè. Lo beviamo di continuo e con qualsiasi motivazione: dal voler restare attivi e svegli fino alla semplice occasione per stare insieme.

Ma al di là del nostro piacere personale, recenti studi hanno analizzato come una dose moderata di caffè al giorno possa aiutare a ridurre il rischio di morte per determinati tipi di malattie.

I vari studi sui benefici del caffè

L’American Heart Association ha dimostrato che le persone che bevono meno di 5 tazze di caffè al giorno e che non fumano hanno meno rischio di morire a causa di malattie cardiovascolari, neurologiche e diabete di tipo 2. Gli effetti benefici del caffè non sono soltanto contenuti nella caffeina, ma soprattutto nei composti presenti nei chicchi di caffè, quindi i risultati della ricerca si riferiscono anche a caffè decaffeinati.

Ming Ding, l’autore del primo studio sull’argomento e dottorando presso l’Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, sostiene che le sostanze bioattive nel caffè riducano la resistenza all’insulina e le infiammazioni sistematiche, ma sono necessari ulteriori studi per indagare i meccanismi biologici che producono questi effetti. Nelle tre indagini condotte su uomini e donne al di sopra dei 30 anni dell’Health Study e dell’Health Professionals Follow-up Study, circa 19mila donne e 12mila uomini sono morti per varie cause.

Tendenzialmente, le persone che bevono caffè frequentemente sono anche quelle che fumano e bevono alcolici. Quindi, i ricercatori hanno ripetuto gli studi sui non fumatori e si sono resi conto che i benefici prodotti dal caffè erano più evidenti.

Frank Hu, professore di Nutrizione ed Epidemiologia ad Harvard, ha confermato che un consumo regolare di caffè possa essere incluso in una dieta bilanciata, ma vi sono alcune categorie, come bambini e donne incinte, che devono prestare attenzione alla caffeina.

Esistono risposte definitive?

Gli studi effettuati in passato avevano trovato infondati i collegamenti tra il consumo di caffè e i rischi di morte.

Gli studi più recenti non ne hanno mostrato una diretta correlazione; i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti alla ricerca quanto caffè consumassero ogni giorno, quindi, gli studi si sono basati sulle loro risposte.

Si è dimostrato che un consumo moderato di caffè apporti benefici al corpo, ma si deve ancora stabilire se esso serva davvero a combattere il rischio di morire a causa di determinati tipi di malattie.

Mentre attendiamo che altre ricerche ci confermino o smentiscano queste teorie, il consiglio è di continuare a bere caffè, ma moderandone la quantità!

 

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Scritto da Alessia Di Nardo | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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