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Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica: quali interventi si possono effettuare

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

chirurgia plastica: le pratiche più frequenti

La chirurgia plastica, coadiuvata dalla chirurgia ricostruttiva e dalla chirurgia estetica, si occupa della riparazione chirurgica di varie parti del corpo, tramite manipolazione tissutale.

Gli interventi più frequenti della chirurgia plastica riguardano:

  • Patologie dell’invecchiamento
  • Resezione di neoformazioni
  • Rimozione di cicatrici
  • Ricostruzione
  • Correzione di malformazioni
  • Dimorfismi

Le parti del corpo più soggette all’intervento della chirurgia plastica sono:

  • Gli arti superiori
  • Gli arti inferiori
  • Il distretto cervico-facciale
  • La parete addominale
  • La parete toracica
  • Le mammelle

Cosa prevede la chirurgia ricostruttiva?

La chirurgia ricostruttiva fa sempre parte della chirurgia plastica. Il suo obiettivo principale è quello di ricostruire le parti del corpo menomate in seguito a:

  • Malformazioni congenite
  • Incidenti
  • Traumi

Si ricorre alla chirurgia ricostruttiva per riparare danni che compromettono la funzionalità di certe parti del corpo. Le cause di queste gravi conseguenze possono essere molte, ricordiamo:

  • traumi della strada che sfigurano il viso o provocano ferite laceranti;
  • neoplasie mammarie che hanno costretto all’asportazione delle mammelle;
  • ustioni;
  • impianti facciali;
  • lesioni da neoplasie del viso, del collo e di altre parti esposte;
  • fratture facciali;
  • malformazioni congenite;
  • tumori della pelle;
  • labiopalatoschisi;
  • malformazione dei genitali.

La chirurgia ricostruttiva, unitamente alla chirurgia plastica, forma un’ulteriore branchia che è la chirurgia plastica ricostruttiva. La sua specialità è quella delle correzioni delle malformazioni congenite o dovute a postumi da malattie, incidenti e traumi.

La metodica è quella di attingere da altri parti del corpo per prelevare lembi di pelle e ricostruire le parti danneggiate. L’attenzione è posta sul punto di vista funzionale, oltre che su quello estetico.

Il carico di questi interventi è completamente del Servizio Sanitario Nazionale, il paziente non dovrà accollarsi alcun onere.

GVM

Quando si parla di chirurgia estetica?

La chirurgia estetica si occupa prevalentemente del miglioramento dell’aspetto fisico, dell’immagine e della bellezza. È una branchia della medicina che ha lo scopo di rallentare l’invecchiamento e di dare una sensazione di ringiovanimento ai connotati e ad altre parti del corpo.

Il suo obiettivo è quello di correggere la forma esteriore del viso, sia congenita che modificatasi con l’andare degli anni.

C’è da dire che le persone che si rivolgono a interventi di chirurgia estetica sicuramente non si trovano a proprio agio con il proprio corpo e con la propria fisionomia. Va da sé che un intervento di questo genere ha lo scopo, oltre che di migliorare l’aspetto fisico, anche quello di aumentare l’autostima e l’amore verso se stessi e il proprio corpo. Sicuramente, ne gioveranno i rapporti umani e l’interporsi con le altre persone. Le insicurezze e le paure si affievoliscono e si affronta la vita in un modo decisamente più sereno.

In Italia, sono stimati oltre 600.000 interventi annuali per correggere qualsiasi tipo di inestetismo, dal più piccolo alla malformazione più grave.

Lo stare bene con se stessi è il passo più importante per sentirsi a proprio agio anche con gli altri. Capita anche che non sempre questo combacia con la realtà, una persona può sentirsi tranquilla con la propria malformazione, ma sentirsi a disagio e osservata in pubblico. In questo caso, o si è più forti delle persone che giudicano senza sapere e si va oltre, oppure si deve cedere e intervenire in qualche modo.

I difetti che corregge la chirurgia estetica non sono di carattere patologico, ovvero non riguardano le malattie, ma, come detto sopra, ricoprono un ruolo importante per il benessere psicologico del paziente e la serenità nella vita di relazione sociale.

Quali sono gli interventi più comuni di chirurgia estetica?

Gli interventi più comuni e più richiesti di chirurgia estetica sono:

  • La mastoplastica additiva: aumenta il volume dei seni tramite l’impianto di protesi.
  • La blefaroplastica: solleva le palpebre cadenti ed elimina le borse sotto gli occhi.
  • La rinoplastica: corregge i difetti estetici del naso, migliorando a volte anche la respirazione.
  • L’otoplastica: corregge le orecchie a sventola.
  • Il lifting: ringiovanisce le braccia, il viso e le cosce.
  • La liposcultura e la liposuzione: rimodella il profilo del corpo, a livello delle cosce, glutei e addome.

Altri campi, meno frequenti, che vengono trattati dalla chirurgia estetica sono:

  • Aumento dei polpacci.
  • Autotrapianto dei capelli con la tecnica monobulbare follicolare: contrasta gli effetti della calvizie androgenetica.
  • Aumento delle labbra.
  • Ginecomastia: riduce il seno maschile.
  • Malaroplastica: aumenta gli zigomi.
  • Gluteo plastica: aumenta il volume dei glutei con delle protesi.

Quali sono gli interventi più comuni di chirurgia plastica?

Nessuno è perfetto, ma gli americani sembrano avere una storia d’amore con il tentativo di diventarlo, soprattutto con l’aiuto di un bisturi.

Ecco la loro lista dei 10 più comuni interventi di chirurgia plastica eseguiti negli ultimi anni.

  1. Otoplastica, ovvero l’operazione alle orecchie
  2. Sollevamento della fronte
  3. Dermoabrasione
  4. Mastoplastica additiva
  5. Lifting al viso
  6. Addominoplastica
  7. Liposuzione
  8. Blefaroplastica
  9. Rinoplastica
  10. Rimodellamento del seno

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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