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Per uscire di casa ci sono regole ben precise

Redazione

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2022

Il decreto ministeriale di domenica 8 marzo stabiliva nuove regole per cambiare le attività e le abitudini dei cittadini delle zone interessate che includono tutta la Lombardia e altre 14 province di Piemonte, Emilia, Veneto e Marche. Da oggi, 10 marzo 2020, le tali misure restrittive sono state estese a tutto il territorio italiano.

L'intero suolo italiano, si ricorda, è improprio definire zona rossa, come quelle istituite nei comuni del Lodigiano e a Vò in Veneto: si tratta infatti di zona arancione, ossia una area soggetta a limitazione per quanto riguarda attività e spostamenti. È infatti possibile spostarsi per via di motivazioni certificate, sia di salute, sia di necessità primarie (come la spesa) che di lavoro. Ogni spostamento deve essere autocertificato e i controlli delle forze dell'ordine sulle strade saranno effettuati a campione.

Nelle zone arancioni, infine, resteranno chiusi pub, discoteche, centri di aggregazione, sale giochi, cinema, teatri, musei, palestre, piscine, centri benessere e termali. Ma anche bar e ristoranti saranno soggetti a limitazioni di orario: resteranno infatti aperti dalle 6 alle 18, e purché possano garantire la distanza minima di un metro tra i clienti, pena la chiusura. Chiusi anche gli impianti sciistici e, nei weekend, i centri commerciali. Le precauzioni investono anche il mondo dello sport: gare e partite si giocheranno a porte chiuse.

Il noto virologo Roberto Burioni ospite domenica sera a Che tempo che fa  sulla Rai, ha ribadito una serie di raccomandazioni: si  esce di casa solo per l’indispensabile e quando si esce si sta attenti; questo è necessario soprattutto nelle regioni in cui non c’è ancora stata un’esplosione dei casi. Queste misure non sono una limitazione della nostra libertà. Dobbiamo fare resistenza, come partigiani contro questo dittatore, questo virus”. 

Quindi che fare? Come conciliare il rispetto per le nuove direttive ministeriali con la necessità di uscire di casa, pena l'abruttimento fisico e psicologico? Ecco una serie di consigli.

Moto consentito negli spazi aperti

Si ferma lo sport agonistico in impianti pubblici e privati, palestre e piscine rimangono chiuse. Questo non impedisce però di continuare a praticare sport all'aperto, per esempio al parco o nel perimetro vicino a casa se le condizioni lo permettono. Si possono anche sfruttare terrazze o giardini, se li si hanno, anche per far giocare i bambini, che in questa situazione sono i più difficili da gestire, soprattutto durante le giornate soleggiate. Ricordiamo che l'origine del contagio è infatti il contatto umano con pazienti infetti, e non c'entra nulla l'esposizione all'aria aperta che, anzi, favorisce la salute. 

Rispettare la distanza di un metro

Le corse e le passeggiate possono anche essere svolte non in solitaria, purché si sia in grado di rispettare la distanza di sicurezza di un metro. Se questo risulta difficile da rispettare, si può sempre optare per la bicicletta: un mezzo che impone di per sé una certa distanza.

Fare la spesa negli orari con meno affluenza

Dato che non è possibile evitare di fare la spesa dei beni di prima necessità, prediligere o la spesa online oppure frequentare i supermercati nelle ore meno frequentate (se si cerca su internet il proprio supermercato di fiducia, infatti, è segnalato un grafico che riporta le fasce orarie di maggiore o minore affluenza). Inoltre, attenersi a ulteriori precauzioni durante la spesa, come mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri e utilizzare dei guanti monouso prima di toccare carrello, cestino e prodotti di varia natura. 

Infine, che si esca di casa seguendo le dovute regole precauzionali o che si decida di restare in casa il più possibile, non dimenticare di prendersi cura anche della propria salute mentale, che rischia di essere trascurata più del solito in questo periodo. Stare in casa, infatti, non significa evitare di parlare con amici e familiari: cercare il più possibile di tenersi in contatto (grazie a messaggi, telefonate o videochiamate), assicurarsi che anche gli altri stiano bene e, infine, di concedersi momenti di svago e leggerezza.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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