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Cosa mangiare con le emorroidi e cosa evitare

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 06 Maggio, 2022

Cosa mangiare e cosa evitare con le emorroidi

Le emorroidi sono strutture vascolari presenti nel tratto finale del retto, che svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della continenza fecale.

Sono una componente anatomica fisiologica dell’uomo che, quando si infiamma, determina una sindrome molto dolorosa nota come malattia emorroidaria

Tale condizione è comunemente conosciuta con il solo termine di emorroidi, nome, dunque, utilizzato in maniera impropria, riferendosi ad una condizione patologica in cui le vene emorroidali si dilatano determinando la formazione di varici.

Che fare, in questi casi? Cosa mangiare con le emorroidi?

Mangia più fibre e rimani idratato

Questo è il consiglio che tutti ricevono per migliorare la condizione patologica dovuta al rigonfiamento delle emorroidi

Ma cosa significa nella vita reale? Quali alimenti mettere nel carrello quando siamo al supermercato? Cosa mangiare con le emorroidi? Diamo un’occhiata a cibi specifici che possono aiutare a rendere meno doloroso questo disturbo.

Fibre

La fibra solubile, per esempio cereali come l’avena, si dissolve in acqua per formare un film gelatinoso. Rende, dunque, le feci morbide e ben formate facilitandone il passaggio attraverso il retto. 

La fibra insolubile, invece, non si dissolve. 

Ne sono un esempio le fibre di alimenti vegetali come:

  • finocchi;
  • sedano;
  • lattuga.

Queste fibre aiutano il corretto scorrimento delle feci all’interno dell’intestino. Molti alimenti hanno entrambi i tipi di fibre che vanno, comunque, bilanciate senza eccessi

Troppa fibra, infatti, può causare gas e gonfiore: non eccedetene, soprattutto se non siete abituati. Sarà necessario anche bere più liquidi per aiutare il corpo ad utilizzare la fibra: 8-10 bicchieri di acqua ogni giorno.

Fagioli, lenticchie e noci

I legumi forniscono il giusto apporto di fibre, così come noci e mandorle.

Farine integrali 

È bene sostituire il pane bianco, pasta e cracker con le versioni realizzate con:

  • farine integrali;
  • grano saraceno;
  • farina di mais macinata a pietra; 
  • segale;
  • avena;
  • orzo.

Questi alimenti vanno assunti al fine di aumentare la quantità di fibre insolubili da assumere.

Frutta e verdura 

Non si può sbagliare con i cibi vegetali. Si possono mantenere le bucce quando sono sottili, come quelle di:

  • mele 
  • pere 
  • prugne. 

Ecco dove si trova la fibra insolubile, così come i composti chiamati flavonoidi che possono aiutare a controllare il sanguinamento delle emorroidi

Ricordate, poi, che esistono alimenti composti per il 90% d'acqua:

  • cetrioli;
  • sedano;
  • peperoni dolci; 
  • anguria.

Prodotti dai colori vivaci 

Sono ricchi di flavonoidi:

  • Bacche 
  • uva
  • pomodori
  • cavoli 
  • altre verdure scure

Una porzione di frutta fornisce circa il 10% della fibra quotidiana, in genere da 3 a 4 grammi. 

Ecco, invece, prodotti con 4/5 grammi di fibre:

  • verdure a foglia verde;
  • broccoli;
  • cavoletti di Bruxelles;
  • zucca invernale; 
  • piselli verdi.

Cosa NON mangiare con le emorroidi

Cosa non mangiare con le emorroidi? Gli alimenti con poca fibra possono causare o peggiorare la stitichezza (e quindi le emorroidi), quindi è meglio limitare alimenti come:

  • Pane bianco e farine molto raffinate
  • Latte, formaggio e altri prodotti lattiero-caseari
  • Carne
  • Alimenti trasformati come pasti surgelati e fast food

Un occhio va anche alla quantità di sale che mangiamo. Il sale può portare ritenzione idrica che mette più pressione sui vasi sanguigni. Ciò include le vene emorroidarie.

Gli integratori di ferro, invece, possono causare stitichezza e altri problemi digestivi, quindi è bene non assumerli senza prima averne parlato con il proprio medico.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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