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E se le creme anti-age non facessero così bene alla pelle?

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 09 Settembre, 2015

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Tante donne, e ormai anche molti maschietti, adorano quel momento in cui, dopo un’infinita giornata di lavoro (e si spera una adeguata detersione) affondiamo le dita in un vasetto di ….Nutella? No!!! Mi riferisco al barattolo di qualche costosa (oppure no) crema o siero, che ci hanno promesso farà miracoli per la nostra pelle.

Il classico “vasetto” è stato a lungo uno dei packaging preferiti dalle aziende cosmetiche. Ma tra le sostanze più comunemente presenti nella composizione delle creme anti-age ci sono retinolo e altri antiossidanti, molecole altamente instabili che si degradano se esposte all’aria e alla luce.

Secondo gli esperti, che testano i prodotti per la skin care, tutto ciò che si può fare per ridurre la vulnerabilità di questi ingredienti è mantenerli il più possibile lontano dall’aria e dalla luce.

I dati di mercato

In base ai dati derivanti dalle ricerche di mercato della società Euromonitor, le vendite di creme viso anti-age contenute in vasetti di plastica negli Usa si è ridotta del 6,8 per cento tra il 2009 e il 2014, mentre le vendite di cosmetici in barattoli di vetro sono scese del 4,5 per cento.

Nello stesso periodo, le vendite di prodotti anti-invecchiamento venduti in tubetti di plastica sono cresciute del 14,3 per cento, inoltre, le vendite di cosmetici contenuti in recipienti di plastica dotati di sistemi a pompa airless hanno visto un incremento del 14,2 per cento.

Il parere medico

La dott.ssa Elizabeth K. Hale, docente di dermatologia presso il NYU Langone Medical Center, ha confermato che numerosi studi dimostrano come il retinolo e altre molecole utilizzate nella formulazione dei cosmetici anti-età si degradino se esposti all’aria e alla luce.

Secondo la Dott.ssa Hale, se volete ottenere la massima efficacia dalle creme anti-età e combattere le rughe, è forse meglio utilizzare prodotti contenuti in recipienti dotati di piccole pompe capaci di creare il “vuoto”, evitando il contatto tra il cosmetico e l’aria.

Tuttavia, secondo la Hale, le indagini di mercato svolte tra i consumatori svelano come a molte donne il caro vecchio “vasetto” di crema piaccia molto proprio per l’abitudine di prelevare la crema con le dita: pare infatti che questo semplice gesto regali alle donne un attimo di felicità o almeno di soddisfazione.

Inoltre, secondo Marie Redding, l’editor di Beauty Packaging Magazine, benché siano sempre più diffusi i packaging airless, l’attrazione del consumatore verso il “vasetto” di crema attraversa indenne i decenni.

Tuttavia, è opinione diffusa che l’utilizzo di creme, sieri e altri cosmetici confezionati in vasetti sia poco igienico e possa favorire la contaminazione batterica.

In particolare, le nostre costose creme potrebbero venire a contatto con microrganismi presenti sulle nostre dita o nell’aria e questi batteri potrebbero irritare la pelle o addirittura causare infezioni.

Secondo la Redding, i prodotti in barattoli sono sicuri da usare e la loro efficacia è largamente testata, ma è comunque preferibile utilizzare cosmetici contenuti in packaging airless e questo vale soprattutto se applichiamo sulla pelle prodotti formulati con sostanze naturali ormai preferiti da una grande parte dei beauty-addicted.

 

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Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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