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C’è un tessuto che uccide il Coronavirus (perfetto per le mascherine)

Redazione

Ultimo aggiornamento – 23 Giugno, 2020

Tessuto contro il Coronavirus per le mascherine

Una nuova arma per combattere il Coronavirus? Sì, forse sì. Parliamo di un tessuto (rivoluzionario, ci permettiamo di dire) creato in laboratorio e capace di uccidere il Covid-19 tramite il solo contatto

Arriva dalla Spagna e, secondo quanto fatto sapere dall’Università Jaume I, sarebbe in grado di eliminare il 99,9% della concentrazione di virus in soli due minuti dall’esposizione

Di quale tessuto stiamo parlando

Il nuovo tessuto anti-Covid si compone di una «miscela di poliestere e cotone (policotone)» dove si trovano due diverse tipologie di nanoparticelle d'argento fissate sulla superficie attraverso un processo di «immersione e asciugatura». Come hanno dimostrato i test di laboratorio condotti su questo innovativo materiale, l’eliminazione del virus potrebbe avvenire in circa 120 secondi

I meriti dello sviluppo del brevetto vanno a un team di ricerca con a capo ricercatori brasiliani dell'Istituto di Scienze Biomediche presso l'Università di San Paolo che, a loro volta, hanno stretto una collaborazione con gli scenziati del Laboratorio di Chimica Computazionale e Teorica dell'Università Jaume I di Castelló (Spagna) e del Center for the Development of Functional Materials (CDMF). Il materiale verrà invece prodotto da una azienda di biotecnologie che, dalle prime informazioni, sembra aver già stretto accordi con fabbriche del settore tessile per produrre e commercializzare indumenti specifici.

Si parla infatti di mascherine e tute ad hoc per il personale sanitario che, come ci ha insegnato la pandemia, è la categoria più a rischio infezioni. 

Come hanno infatti evidenziato gli scienziati, per dare via all'infezione è necessaria una quantità di virus sufficiente a superare la barriera del sistema immunitario: dunque con mascherine e abbigliamento professionale in grado di neutralizzarlo tramite il contatto, il rischio di contagio sarebbe praticamente annullato.

La ricerca dei tessuti anti-Covid è in continua espansione

Se sui tessuti antibatterici eravamo già a buon punto, per quanto riguarda i materiali antivirali la pandemia che stiamo vivendo ci ha messo dinnanzi a nuove sfide. E il settore dell'abbigliamento gioca un ruolo da protagonista.

Nei mesi scorsi, ad esempio, i ricercatori, del Policlinico universitario di Hong Kong hanno hanno messo a punto mascherine con una struttura esterna costruita con grafene che, grazie alle sue proprietà, raggiunge una temperatura tale da auto-sterilizzarsi per essere utilizzata di nuovo. Anche in Italia se ne parla e qualche azienda si è già messa all'opera. 

Si parla sempre di prototipi e di ipotesi, certo. Ma, nonostante ciò, la ricerca sta lavorando per mettere a punto strumenti in grado di proteggerci sempre meglio - e sempre più a lungo.  

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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