Marilyn Monroe o Albert Einstein: e tu cosa vedi?

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Alessandra Lucivero

Data articolo – 07 Aprile, 2015

Indice del contenuto

Siete pronti per un nuovo “mistero” che vi farà impazzire di curiosità? Bene, se sì, guardate l’immagine in alto: cosa vedete? Albert Einstein, ovviamente, o forse siete tra quelli che scorgono i lineamenti più aggraziati di Marilyn Monroe?

Non è un caso, ne state impazzendo. Ancora una volta, come giù successo con il famoso vestito blu/dorato che ha fatto il giro del mondo, dividendo l’opinione pubblica sul suo reale colore, c’è una spiegazione scientifica a svelare l’arcano. Quest’immagine è detta ibrida perché contiene alcuni particolari comuni a entrambi i volti dei due personaggi, ma quello della diva hollywoodiana può essere notato solo se:

  • si osserva l’immagine a una certa distanza;
  • si soffre di disturbi alla vista.

L’illusione ottica

Alla base di questa illusione ottica una scoperta di un team di ricercatori del Mit, che ha elaborato l’immagine nel 2007, durante uno studio sugli stimoli visivi che arrivano al cervello.

Per crearla è stato sufficiente sovrapporre le due foto, lasciando più pixel a quella di Einstein. Questo tipo di illusione è stata poi impiegata negli ultimi anni per una serie di esami sulla velocità del cervello nel definire tutti i particolari di una foto. In assenza di disturbi della vista, Einstein è visibile in soli 150 millisecondi. Se non fosse così, il consiglio è di andare da un bravo oculista.

Conclusione?

Il nostro cervello valuta le immagini nel loro insieme, senza soffermarsi subito su ogni singolo particolare. Queste scoperte interessanti e, perché no, divertenti, possono essere anche utili in ambiti non propriamente medici, come quelli della pubblicità o del design.

 

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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