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Mai prestare i propri auricolari!

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 11 Aprile, 2016

Ormai quando siamo fuori casa abbiamo sempre gli auricolari nello orecchie, sia per ascoltare la musica, ma anche per tenere sotto controllo il nostro smartphone e chissà quante volte avremmo sentito un nostro amico, che non li aveva con sé, chiederci se potevamo poterglieli. Anche se di getto verrebbe da dire di sì, uno studio, pubblicato su Metro.co.uk, ci deve far riflettere.

Infatti, gli auricolari sono degli oggetti dove si vanno a depositare particelle di cerume, che contengono spesso cellule morte, germi e batteri. Oltre allo sporco che si trova nelle orecchie, questi ne raccolgono altro nelle tasche o nelle borse, dove di solito sono riposti.

Seguendo delle piccole accortezze è possibile azzerare la possibilità di accumulare sporcizia sugli auricolari. Il professore associato di Salute ambientale presso l’University of Arizona, Kelly Reynolds, consiglia di pulirli con alcool o disinfettante a spruzzo almeno una volta a settimana, e comunque prima e dopo di averli condivisi.

Quali sono le principali infezioni all’orecchio dalle quali dobbiamo difenderci?

Se gli auricolari sono uno dei potenziali mezzi che permettono il diffondersi delle infezioni all’orecchio, andiamo adesso a vedere di che cosa si tratta quando si parla di questi problemi. Quando si infiamma un orecchio di solito la zona colpita è quella che si trova dietro al timpano, che provoca dolore e accumulo di liquido nell’orecchio medio. Sono queste occlusioni alle trombe di Eustachio che portano a tutta una serie di problematiche.

Le otiti possono essere croniche, le più pericolose perché possono portare a danni permanenti all’udito, o acute, che sono le più dolorose, ma hanno dalla loro la breve durata. Le otiti possono dipendere da molti fattori, oltre che dalla scarsa igiene, sono infatti provocate anche da raffreddori, allergie, eccesso di muco, fumo, problemi di adenoidi e problemi del seno.

Le trombe di Eustachio sono corte e strette nei bambini, cosa che li rende il soggetto ideale per l’insorgere di infiammazioni all’orecchio, specialmente in bimbi che non sono stati allattati al seno. Altri fattori di rischio sono i cambiamenti di altitudine, l’uso del ciuccio, i cambiamenti climatici, l’esposizione al fumo di sigaretta e precedenti malattie all’orecchio.

Per capire se si è davvero di fronte a un’infezione all’orecchio, va prestata attenzione alla presenza di alcuni sintomi specifici, come:

  • calo dell’udito
  • un leggero dolore nell’orecchio
  • presenza di pus
  • una sensazione di pressione nell’orecchio stesso

Se questi sintomi sono presenti, specialmente se insieme a febbre, portate il bambino dal medico.

Sarà il dottore che, per mezzo di un otoscopio, osserverà l’interno dell’orecchio per verificare l’origine del disturbo. Nel caso in cui sia presente anche del fluido, ne preleverà un po’ per analizzarlo e capire così quale sia il batterio che ha causato l’infezione.

Curare le otiti

Una volta diagnosticata l’infezione, il medico ci spiegherà come alleviare i sintomi. Antidolorifici, un panno caldo posto sull’orecchio, o gocce dovrebbero essere sufficienti, ma se non dovessero bastare è probabile che il medico prescriva anche degli antibiotici specifici. La chirurgia è l’ultima spiaggia da usare quando gli altri rimedi si dimostrano tutti inefficaci.

Di solito, non c’è però bisogno di ricorrere a queste tecniche, anche se purtroppo le infezioni all’orecchio possono ripresentarsi. Le infezioni di questo tipo possono anche lasciare numerosi problemi, tra cui, perdita dell’udito, mastoiditi, meningite, rotture del timpano e ritardi nel linguaggio nei bambini.

Insomma le infezioni all’orecchio non sono proprio una passeggiata e come si dice è meglio prevenire che curare!

Ci sono delle norme igieniche da seguire per starne lontani, tra cui lavarsi le mani spesso, evitare zone troppo affollate, non scambiarsi gli auricolari, non dare ciucci ai bambini piccoli e cercare di allattarli al seno, evitare il fumo passivo e soprattutto mantenere aggiornata la tabella dei vaccini del vostro bimbo, per non esporlo a rischi inutili.

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Simona Fenzi | Blogger
Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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