Avere figli riduce il rischio di morte precoce nelle donne

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 12 Novembre, 2015

Indice del contenuto

La BMC Medicine ha pubblicato uno studio in base al quale il rischio di morte precoce nelle donne, legato a malattie cardiovascolari e cancro, può essere ridotto dal fatto di aver avuto figli.

La maternità porta a sconvolgimenti fisiologici ed endocrinologici importanti nella vita delle donne. Un team dell’Imperial College di Londra, guidato da Melissa Merritt, ha preso in esame 322.972 donne di 10 diversi paesi, che avevano partecipato allo studio prospettico europeo su cancro e nutrizione (EPIC).

Come si è svolta l’indagine?

Alle partecipanti è stato chiesto di rispondere a domande su dieta, stile di vita e storia medica. Ogni singola partecipante è stata seguita per i successivi 12,9 anni durante i quali si sono verificati 14.383 decessi, di cui 5938 per cancro e 2404 per malettie del sistema circolatorio. Incrociando i dati è stato notato come le donne che avevano avuto figli, specialmente tra i 26 e i 30 anni, quelle che avevano allattato al seno, avuto le mestruazioni dopo i 14 anni e assunto contraccettivi per via orale avevano maggiori possibilità di essere in buona salute.

Per chi aveva partorito tra i 26 e i 30 anni si vedeva una riduzione del rischio di sviluppare queste patologie, mentre era l’esatto opposto per chi aveva avuto un bambino prima dei 20 anni o dopo i 31. E’ stata provata una correlazione tra rischio di morte precoce e allattamento al seno. Lo stesso dicasi per chi aveva avuto il ciclo mestruale per la prima volta dopo i 15 anni, che aveva un fattore di rischio più basso rispetto a chi le aveva avute prima dei 12.

Per quanto riguarda il fattore di rischio, questo diminuisce anche in proporzione del numero dei figli, infatti sarà più basso in una mamma di 3 figli piuttosto che in una che ne ha avuto soltanto uno.

Il rischio di sviluppare il cancro era più basso anche in soggetti, non fumatori o ex fumatori, che avevano assunto contraccettivi orali. Ulteriori studi hanno trovato una relazione tra l’aver partorito e allattato al seno con una riduzione del rischio di morte per cardiopatia ischemica. Si può concludere, quindi, affermando che dietro a questa situazione ci siano i meccanismi ormonali.

La dottoressa Merritt afferma che: “Abbiamo osservato, dopo aver valutato fattori che possono influenzare il rischio di morte come indice di massa corporea, fumo e poca attività fisica, che fattori riproduttivi siano associati a questa situazione. Molte di queste associazioni sono state riscontrate in caso di morte per cancro e cardiopatia ischemica. Questi aspetti legati alla riproduzione possono influenzare la salute a lungo termine nelle donne”.

Da ricordare che le malattie cardiache sono la causa del 22,5% dei decessi nella popolazione femminile, mentre il cancro lo è del 21,5% dei casi.

 

Simona Fenzi | Blogger
Scritto da Simona Fenzi | Blogger

La scrittura mi ha sempre accompagnata durante ogni fase della mia vita, prima per imparare adesso per diffondere un messaggio. Su Pazienti.it cerco di trasmettere come possiamo prenderci cura di noi ogni giorno, seguendo la regola che volersi bene aiuta a vivere meglio.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Simona Fenzi | Blogger
Simona Fenzi | Blogger
in Salute

197 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
icon/chat