Passano le ore e si fa sempre più chiara la posizione dell'Italia in merito al Green Pass e agli obblighi ad esso legati. Al via, infatti, le nuove regole: per accedere a ristoranti al chiuso, palestre, piscine e musei è necessaria da oggi la certificazione verde.
E dal 1° settembre? Pare che i vaccini diventino un obbligo per i docenti, per gli studenti universitari e sui trasporti di lunga percorrenza, con capienza all'80% dei posti disponibili. A dichiararlo, la tanto attesa conferenza stampa del Ministero della Salute.
Eppure, c'è chi può considerarsi esente dal vaccino anti-Covid; scopriamone di più.
Vaccino anti-Covid: chi può non farlo (gli esenti)
Gli esenti dal vaccino anti-Covid sono e saranno quei pazienti con patologie conclamate che non possono vaccinarsi per ragioni di salute. A certificarlo un documento che "viene rilasciato nel caso in cui la somministrazione venga omessa o differita per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate, che la controindichino in maniera permanente o temporanea", afferma una nota ministeriale.
Ovviamente, per tutti, e ancora di più per i soggetti fragili, è necessario mantenere tutte le misure di prevenzione, "le persone che ottengono una esenzione alla vaccinazione - si spiega - devono essere adeguatamente informate sulla necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione". Facciamo riferimento, ancora una volta a un corretto uso delle mascherine, al distanziamento sociale e, dunque, all'importanza di evitare assembramenti.
Aggiornamenti il 30 settembre
Per ora, quindi, e parrebbe sino al 30 settembre, le esenzioni stabilite saranno valide. "Le certificazioni di esenzione alla vaccinazione Covid potranno essere rilasciate in formato cartaceo e potranno avere una validità massima fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni".
Ma chi può chiedere l'esenzione
Parliamo di soggetti che:
- hanno avuto (e possono accertare) un problema di salute a cavallo tra le due dosi;
- chi ha patologie pregresse;
- malati rari o cronici.
A chi rivolgersi per saperne di più?
Il medico di famiglia, in questi casi, è la persona a cui rivolgersi, per una chiara indicazione. Il vaccino può fare e fa la differenza, in un'ottica di prevenzione non solo della propria salute, ma anche di quella delle persone a noi vicine che, purtroppo, non possono accedervi.
Ricordalo è un dovere.