Negli ultimi mesi, i media internazionali hanno acceso i riflettori sulla diffusione online di consigli non scientifici riguardanti il parto “autogestito”, privo di assistenza sanitaria.
Sebbene si tratti di realtà principalmente straniere, questo tema offre uno spunto importante per riflettere sul ruolo dell’informazione affidabile durante gravidanza e nascita.
L’evento: quando il parto viene raccontato con informazioni scorrette
Secondo un’inchiesta del Guardian, la Free Birth Society (FBS), un’azienda che diffonde contenuti sul parto completamente “autogestito”, avrebbe condiviso negli anni affermazioni prive di fondamento scientifico: dall’uso di strumenti non sterili per tagliare il cordone ombelicale, alla minimizzazione dei segnali di sofferenza neonatale, fino alla negazione dell’utilità degli antibiotici in gravidanza o della rianimazione neonatale.
Queste dichiarazioni, secondo esperti citati dal quotidiano britannico, si sono rivelate non solo infondate ma potenzialmente pericolose, e in alcuni casi sono state associate a gravi complicanze per madri e neonati.
Per comprendere perché queste affermazioni siano rischiose, è utile ricordare cosa indicano le linee guida ufficiali.
Cosa dicono le linee guida ufficiali
Le principali istituzioni sanitarie internazionali e italiane sono molto chiare su diversi aspetti essenziali della sicurezza in gravidanza e durante il parto.
Assistenza qualificata durante il parto
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che il parto avvenga alla presenza di personale sanitario qualificato, una condizione che riduce in modo significativo il rischio di complicanze e mortalità materna e neonatale.
In Italia, il Ministero della Salute ammette il parto a domicilio esclusivamente nei casi di gravidanza a basso rischio e sempre con la presenza di ostetriche esperte e un piano di emergenza obbligatorio e comprovato.
Prevenzione delle infezioni neonatali
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sottolinea l’importanza dell’uso di strumenti e procedure sterili. Recidere il cordone ombelicale con oggetti non idonei aumenta il rischio di sepsi, un’infezione potenzialmente grave e talvolta fatale per il neonato.
Assistenza immediata ai neonati che non respirano
Le linee guida dell’OMS indicano con chiarezza il principio del “golden minute”: se un neonato non respira entro il primo minuto dalla nascita, è necessario avviare subito le manovre di rianimazione.
Anche ritardi di pochi minuti possono comportare danni neurologici permanenti.
Antibiotici in gravidanza: quando sono necessari
Il Ministero della Salute e l’ISS ricordano che infezioni urinarie o renali non trattate durante la gravidanza possono portare a complicanze come parto pretermine o sepsi materna.
In questi casi, gli antibiotici prescritti sono considerati sicuri ed essenziali per proteggere la salute della madre e del bambino.
Emorragia post-partum
L’emorragia rappresenta una delle principali emergenze ostetriche. Secondo l’OMS, richiede interventi tempestivi e protocolli specifici per essere gestita in sicurezza. Non esistono rimedi casalinghi efficaci o validati dalla comunità scientifica per affrontarla.
Perché questa notizia è rilevante per i pazienti italiani
Sebbene tali contenuti provengano da realtà estere, la loro diffusione online può raggiungere facilmente anche un pubblico europeo. In gravidanza, informarsi da fonti non scientifiche può portare a decisioni rischiose, soprattutto in un periodo in cui molte famiglie cercano esperienze più naturali o personalizzate.
Comprendere i rischi della disinformazione aiuta a orientarsi meglio tra le molte informazioni disponibili e a riconoscere l’importanza della competenza professionale.
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Consigli pratici validati dalla comunità scientifica
Prima di concludere, è utile ricordare alcuni principi fondamentali per orientarsi in modo sicuro durante la gravidanza e il parto. Si tratta di indicazioni semplici ma supportate dalle evidenze scientifiche e dalle principali istituzioni sanitarie:
- affidarsi sempre a professionisti qualificati (ostetriche, ginecologi, neonatologi) durante gravidanza, parto e post-partum;
- seguire solo indicazioni provenienti da fonti ufficiali, come Ministero della Salute, ISS, OMS o consultori familiari;
- diffidare di contenuti che sminuiscono rischi medici, negano l’utilità di interventi salvavita o propongono soluzioni “fai da te”;
- parlare apertamente con i professionisti delle proprie aspettative per un parto rispettato e personalizzato: esistono percorsi sicuri, anche per il parto in casa;
- in caso di dubbi, febbre, sanguinamento o segnali di sofferenza neonatale, rivolgersi immediatamente a un medico o al numero di emergenza 118.
Un’informazione corretta e basata su evidenze scientifiche resta il miglior strumento per tutelare la salute della madre e del bambino.
Fonti:
- OMS - WHO recommendations: intrapartum care for a positive childbirth experience
- Ministero della Salute – Travaglio, parto, nascita
- Istituto Superiore di Sanità – Gravidanza fisiologica, Linee guida
- The Guardian - ‘Ignorant and life-threatening’: experts condemn Free Birth Society misinformation