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Restringimento del pene? Niente paura, tutta colpa del freddo

Claudia Lepori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 02 Novembre, 2015

Se avete mai immerso la mano in acqua ghiacciata o siete usciti fuori a temperature estremamente fredde, è probabile che il vostro pene si sia avvizzito e sia quasi “scomparso”. Questo fenomeno è normale ed è noto come il restringimento del pene. In realtà, è la risposta del corpo di lotta o fuga quando ci si trova davanti al freddo.

Ma come e perché succede?

Proprio come il pene cresce durante l’erezione, a volte però può ridursi. Il pene flaccido varia in dimensioni e in afflusso di sangue per ogni uomo. L’esposizione al freddo, sia che avvenga in acqua o in aria, colpisce la circolazione del sangue al pene. Questo porta a un restringimento dei vasi sanguigni, noto come vasocostrizione, secondo la Harvard Health Publications.

La vasocostrizione causa nei corpi cavernosi, le camere erettili spugnose, un minore afflusso di sangue e quindi rende il pene più piccolo. Nel frattempo, il flusso di sangue è indirizzato ad altri organi del corpo, che possono averne bisogno e tutto questo accade perché il corpo entra in modalità di sopravvivenza. In un episodio di “The Doctors”, il dottor Aaron Spitz, un famoso urologo, spiega che il restringimento del pene è una reazione del corpo allo stress.

Nel caso dell’acqua fredda ad esempio, il sistema dei nervi simpatici si attiva e invia dei segnali che richiamano il sangue dal pene e dalle zone più periferiche per inviarlo agli organi più importanti.

Questi nervi, chiamati nervi simpatici, che rispondono allo stress, ci proteggono quando siamo, appunto, sotto stress”, afferma il dottor Spitz.

C’è da preoccuparsi?

No, non c’è niente da temere: il pene sarà ancora in grado di tornare alla sua solita dimensione una volta che il flusso di sangue ricomincia.

Ci sono però delle patologie che potrebbero causare un restringimento permanente del pene che non dipende dallo stress. Ad esempio, un cambiamento del livello di testosterone o la pressione alta possono portare a dei cambiamenti dell’afflusso del sangue all’interno dei corpi cavernosi, provocando quindi un restringimento più grave. Anche i fumatori incalliti o le persone obese potrebbero trovarsi di fronte a un problema simile.

Quindi, si consiglia di tenere sotto controllo la salute del vostro pene e se riscontrate dei malfunzionamenti che non sono dovuti allo stress o fattori ambientali esterni è necessario che vi rivolgiate a uno specialista per una visita urologica approfondita.

 

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Scritto da Claudia Lepori | Blogger

Amo la lettura e la fotografia, mi piace sognare ad occhi aperti e viaggiare con la fantasia. Da sempre appassionata di benessere e salute, finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi interessano ed entusiasmano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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