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Il sonno degli antenati: 6 ore senza nessun disturbo

Benedetta Borzillo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 12 Novembre, 2015

Ecco come dormivano i nostri antenati – e come ancora oggi dormono le popolazioni primitive della Terra: 6 ore per notte, al freddo e in piena salute. Ci siamo rammolliti noi o davvero 8 ore di sonno per notte sono troppe?

Lo studio

È risaputo che, per una vita sana, un buon sonno è imprescindibile. Sono raccomandate almeno 7, meglio 8 ore di sonno a notte – o la nostra pelle invecchia, noi non siamo lucidi, produciamo meno, il metabolismo ne risente, l’insonnia ci colpisce ecc. ecc.

Non che non sia vero, ma lo studio recentemente pubblicato su Current Biology ha messo in luce che popolazioni a noi contemporanee – ma con uno stile di vita simile a quello dei nostri progenitori paleolitici – hanno abitudini notturne molto diverse da quelle raccomandate da noi occidentali.

Eppure, queste popolazioni “primitive” non sanno cosa siano l’insonnia, l’ipertensione, hanno una forma fisica eccellente e una salute invidiabile – e tuttavia la loro salute non dipende dal fare moltissima attività fisica (altri studi hanno osservato che il consumo calorico medio di un uomo di tribù paleolitiche non differisce sensibilmente da quello di un americano medio).

E se non è lo stile di vita dinamico, a cosa devono la loro vita sana? All’alimentazione? Al sonno? Secondo lo studio in questione, che ha dedotto il comportamento dei nostri progenitori dall’osservazione dei comportamenti di alcune popolazioni odierne paleolitiche – i nostri antenati avevano sane abitudini notturne.

Ecco dunque come presumibilmente dormivano i nostri progenitori paleolitici:

  • Si addormentavano e si svegliavano col buio: le tribù Tsimane, San e Hadza (rispettivamente di Bolivia, Namibia e Tanzania) nonostante l’isolamento e le distanze geografiche che le separano, si coricano tutte circa 3 ore e 20 minuti dopo il tramonto e si risvegliano prima dell’alba.
  • Dormivano all’aperto o in ripari approssimativi: sembra infatti che le variazioni di temperatura giochino un ruolo cruciale nel ritmo sonno-veglia, tanto importante quanto l’alternanza luce-buio. Insomma, per dormire bene abbiamo bisogno di freddo.
  • Durante le ore di veglia non dormivano mai: niente riposini, pisolini, sieste o simili. Il sonno spetta alla notte, l’attività al giorno – meglio non confondere il nostro istinto con messaggi sbagliati e dormitine fuori programma.

Dormire troppo è un rischio

Forse in Occidente ci preoccupiamo troppo di non dormire abbastanza. È un dato di fatto che molte persone sono stanche – ma forse questo dipende più dal nostro stile di vita che non dalla durata del nostro sonno. Secondo gli autori dello studio, molte delle persone che chiedono aiuto per dormire di più “Non lo fanno perché non sono riposate, ma perché temono di non dormire abbastanza”. Il che può generare comportamenti molto pericolosi: come terapie farmacologiche non necessarie, alterazioni del ritmo fisiologico sonno-veglia, insonnia praticamente auto-indotta.

Ma non è una scusa per non dormire più

Studiare le popolazioni pre-industriali può insegnarci molto sui comportamenti veramente green e “secondo natura”. Ma sapere che le popolazioni pre-industriali dormivano appena 6 ore a notte – cosa può davvero insegnare a noi, immersi in uno stile di vita totalmente altro dal loro?

Lo stile di vita odierno mette noi, esseri umani naturali, a stretto e continuo contatto con macchine, mondo digitale, ritmi lavorativi serrati, competizione, luoghi chiusi, stress psicofisico ininterrotto. Forse necessitiamo davvero delle 7-8 ore di sonno a notte per recuperare le energie.

3 consigli per un buon sonno

Ciò non toglie che i nostri progenitori, qualche lezione ce la diano lo stesso: ad esempio, a fare un buon sonno non è la durata ma la qualità:

  • meglio 6 ore di sonno continue che 8 interrotte da uno o più risvegli;
  • meglio non fare pisolini durante il giorno;
  • meglio regolare la temperatura delle nostre camere da letto.

E, infatti, non basta spegnere la luce: per dormire bene abbiamo fisiologico bisogno di percepire l’abbassarsi della temperatura. Perché, pensiamoci bene, la differenza tra la notte e il giorno non è solo il buio, ma anche il freddo.

 

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Benedetta Borzillo | Blogger
Scritto da Benedetta Borzillo | Blogger

Scrivo, leggo, insegno e... ancora scrivo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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