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Quanto resiste la variante Omicron sulle superfici in plastica?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 25 Gennaio, 2022

Covid e Superfici

Da quando la nuova variante Omicron ha iniziato a diffondersi nel nostro Paese, il numero dei contagi è aumentato rapidamente e costantemente. Omicron, infatti, è molto contagiosa anche se, soprattutto nei vaccinati, i sintomi dell’infezione si presentano in forma lieve o comunque contenuta.  

Dunque, sappiamo che dall’inizio della pandemia ad oggi, il Covid- 19 ha subito diverse variazioni genomiche che hanno interessato tutto il mondo. Ciò che però non è ancora del tutto chiaro è la capacità di stabilire un range temporale entro cui la variante Omicron può sopravvivere e, in più, su quali superfici è in grado di farlo; la questione ha interessato un nuovo studio giapponese.

Non ci resta che provare a fare il punto!

Cosa sappiamo del nuovo studio giapponese?

Recentemente, i media nazionali e internazionali hanno riportato le prime considerazioni emerse da uno studio (in attesa di essere revisionato dalla comunità scientifica) sulla variante Omicron, portato avanti dalla Kyoto Prefectural University of Medicine.

Omicron risulta essere una variante molto infettiva rispetto alle altre per la sua forte stabilità ambientale capace, quindi, di renderla più persistente e di farla sopravvivere più a lungo nel tempo. Ma fino a quando si trattiene sulle superfici?

Approfondiamo.

Quali sono i tempi di sopravvivenza di Omicron sulle superfici in plastica?

Lo studio giapponese, disponibile al momento su BioRxiv (una portale in cui vengono inseriti i dati che poi potranno essere sottoposti a revisione scientifica), si è focalizzato proprio sulla differenza della stabilità ambientale delle diverse varianti.

Soffermandoci adesso sul confronto con la variante Delta, dalla ricerca è emerso che su una superficie di plastica Omicron può sopravvivere fino a circa 194 ore, rispetto alle 114 ore di Delta.

Per quanto riguarda la superficie del derma, su un campione di pelle, la variante Omicron sopravvive fino a 21 ore, a differenza delle circa 16.8 di Delta.

In generale, ciò che ha rivelato questo studio giapponese è la forte contagiosità e persistenza della variante Omicron non solo in confronto alla variante Delta, ma a tutte le principali variazioni genomiche che il Covid-19 ha subito.

Inoltre, come segnalato dall’European Center for Disease Prevention and Control, fino al 9 gennaio la Variante Omicron risultava essere quella dominante nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea, con una stima di circa il 70%. 

Qual è, invece, la situazione italiana?


Leggi anche :   Il Coronavirus resiste sulle mascherine per 4 giorni: il documento dell'Iss


Variante Omicron: quanto è diffusa in Italia?

Nel comunicato del 14 gennaio 2022, l’Istituto Superiore di Sanità ha segnalato che in Italia nei dati relativi al 3 gennaio, la variante Omicron risultava essere predominante con una percentuale dell’81% de casi, rispetto al 19% della variante Delta.

Nel frattempo, in attesa di una stabilizzazione dei contagi e della fine della fase pandemica, in molte regioni italiane si assiste ad un cambio di colore e a diverse regole da seguire. 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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