Tumore al colon: cosa dice il nuovo studio sulla possibilità di guarigione

Mattia Zamboni | Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano
A cura di Mattia Zamboni
Autore e divulgatore esperto in salute, nutrizione e psicologia applicata al benessere quotidiano

Data articolo – 10 Ottobre, 2025

Medico con stetoscopio che tiene le mani di un paziente in un gesto rassicurante.

Secondo uno studio pubblicato su JAMA Oncology, e condotto dall’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova in collaborazione con la Mayo Clinic, la guarigione completa dal cancro del colon in stadio II e III non è più un miraggio.

Scopriamo meglio i dettagli.

Lo studio

Lo studio ha analizzato i dati di 35.213 pazienti (19.346, 54,9%, erano di sesso maschile e l'età media era di 60,2 anni) arruolati in 15 studi clinici di fase III condotti tra il 1996 e il 2015: tutti i partecipanti erano stati sottoposti a chirurgia radicale seguita da chemioterapia adiuvante, con un follow-up medio di almeno sei anni.

I ricercatori hanno sviluppato un’analisi rigorosa per distinguere le vere recidive dagli eventi concorrenti, come decessi o nuovi tumori primari, che possono falsare la percezione del rischio di recidiva, soprattutto nei pazienti più anziani.

La ricerca mostra che, dopo sei anni dall’intervento chirurgico seguito da chemioterapia, il rischio di recidiva scende al di sotto dello 0,5%, una soglia così bassa da poter essere considerata praticamente trascurabile.

Dai dati emerge che l’incidenza di recidiva raggiunge il picco tra il sesto e il dodicesimo mese, con il 6,4% dei casi, per poi diminuire progressivamente fino a scendere sotto lo 0,5% tra il sesto e il decimo anno.


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Questo significa che, superata la soglia dei sei anni, il rischio di ricaduta diventa minimo, offrendo una definizione pratica di guarigione.

Il tasso di recidiva, però, è sembrato aumentare nuovamente dopo il decimo anno e ha raggiunto il picco del 2% tra il 12° e il 13° anno.

Gli autori sottolineano che questa soglia può aiutare a migliorare la comunicazione con i pazienti, orientare la durata del follow-up e ridurre controlli a lungo termine che spesso si rivelano non necessari.

Come si manifesta il tumore al colon

Secondo quanto riferito in questo approfondimento dal Dr. Raddato, il tumore al colon-retto, dopo una fase iniziale priva di sintomi, può presentarsi con segnali vaghi e poco specifici, che variano in base alla zona dell’intestino colpita. Riconoscerli precocemente è fondamentale per una diagnosi tempestiva.

I sintomi iniziali più comuni:

  • alterazioni dell’alvo: diarrea o stitichezza persistenti;
  • sangue nelle feci: visibile o occulto;
  • dolore o crampi addominali prolungati;
  • affaticamento e debolezza inspiegabili;
  • perdita di peso non intenzionale.

Donna anziana in rosa che parla con un medico in camice bianco.

Altri segnali possibili includono gonfiore addominale, anemia, sensazione di incompleto svuotamento intestinale e dispnea.

Nella forma che interessa il colon destro, i sintomi tendono a comparire più tardi. Il primo segnale è spesso una anemia da perdita cronica di sangue, che causa stanchezza, perdita di peso e talvolta difficoltà respiratorie.

Il sangue nelle feci è solitamente occulto, cioè non visibile. Possono inoltre comparire dolore o senso di pressione nel fianco destro e, nei casi più avanzati, una massa palpabile nell’addome.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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