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Turista negli States? Ecco come funziona la sanità

Vincenzo Russo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 22 Luglio, 2015

Se avete deciso di concedervi una vacanza negli States, qualunque sia la vostra destinazione tra le tante possibili, non dimenticate di fare molta attenzione all’assicurazione sanitaria.

Certo a nessuno di noi piace immaginare la propria vacanza funestata da problemi di salute e, molto spesso, tendiamo a esorcizzare questa evenienza non pensandoci per tempo. Andare negli USA poi, è già fonte di una serie di incombenze burocratiche e amministrative che mettono a dura prova l’entusiasmo del turista.

D’altra parte gli USA sono il paese più a rischio di atti terroristici esterni ed è logico che abbiano steso una fittissima rete di controlli. Un po’ meno che riservino a ogni turista poco preparato o senza tutte le carte in regola un trattamento a volte molto rude, ma l’ondata emozionale della tragedia delle Torri Gemelle non si è mai esaurita e le autorità del dipartimento immigrazione (DHS) non vanno mai troppo per il sottile.

La nostra ambasciata e i consolati, quindi, oltre a sconsigliare vivamente qualunque tipo di “trucchetto” per aggirare i visti temporanei, raccomandano di prestare particolare attenzione anche agli eventuali problemi di natura sanitaria.

Tessera sanitaria e SSN

Il primo dato da tenere in considerazione è che la tessera sanitaria, che di solito non dimentichiamo mai, possiamo tranquillamente lasciarla a casa. Negli Stati Uniti non ha alcun valore e alcun tipo di riconoscimento.

Questo, purtroppo comporta 2 ordini di problemi, entrambi piuttosto importanti.

Cartella medica personale

Il primo problema è di carattere sanitario e riguarda il proprio stato di salute. In molte regioni italiane, la tessera sanitaria è una chiave elettronica che apre il collegamento al nostro personale database sanitario, la nostra storia clinica. Questo non è possibile negli Stati Uniti, per cui chi soffre di patologie croniche o con tendenze recidivanti, è stato sottoposto a interventi chirurgici o deve assumere farmaci soggetti a prescrizioni rigide o della tipologia cosidetta “salvavita”, è bene che viaggi con la documentazione medica necessaria, in lingua inglese. In questo modo, eviterà problemi sia in aereoporto che durante il soggiorno.

Costi

Il secondo problema riguarda l’aspetto economico. Negli Stati Uniti le cure mediche sono private e hanno costi elevatissimi. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale non copre alcun tipo di spesa, dalla semplice visita generica al più delicato intervento chirurgico.

Come funziona la Sanità made in USA?

Nonostante le riforme tentate dal presidente Obama, gli Stati Uniti non dispongono di un sistema sanitario pubblico, perlomeno come lo intendiamo noi. La sanità è, quasi completamente, privata e quella pubblica gode di scarsissima considerazione, più o meno come le scuole pubbliche di Harlem o Staten Island. Il sistema consolidato si basa sull’assicurazione volontaria, che permette di accedere agli ospedali privati (la maggioranza) e di avere accesso a cure quasi sempre a livello di eccellenza.

Anche se non è vero, come si sente spesso dire, che chi è privo di copertura assicurativa viene lasciato morire per strada, non recatevi negli USA senza aver fatto un’assicurazione. In caso di emergenza, infatti, è garantito solo il trattamento di pronto soccorso e di prima assistenza, il resto si paga e i costi sono elevatissimi, anche perché, appunto, a pagare sono le assicurazioni.

Un esempio?

Un intervento urgente per appendicectomia, costa più di 29.000 euro negli Usa mentre in Lombardia, secondo le tabelle ufficiali di costo, siamo a meno di 2.000 euro.

L’importanza dell’assicurazione sanitaria

I cittadini americani non sono preoccupati di questi costi perché, appunto, pagano le assicurazioni e l’assicurazione medica è il principale benefit che le aziende concedono ai propri dipendenti.

Le aziende, a loro volta, negoziano con le assicurazioni polizze collettive offrendo diversi livelli di copertura, crescenti in base al prezzo. In genere, le polizze più convenienti sono pagate per i ¾ dalle aziende e per il rimanente dal dipendente e coprono, con piccoli ticket a carico del dell’assistito, anche visite specialistiche, cure estetiche e le cure dentistiche.

Come tutti i benefit aziendali, anche l’assicurazione è legata al tipo di azienda in cui si lavora. Le aziende di maggiori dimensioni possono negoziare condizioni migliori per se stesse e per i propri dipendenti. Questo però non vuol dire che artigiani o liberi professionisti siano svantaggiati. In questi casi, sono le associazioni di categoria o gli ordini professionali che provvedono alle negoziazioni collettive e stipulano polizze convenienti.

È un sistema, evidentemente, che crea squilibri importanti tra chi è garantito e chi non lo è e l’improvvisa perdita del lavoro, con immediata e conseguente sospensione dei benefici dell’assicurazione sanitaria, può avere gravi ripercussioni in caso si abbiano problemi di salute. Tuttavia è il sistema che gli americani hanno adottato e che preferiscono mantenere, addirittura contrastando l’estensione del sistema pubblico.

Le assicurazioni per i turisti

Anche se la vostra vacanza è breve, meglio non rischiare visti i costi. Come ricordano anche le sedi diplomatiche italiane negli Usa, il conto che potreste trovarvi a dover pagare, in caso di necessità, può diventare stratosferico. Il Consolato di Los Angeles riporta il caso di una turista italiana che, colta da epatite fulminante, ha dovuto subire un trapianto di fegato negli Usa e si è vista recapitare un conto di quasi un milione di dollari….

Come organizzare la propria copertura sanitaria

Se il vostro viaggio è organizzato e coordinato da un tour operator affidabile, l’assicurazione sanitaria sarà, probabilmente, compresa. Vale la pena, in ogni caso, chiedere al vostro organizzatore tutte le informazioni sul tipo di polizza e sulle coperture che garantisce. I molti casi, infatti, l’assicurazione non garantisce le terapie ma solo il primo soccorso ed il rimpatrio.

Se organizzate il viaggio per conto vostro e avete ottenuto un visto da turista, potete rivolgervi a compagnie assicurative specializzate in questo tipo di polizze.

Quasi tutte le compagnie più importanti, come Mondial Assistance o Columbus viaggi, vi offriranno polizze specifiche e abbastanza convenienti, tuttavia anche in questo caso il consiglio è quello di leggere con attenzione le polizze e il tipo di copertura offerto. Non bisogna mai dimenticare che, negli USA, le Assicurazioni sono uno dei business più importanti e generano profitti enormi.

Non sono rari, nemmeno dall’altra parte dell’Oceano, false promesse o vere e proprie truffe. D’altra parte, per lo stesso motivo, negli USA tutto è assicurabile. Quindi, fate coperture ad hoc ad esempio se il vostro viaggio prevede di affittare una macchina e girare in lungo o in largo, o se partecipate a competizioni o, ancora, se avete voglia di cimentarvi in escursioni difficili o sport estremi.

 

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Vincenzo Russo | Blogger
Scritto da Vincenzo Russo | Blogger

Lavoro da anni nel mondo della medicina. Con Pazienti.it ho l'opportunità di scrivere di argomenti di salute, trasmettendo importanti messaggi di prevenzione e benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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