Un vaccino contro le allergie? Cosa emerge da una nuova sperimentazione

Alessandra Familari | Autrice e divulgatrice informazione sanitaria
A cura di Alessandra Familari
Autrice e divulgatrice informazione sanitaria

Data articolo – 10 Dicembre, 2025

Un medico effettua prove per individuare allergie gravi.

E se esistesse un vaccino capace di proteggere dalle allergie per un anno?

Prevenire l’anafilassi per un intero anno potrebbe rappresentare una svolta per milioni di persone che convivono con allergie alimentari potenzialmente pericolose

È quanto emerge da una nuova ricerca condotta da un team internazionale guidato dall’Istituto di Malattie Infettive e Infiammatorie di Tolosa, in Francia, che ha testato su modelli animali un approccio del tutto innovativo: invece di agire sull’alimento responsabile dell’allergia, il vaccino agisce direttamente sul meccanismo immunitario che scatena la reazione.

La ricerca scientifica potrebbe essere vicina alla formulazione di un vaccino per le allergie gravi. Ma vediamo cosa dice lo studio.

Vaccino sperimentale per le allergie: come funziona

Prima di entrare nel dettaglio della ricerca scientifica é opportuno inquadrare le caratteristiche dell'allergia, e chiarire cosa sia l'anafilassi.

L’anafilassi è una risposta allergica grave e improvvisa che può provocare gonfiore di lingua e gola, difficoltà respiratoria, calo della pressione sanguigna e, nei casi più estremi, arresto cardiaco. 

Anche chi dispone dell’adrenalina auto-iniettabile può rischiare complicanze serie, perché il farmaco agisce sui sintomi ma non previene il verificarsi dell’attacco.


Potrebbe interessarti anche:


Dunque, come funziona il nuovo vaccino?

Il vaccino sperimentale, chiamato IgE-K, colpisce alla radice il processo allergico bloccando le immunoglobuline E (IgE), gli anticorpi responsabili dell’innesco della reazione. 

Quando un soggetto allergico entra in contatto con l’allergene, le IgE attivano cellule immunitarie che rilasciano grandi quantità di istamina, sostanza che provoca i sintomi dell’allergia.

Il vaccino non elimina le IgE, ma induce il sistema immunitario a produrre anticorpi in grado di neutralizzarle prima che possano legarsi alle cellule bersaglio, impedendo così l’avvio della reazione a catena.

I dettagli della sperimentazione sul vaccino per le allergie

Negli esperimenti su topi modificati per produrre IgE simili a quelle umane, sono bastate due dosi di vaccino per attivare una protezione duratura

Gli animali vaccinati, quando esposti volontariamente a una sostanza in grado di provocare una grave reazione allergica, non hanno sviluppato anafilassi, mentre quelli non vaccinati hanno manifestato reazioni intense.

La protezione è durata almeno 12 mesi, un tempo molto superiore rispetto agli effetti delle terapie attualmente disponibili, che richiedono trattamenti continui.

Gli studiosi hanno anche verificato che il blocco delle IgE non compromettesse le altre funzioni dell’organismo. Le IgE, infatti, partecipano anche alla difesa contro alcune tossine e parassiti intestinali. 

Nei modelli animali, la risposta immunitaria verso un’infezione parassitaria è rimasta efficace, indicando che il vaccino non indebolisce il sistema di difesa.

Un’alternativa alle cure attuali?

Per trattare le allergie gravi sono disponibili solo alcune opzioni preventive da considerarsi concrete e affidabili. 

Vediamole:

  • evitare rigorosamente l’alimento responsabile;
  • sottoporsi all’immunoterapia orale sotto controllo medico;
  • assumere anticorpi monoclonali anti-IgE tramite iniezioni frequenti.

Si tratta di opzioni efficaci, ma, alcune, spesso costose e che richiedono terapie prolungate, talvolta per tutta la vita. 

Invece, il nuovo vaccino, ad ora solo sperimentale, potrebbe offrire una protezione di lunga durata con poche somministrazioni, riducendo il peso della terapia e, in questo modo, migliorando la qualità di vita dei pazienti.

La ricerca sembra aver dato luogo a risultati promettenti, tuttavia, al momento il vaccino è stato testato unicamente sugli animali. Pertanto, prima di un eventuale utilizzo clinico saranno necessari studi sull’uomo per alcune importanti valutazioni.

Ecco quali:

  • sicurezza a lungo termine;
  • efficacia reale nella prevenzione delle crisi allergiche;
  • durata della protezione;
  • possibili effetti collaterali.

Qualora le evidenze emerse trovassero conferma nelle sperimentazioni cliniche sull’uomo, questo approccio potrebbe segnare un passaggio decisivo nella storia delle allergie severe, inaugurando un modello di intervento fondato su una prevenzione strutturata e duratura.


Fonti:

New Scientist - Experimental vaccine prevents dangerous allergic attack for a year


Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Del salmone affumicato su una fetta di pane
Salmone affumicato ritirato dagli scaffali Esselunga: ecco perché

Esselunga richiama un lotto di salmone affumicato per rischio Listeria: scopri dettagli, consigli di sicurezza e cosa fare se hai acquistato il prodotto.