I ragni, nonostante ad alcuni possano suscitare terrore, sono creature curiose: la loro presenza è comune in molti ambienti – è facile trovarli anche all’interno delle case, così come in natura – eppure spesso non li si conosce così bene.
Una delle prime domande che ci si pone, infatti, è proprio legata al numero di arti che possiedono: quante zampe ha un ragno? Cerchiamo di rispondere a questa domanda.
Quante zampe hanno i ragni?
I ragni hanno otto zampe, non sei – come si pensa. Questo fraintendimento nasce perché, spesso, gli aracnidi vengono confusi con gli insetti.
Le differenze tra questi due tipi di animali, però sono diverse (a partire proprio dal numero di zampe): il corpo degli insetti è, infatti, diviso in tre sezioni principali (testa, torace e addome), mentre quello dei ragni, come si vedrà più avanti, è formato solo da due parti: il cefalotorace e l’addome.
Inoltre, anche la presenza di antenne gioca un ruolo chiave nella differenza tra le due specie: gli insetti ne hanno due, invece i ragni ne sono sprovvisti.
Infine, molti insetti possono volare, mentre i ragni sono esclusivamente terrestri – anche se alcune specie riescono a spostarsi utilizzando fili di seta trasportati dal vento, un fenomeno noto come ballooning.
Le funzioni delle zampe nei ragni
L'evoluzione ha portato i ragni a sviluppare otto zampe per diversi motivi:
- maggiore stabilità e controllo del movimento;
- capacità di percepire le vibrazioni e il terreno circostante;
- abilità di catturare prede in modo più efficace.
La caratteristica più interessante è proprio quella legata sensori presenti sulle zampe: grazie a sottilissimi peli e recettori chiamati tricobotri, gli aracnidi possono percepire il più piccolo movimento nell’aria, una vibrazione sulla ragnatela o la presenza di un predatore.
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Questa capacità è fondamentale per specie come i ragni tessitori, dal momento che non possono affidarsi alla vista per cacciare: quando un insetto resta impigliato nella ragnatela, il ragno avverte immediatamente le vibrazioni e si prepara a colpire.
Le zampe dei ragni sono fondamentali anche per la riproduzione e la comunicazione, attraverso danze di corteggiamento.
Cosa succede se un ragno perde una zampa?
Un altro aspetto sorprendente dei ragni è che, quando perdono una zampa, in molti casi possono rigenerarla: questo fenomeno è più frequente negli esemplari giovani, che, attraverso la muta, possono ricostruire gradualmente la zampa perduta.
Negli adulti, invece, la perdita di un arto può essere definitiva.
Anatomia delle zampe del ragno
Il ragno è composto da una parte principale, il cefalotorace, che ospita occhi, pedipalpi e cheliceri (ovvero le appendici boccali).
A questa struttura centrale sono attaccate le otto zampe, che sono formate da sette segmenti:
- coxa: il punto di attacco al corpo;
- trocantere: una piccola articolazione che consente flessibilità;
- femore: il segmento più lungo e robusto;
- patella: funge da "ginocchio" del ragno;
- tibia: essenziale per il movimento;
- metatarso: un segmento di transizione;
- tarso: termina con artigli che aiutano nella presa.
Questa struttura permette ai ragni di muoversi in maniera agile, arrampicarsi su superfici verticali e perfino "saltare" in alcune specie.
Inoltre, le zampe sono ricoperte da piccoli peli oleosi che permettono loro di non rimanere appiccicati alle proprie ragnatele – “pattinando” o scivolando sui fili.
Tipologie di zampe
Le zampe dei ragni variano a seconda delle specie e delle abitudini di vita. Alcuni esempi:
- ragni saltatori (salticidae): possiedono zampe robuste e muscolose che permettono di compiere salti incredibili a prescindere dalla loro dimensione;
- ragni scavatrici (come i migali): hanno zampe potenti adatte a scavare nel terreno;
- ragni acquatici: le zampe ricoperte di peli idrofobici trattengono bolle d’aria permettendo la respirazione sott’acqua;
- ragni tessitori: hanno zampe dotate di setole speciali che facilitano la gestione della seta e la costruzione delle ragnatele.