Quando è indicata la chemioterapia in presenza di colangiocarcinoma?

Question

Buongiorno, un amico, 51 anni, dopo un ricovero per dolori sospetti, ha ricevuto la seguente diagnosi tramite risonanza magnetica: "patologia neoplastica a forma mista (hcc-ccc) con innumerevoli noduli satelliti bilobari". Si è proceduto con la biopsia che le riporto in seguito: "frustolo di parenchima epatico con caratteri cirrotici comprendente un focolaio di neoplasia epiteliale maligna scarsamente differenziata, immunoreattiva a ck7. Negative indagini iic per antigene epatocitario e glypican 3. Compatibile la genesi biliare (colangiocarcinoma)". Il primo consulto con l'oncologo l'ha già fatto, senza nessuna speranza perché su un fegato così malato non si vuole rischiare con la chemioterapia, mentre al secondo consulto sono disposti a fare chemioterapia. Secondo lei, quale delle due strade deve scegliere? Secondo il suo parere, è ancora trattabile? Consideri che oltre il fegato cirrotico ha anche varici esofagee. La ringrazio, saluti.

Accepted Answer

Dalle notizie fornite, si tratta di un paziente giovane, ma con un quadro clinico compromesso.
La decisione di sottoporre un paziente così delicato alla chemioterapia, non risolutiva, deve passare da un'attenta valutazione clinica e di funzionalità epatica residua ed è poi legata anche all'esperienza dell'oncologo. Di sicuro, di fronte ad un paziente giovane, non si lascia niente di intentato.

Quando è indicata la chemioterapia in presenza di colangiocarcinoma?

Risposta