Come va trattato un dolore al gomito?
Buongiorno, ho 45 anni, gioco a tennis a livello agonistico. Due mesi fa, dopo una partita, ho incominciato a sentire un dolore forte al gomito destro (non ho mai avuto problemi al gomito). Ho eseguito l'ecografia: "ispessimento e disomogeneità di segnale dell'inserzione all'epicondilo del tendine comune degli estensori per entesite attiva. Si osservano minuti spot vascolari all'interno del tendine ed una minuta e lamellare immagine calcifica. Regolare aspetto dei ventri muscolari. Non vi è versamento articolare." Oltre al riposo, ho fatto tecar e fisioterapia, ma il dolore persiste. Cosa posso fare?
Risposta
Buongiorno,
se hai già eseguito tecar e fisioterapia con scarsi risultati, è chiaro che bisogna analizzare la situazione non solo pensando al problema presente al gomito, ma inserirlo nel contesto arto superiore.
Mi spiego meglio: quando parliamo di atleta agonista, l'approccio terapeutico deve essere diverso (è differente il tuo dolore al gomito rispetto ad una persona normale), bisognerebbe partire con un'analisi dei muscoli tra cervicale-spalla-gomito-polso per quanto riguarda la terapia; in un secondo momento, devono essere rinforzati i muscoli deboli che portano ad un sovraccarico del tendine che porta il tuo dolore e, in ultima fase, deve essere analizzato il movimento che compi nel gesto atletico per evitare recidive e continuare con degli esercizi specifici.
se hai già eseguito tecar e fisioterapia con scarsi risultati, è chiaro che bisogna analizzare la situazione non solo pensando al problema presente al gomito, ma inserirlo nel contesto arto superiore.
Mi spiego meglio: quando parliamo di atleta agonista, l'approccio terapeutico deve essere diverso (è differente il tuo dolore al gomito rispetto ad una persona normale), bisognerebbe partire con un'analisi dei muscoli tra cervicale-spalla-gomito-polso per quanto riguarda la terapia; in un secondo momento, devono essere rinforzati i muscoli deboli che portano ad un sovraccarico del tendine che porta il tuo dolore e, in ultima fase, deve essere analizzato il movimento che compi nel gesto atletico per evitare recidive e continuare con degli esercizi specifici.
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Dr.ssa Lucia Loizzo
fisioterapista
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