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Debolezza dopo una frattura bilaterale alle rotule: cosa fare?

Ho 37 anni e il 23/06/2013 ho fatto un incidente in moto riportando frattura bilaterale alle rotule. La zona esposta trattata con osteosintesi con fili di kishner. Tutori a entrambe fino al 24/07. Riabilitazione iniziata solo a settembre, ma nel frattempo ho fatto qualche seduta da un massaggiatore per ciclisti. Non mi è più stata indicata nessuna terapia da natale. Oggi 27/03/2014 cammino ancora con ginocchio teso, non riesco ad accovacciarmi su me stessa perchè sento male, per alzarmi da terra ho bisogno di aiutarmi con le braccia, non riesco neppure ad accennare ad una corsa e neppure ad un saltino. Le scale sono sempre troppo difficili, specialmente discenderle. Devo preoccuparmi?

Risposta

A quanto pare il tuo stato di salute non sembra essere "brillante", pertanto la mia personale risposta è si, preoccuparsi, nel senso di preoccuparsi del proprio stato di salute e non "allarmarsi". Prima di tutto bisognerebbe capire bene il quadro nella sua evoluzione, e quindi prendere immagini pre intervento, e post e soprattutto recenti, e poi con un accurato esame obiettivo stabilire la causa della sua rigidità o del suo deficit funzionale. Solo una volta individuata la causa si potrà porre indicazione per un corretto percorso terapeutico. La rigidità del ginocchio, soprattutto in assenza di uno specifico protocollo fisioterapico, potrebbe essere dovuto a delle aderenze formatesi nel tempo, e che pertanto "legano" dall'interno l'articolazione rendendo impossibile un movimento fluido e soprattutto completo. Maggiore preoccupazione dà la rigidità in estensione e quello in flessione >90° (per ovvie ragioni di appoggio e di deambulazione). Se così dovesse essere, un percorso fisioterapico "d'urto" o eventualmente uno sblocco in artroscopia potrebbero essere risolutive. Prima di tutto però, ripeto, diagnosi ed individuazione della causa del suo stato di malessere. Rivolgiti ad un ortopedico di fiducia.
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Risposta a cura di
Dr. Giorgio Rotundo Medico Chirurgo
Dr. Giorgio Rotundo
chirurgo della spallamedico legale
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