Bisognerebbe stabilire se sia un'
ernia a comprimere il nervo (in questo caso, una delle prime branche dello sciatico) o una reazione infiammatoria locale che, provocando vasodilatazione dell'arteria rachidea stante collateralmente al nervo, la comprime e provoca dolore e anche
parestesie.
Dovresti comunicare i momenti in cui hai dolore: se al movimento o se stando fermo in piedi o seduto o al mattino appena sveglio.
Di solito l'osteopata, accertata con test premanipolativi la trattabilità del paziente, con poche sedute ristabilisce un equilibrio vertebrale per cui il dolore non si ripresenta.
Il problema poi è capire la genesi per evitare recidive nel tempo.