Cosa sono le coincidenze e come influenzano la nostra vita? Esistono veramente oppure sono solo una suggestione? Andiamo alla scoperta di tutto quello che c'è da sapere su questo affascinante argomento.
Cosa sono le coincidenze?
Il termine coincidenza deriva dal latino "con" e "incidere", che letteralmente significa "cadere insieme". Con questa parola si intende il verificarsi, apparentemente casuale, di due eventi collegati fra loro. Sebbene alcuni sostengano che le coincidenze non esistano, e che esse siano solamente il risultato di un inevitabile calcolo delle probabilità, sono moltissime le persone che intravedono in questi eventi così inaspettati, una sorta di magia, quasi un modo per seguire il filo del proprio destino personale.
Le coincidenze possono assumere diverse forme e toccarci attraverso numerose modalità: ad esempio esse possono essere una telefonata improvvisa, un incontro fortuito, un incidente, un impedimento. Ciò che è importante, tuttavia, è che questi eventi che hanno quasi del miracoloso da quanto sembrino improbabili, rivestano per la persona un'importanza fondamentale, tanto da far pensare che vi possa essere un disegno superiore che tiene insieme tutti i vari pezzi.
Non tutti, però, sono concordi nell'attribuire alle coincidenze un ruolo significativo. La scienza, ad esempio, definisce le coincidenze della vita come delle conseguenze inevitabili e come un raffinato modo, messo in atto dalla nostra mente, per dare un senso al caos che ci circonda o per chiarire degli accadimenti ai quali non riusciamo a trovare una spiegazione logica.
Chi ritiene che le coincidenze non significhino nulla e che siano semplicemente dei fatti fini a se stessi, sostiene che da sempre l'essere umano sia stato propenso a notare eventi in collegamento fra loro ma che, in realtà, non vi sia alcuna prova scientifica che due accadimenti siano legati da un rapporto invisibile e speciale. Alla base del magnetismo che circonda il significato della coincidenza vi sarebbe, quindi, una naturale tendenza dell'uomo a ricercare dei modelli di appartenenza, ovvero una spiegazione quasi mistica a fatti del tutto ordinari che, secondo i sostenitori della scienza, non sarebbero altro che l'insieme di eventi casuali e non collegati fra loro.
Le coincidenze e la teoria della sincronicità
Una delle voci più autorevoli che in passato ha studiato a lungo il fenomeno delle coincidenze è lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung, che elaborò la cosiddetta teoria della sincronicità. Jung non utilizza il termine coincidenza ma sincronicità, e la definisce come il verificarsi contestuale ma casuale di due eventi che sono intimamente connessi fra loro. L'aspetto che caratterizza maggiormente una sincronicità, tuttavia, è il fatto che essa riveste un significato preciso per la persona che la nota, non a caso Jung identifica tre caratteristiche principali:
- la sincronicità provoca sempre un particolare effetto emotivo sull'individuo, il quale ne rimane colpito;
- gli eventi non sono collegati fra loro da un rapporto di causa- effetto;
- la sincronicità porta con sé un contenuto di carattere simbolico.
Il concetto junghiano di sincronicità è strettamente legato all'importanza che una coincidenza riveste per il mondo interiore del soggetto. La sincronicità, infatti, è importante solo per chi la vive in quanto rispecchia ciò che a livello psichico si sta verificando all'interno del soggetto coinvolto. La sensazione che si accompagna più spesso alle coincidenze è quella di essere in presenza di un qualche evento miracoloso e "superiore" che, sebbene non riusciamo a capire del tutto, è portatore di un significato speciale.
Secondo Jung la sincronicità può aiutarci a capire qualcosa di più del mondo interiore che ci anima e a guidarci attraverso l'esistenza, a patto di tenerla in considerazione. Ecco perché la coincidenza ha senso solo per chi la vive, in quanto è strettamente collegata alla sua sfera personale; quando essa si verifica, infatti, è come se l'interiorità e il mondo esterno si fondessero per dare vita a un attimo definito "numinoso", cioè denso di significato e, in qualche modo, rivelatore. Non a caso spesso le coincidenze capitano quando la persona sta attraversando un momento di grande cambiamento, o di crisi, e vengono viste come un modo per entrare in contatto con nuove prospettive e possibilità.
Il valore delle coincidenze
La sincronicità, o coincidenza, viene vista molto spesso come un elemento in grado di indirizzare la nostra vita. Chi crede nel potere di questi eventi, infatti, impara nel corso della sua esistenza a fidarsi di questa sorta di indizi che si verificano di continuo. Alla pari dei sogni, che se correttamente interpretati possono fornire un notevole aiuto nel compiere la scelta giusta, anche gli eventi apparentemente casuali come le coincidenza possono guidarci verso una determinata direzione.
Ciò che dovremmo fare è concentrarci sulle sincronicità e farci aiutare da esse, utilizzando l'intuito per trovare il giusto significato al verificarsi di fatti inaspettati. Mettere in atto questa analisi interiore ci aiuta a comprendere meglio i nostri bisogni, i nostri desideri e ciò che vogliamo raggiungere nella vita. Può essere, quindi, un'occasione per sbloccare delle emozioni che non hanno ancora trovato una via d'uscita verso l'esterno, per valutare le scelte compiute fino a quel momento, pianificare le mosse future; riflettere sulle coincidenze, inoltre, affina la capacità di sfruttare l'intuito per comprendere cosa è più giusto per noi stessi, avvicinandoci maggiormente a quella che è la nostra realizzazione personale.