Ghosting: cos'è e come si riconosce

Dr.ssa Silvia Bertolotti Psicologo
Redatto scientificamente da Dr.ssa Silvia Bertolotti, Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta |
A cura di Anna Nascimben

Data articolo – 14 Giugno, 2023

Ghosting: di cosa si tratta?

Cos'è il ghosting e quale significato riveste all'interno di un rapporto di coppia? 

Come riconoscere questo fenomeno e quale comportamento adottare se si pensa di esserne stati vittima? Scopriamolo insieme.

Che cos'è il ghosting?

Ghosting è un termine che deriva dall'inglese "ghost"(fantasma) e che si può tradurre con l'espressione "scomparire come un fantasma". 

Chi, all'interno di una relazione di coppia, mette in pratica il ghosting, semplicemente sparisce, ovvero si dilegua nel nulla senza fornire alcuna spiegazione all'altra persona. 

Questa pratica si è particolarmente diffusa soprattutto negli ultimi anni grazie all'avvento dei social network; non a caso, molti rapporti nati e cresciuti online si chiudono con un ghostatore che mette fine alla storia scomparendo senza mai più rispondere ai molteplici tentativi di contatto messi in atto dall'altra persona.

Chi è vittima di ghosting prova un intenso disagio e una forte sensazione di rifiuto, soprattutto perché non riscontra la possibilità di chiarire. Si rimane così sospesi in una sorta di limbo, nel quale non si capisce cosa si è fatto di male per meritarsi di essere ghostati. 

Un fenomeno come quello del ghosting può avere profonde ripercussioni emotive su chi lo subisce, con un significativo calo dell'autostima e la tendenza ad autocolpevolizzarsi, attribuendosi tutte le cause (inesistenti) della rottura.

Il significato psicologico del ghosting

Sebbene il fenomeno del ghosting sia sempre esistito, anche e forse soprattutto in un'epoca pre-Internet, questa modalità di comportamento denota tratti psicologici della personalità ben precisi

Chi "ghosta", infatti, si caratterizza spesso per una tendenza di tipo narcisistico e per un'immaturità emotiva che porta la persona a provare scarsa empatia per chi ha di fronte. Altre volte, invece, il ghosting si manifesta quando la relazione arriva ad un punto in cui è necessario che si evolva e che si strutturi in un modo più stabile. Ciò, tuttavia, può mettere in crisi il soggetto, il quale si sente inadeguato e cerca di trovare una via d'uscita rapida e indolore per sé.

I ghostatori sono individui poco maturi che non si assumono la responsabilità, anche minima, di dare una spiegazione alla persona con la quale hanno condiviso dei momenti insieme. 

Questo fenomeno può anche avere una possibile spiegazione legata alla ripetizione di alcune dinamiche famigliari apprese nei primi anni dell'infanzia, in cui un bambino può aver appreso tale modalità di comportamento dagli adulti. In questo caso, quindi, la tendenza a ripetere una modalità relazionale di tipo disfunzionale sembra derivare a sua volta da lacune emotive sperimentate dal soggetto durante l'infanzia.

La persona che viene ghostata, soprattutto se è molto giovane o se sta attraversando un momento di fragilità emotiva, può subire profonde conseguenze da questo comportamento, con la possibilità che si arrivi a veri e propri attacchi di ansia in seguito a questo brusco finale. 

Inoltre, chi viene abbandonato tende a colpevolizzarsi e ripercorre minuziosamente tutte le sue possibili mancanze per cercare di trovare una spiegazione ad un comportamento che, invece, non ha alcun fondamento logico.

Cosa fare se si è vittima di ghosting

Essere vittima di ghosting è una vera e propria ferita emotiva che può avere ripercussioni significative sulla propria autostima

È importante essere consapevoli, però, che non ci si deve colpevolizzare perché la causa primaria di un comportamento di questo tipo va rintracciata non tanto nella relazione in sé, ma nell'altra persona e nel suo senso di inadeguatezza e di immaturità che lo porta a non riuscire neppure a reggere un confronto. 
seduta di psicoterapia
Poi, è consigliabile cercare di non interagire più con il ghostatore: occorre, quindi, evitare di chiamare o scrivere all'altra persona e, se dovesse tornare, cercare di mettere un muro. Ciò è particolarmente importante se la persona che ha ghostato ha una personalità narcisistica: in questo caso è probabile che tenderà a ripresentarsi cercando qualche sporadico contatto, con il fine di mantenere una sorta di controllo psicologico sull'altro.

Meglio interrompere ogni rapporto e concentrarsi sul proprio benessere mentale, eventualmente chiedendo l'aiuto di un terapeuta.

Queste indicazioni, tuttavia, possono essere difficili da mettere in pratica, in quanto non è facile riuscire a limitare la voglia di interrogare il ghostatore circa le motivazioni per le quali è sparito. 

Questo però non farebbe che aumentare il suo lato narcisistico, invogliandolo ancora di più a tenere la persona in sospeso. Se le ripercussioni a livello emotivo sono state molto intense, è preferibile cercare un aiuto psicologico esterno, iniziando magari un percorso di terapia volto a rafforzare la propria autostima.

I segnali per riconoscere il ghosting

Esistono dei campanelli d'allarme da tenere presenti che potrebbero far capire di essere in presenza di un possibile ghostatore? Ecco a quali segnali fare attenzione:

  • in apparenza, l'altra persona sembra essere sempre d'accordo con quello che si fa o si dice, anche se in realtà è completamente disinteressato a portare avanti la relazione;
  • al ghostatore piace essere circondato da un alone di mistero e non fa nulla per dissipare le ambiguità;
  • mantiene un atteggiamento evitante, ciò significa che tende a eludere tutte quelle situazioni che potrebbero causargli disagio e non riesce a portare a termine dei compiti fastidiosi;
  • il ghoster ha tratti egocentrici, molte volte pensa di essere talmente onnipotente da potersi comportare come vuole con l'altra persona, senza concedere nemmeno una spiegazione;
  • cancella gli appuntamenti all'ultimo minuto e senza una reale motivazione.
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